Judal si mise in viaggio nel cuore della notte.
Spinto da una forza più grande della sua si diresse fino a Sindria dov'era certo di trovare delle informazioni su Aladdin.
Arrivato a destinazio si aprì un varco nella barriera ed entrò nel regno.
Yamuraiha corse subito nelle stanze del sovrano che parlava con Jafar e Masrur e varcata la soglia disse: «La barriera è stata di nuovo aperta, ma sembra che si stia chiudendo nuovamente»
«C'è solo una persona in grado di fare una cosa del genere al momento» rispose l'uomo posando i fogli che teneva in mano.
I tre si guardarono attorno preoccupato, ma l'uomo era tranquillo, immaginava che prima o poi sarebbe tornato.
Poco dopo Judal comparve seduto sul davanzale della finestra.
Sinbad notando che i Rukh oscuri attorno a lui erano piuttosto agitati si mise comodo e gli chiese: «Come mai sei qu, Judal?»
«Dov'è il piccoletto con i capelli blu?» domandò il Magi oscuro.
«Aladdin?» chiese Yamuraiha tenendo lo scetto puntato contro il Magi supportata da Jafar e Musrur pronti ad attaccarlo.
Sinbad capendo che non era li per attaccarli si rivolse ai tre: «Riponete le armi. Non è qui per combattere»
Judal li guardò per un attimo stringendo le braccia attorno all'addome sentendo nuovamente un forte dolore che portò Sinbad ad alzarsi dal suo posto ed avvicinarglisi posandogli una mano su la spalla: «Cosa vuoi da Aladdin?»
«Il suo aiuto...» rispose lui alzando lo sguardo mostrando tutti quei sentimenti che era nuovi per lui: paura, dolore, confusione e qualcos'altro di indefinito.
«Mi è successo qualcosa quando ha usato quella dannata tecnica su di me...» ammise lui per poi aggiungere: «Devo capire...» «Allora andiamo da lui» disse semplicemente Sinbad afferrando la sua mano costringendolo ad alzarsi e a seguirlo fuori dalla stanza lungo uno dei corridoi del palazzo portandolo nella camera del Magi.
Si fermò davanti alla porta e bussò: «Aladdin!»
«Entra, zio Sinbad» rispose lui dall'interno.
L'uomo entrò e si portò dietro Judal dicendogli: «Ti vuole solo parlare. Cerca di aiutarlo»
Aladdin guardò Judal e gli sorrise tranquillamente.
Il Magi oscuro a quel sorriso sussulto avvertendo il cuore battergli più forte e si lasciò scappare un gemito un po' troppo forte.
Sinbad lo guardò sorpreso e si voltò verso di lui posandogli le mani su le spalle:
«Adesso vi lascio da soli, ma se stai male devi avvisarmi subito e vedrò di farti aiutare»
Judal lo guardò negli occhi e l'uomo sgranò gli occhi sorpreso leggendoci dentro per la prima volta un barlume di speranza.
Lasciò la stanza e si chiuse la porta alle spalle appoggiandosi al muro restando in ascolto.
Yamuraiha, Musrur e Jafar lo raggiunsero e quando fecero per dire qualcosa lui scosse la testa facendo cenno loro di restare in silenzio.
«Cosa posso fare per te, Judal?» gli chiese curioso Aladdin mettendosi seduto sul letto a gambe incrociate.
«Perchè mi hai fatto vedere il passato? Perchè mi sento male?» gli chiese lui guardandolo disperato mentre un altra fitta all'addome lo fece cadere in ginocchio con un tonfo.
Il ragazzo dai capelli blu l'avvicinò posandogli una mano su la spalla: «Non immaginavo potessi stare così dopo...»
«Perchè questo calore dentro di me fa male?» lo guardò con le lacrime agli occhi. Aladdin gli sorrise e l'abbracciò tenendolo stretto: «Questi sentimenti sono l'amore e la speranza. Li ho risvegliati quel giorno. Se sapevo ti farti del male non l'avrei mai fatto»
«Voglio che smetta...» ammise lui lasciando cadere tutte le lacrime che ormai premevano per esser lasciate libere.
«Smetterà, devi solo calmarti e lasciare loro il modo di sfogarsi» gli rispose Aladdin accarezzandogli la schiena.
Judal s'aggrappò a lui piangendo fino a quando non s'addormentò sfinito.
Il ragazzo dai capelli blu con un incantesimo lo posò sul letto e dopo averlo coperto per non fargli prendere freddo s'avvicinò a lui abbracciandolo lasciando che dormisse sentendosi al sicuro.
Sinbad entrò nella stanza seguito dai tre che erano rimasti con lui e rimasero sorpresi nel vedere il ragazzo dai capelli blu osservare preoccupato il Magi oscuro.
Yamuraiha preoccupata per l'allievo gli domandò: «Va tutto bene, Aladdin?»
«Sì. Pensavo di aiutarlo invece l'ho solo ferito» ammise lui senza distogliere lo sguardo da Judal.
«L'hai aiutato invece, ma ci vorrebbe qualcosa di più per curare il suo cuore ferito» gli disse Sinbad avvicinandosi al letto sfiorando con delicatezza il volto di Judal facendogli nascondere il volto contro il corpo di Aladdin.
Quel semplice gesto lo fece sorridere per poi dire: «Judal, sei solo un ragazzo. Su la tua strada hai incontrato le persone sbagliate, ma sono certo che adesso anche tu avrai la tua luce»
Poco dopo Sinbad, Yamuraiha, Musrur e Jafar lasciarono la stanza ed anche Aladdin s'addormentò senza lasciar andare il ragazzo al suo fianco.
Diverse ore dopo Judal si svegliò sentendo una strana pace regnare nel suo cuore.
I suoi occhi si posarono sul volto del Magi dai capelli blu e rimase incantato a guardarlo come se fosse la prima volta che lo vedeva: Cosa mi succede adesso? Perchè non voglio andarmene via?
Lentamente avvicinò al volto a quello di Aladdin e posò un bacio su le sue labbra.
Aladdin aprì gli occhi ed immerse la mano nei suoi capelli corvini accettando quel gesto e ricambiandolo senza pensarci troppo.
Quando s'allontanarono Judal lo strinse a sé borbottando: «Non voglio andare via»
«Allora rimani qui con me» gli rispose Aladdin per poi aggiungere: «Potresti insegnarmi quello che non so e potrei aiutare meglio le persone che mi stanno vicine»
Judal ci pensò su per qualche minuto, ma poi sorrise felice per quella richiesta:
«Rimango con te. Devi aiutarmi a gestire queste nuove sensazioni»
«Lo farò volentieri» rispose Aladdin e sentendo lo stomaco del maggiore brontolare ridacchiò: «Andiamo a mangiare. È ora di cena»
Il ragazzo dai capelli corvini lo lasciò andare, ma Aladdin una volta giù dal letto gli prese la mano ed insieme andarono a mangiare. Si ritrovarono nel mezzo di una festa e Judal strinse con forza la mano del Magi al suo fianco che gli disse: «Va tutto bene. Qui la cena è sempre una gran festa vedrai che ci divertiremmo» Non proprio convinto il Magi oscuro lo seguì fino ad un tavolo e poco dopo iniziarono a mangiare rilassandosi in quell'atmosfera.
Judal riuscì a divertirsi in modo del tutto nuovo sorprendendo un po' tutti dato che non avevano mai visto un sorriso come quello sul suo volto. In quel momento un nuovo pensiero si fece strada in Judal: Anch'io ho un cuore...
Sinbad che osservava in disparte la scena sorrise pensando: Aladdin sei davvero straordinario. Hai fatto tornare la luce nel cuore del Magi Oscuro amante del caos...
Al termine di quella festa Aladdin e Judal tornarono in camera e si misero a letto addormentandosi poco dopo aver messo la testa sul letto.
Alibaba e Morgiana non erano tanto convinti, ma vedevano bene di Rukh attorno al Mago oscuro giocare con quelli dorati del loro amico e decisero di dargli il beneficio del dubbio ed andarono anche loro a dormire.
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Raccolta storie Magi: The Labyrinth Of Magic
FanfictionRaccolta storie Magi: The Labyrinth Of Magic