Quella sera come deciso andammo a ballare. Fu una serata all'insegna del divertimento, bevemmo il giusto e ci divertimmo da pazzi. Ballammo come se non ci sarebbe stata una prossima volta. Ci scatenammo al massimo, non ci fu nessuno che si sedette anche solo qualche secondo. Stavamo vivendo a pieno la nostra adolescenza consapevoli che prima o poi questa sarebbe finita, per lasciar spazio ai problemi dei "grandi" come ci dicevano da bambini.
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Alcuni mesi più tardi...
Alla fine David, non si fece più vivo. Certamente non successe niente, solo innocenti baci rubati, ma forse è stato meglio così.
Un po' di tempo dopo conobbi Giovanni, mi corteggiò sin dal primo momento in cui mi vide. Fu gentile, dolce e carino, iniziammo una relazione, ma durò poco, per la precisione un mesetto. Decisi così di dedicarmi a pieno allo studio. Avete presente quando la vita ti mette davanti a scelte difficili, ma belle allo stesso tempo e ti sorprende come non ha fatto mai?
Bene, anche io, ma prima di allora non avrei mai pensato che tutto potesse cambiare in così poco tempo.
Tutto ha avuto inizio ieri sera alla famosa serata d'istituto di metà anno che si svolge ogni anno in periodi diversi ed in occasioni diverse.
Arrivai in compagnia come sempre delle mie migliori amiche. Indossavo una maglietta rossa con scollo a barca, gonna nera che cadeva morbida fino a metà coscia, calze a rete e stivaletti con il tacco neri.
Come al solito a queste serate un cocktail costa davvero tanto e quindi optammo sul berci il vino prima dell'ingresso. Eravamo brille simpatiche. Quando entrammo le nostre orecchie furono invase dalla solita musica che passa alle serate in discoteca. L'inizio passa normalmente, ballammo, ballammo e ballammo. Dopo aver finito di fumare ritornammo in pista, e fu proprio in quel momento che i nostri sguardi si incrociarono. Sarà stato per l'alcol che entrambi avevamo in corpo o per il fatto che già ci conoscevamo, ma fu un momento in cui tutto ciò che ci circondava era come se non ci fosse più, c'eravamo solo io e lui. I nostri occhi non persero mai il contatto da quel momento fino alla fine della serata. Gli rubai il cappellino da pompiere che aveva in testa, me lo misi, lo guardai e me ne andai. Passai il resto della serata guardandolo, ballando e quando dovetti andare, lui senza dir nulla mi tolse il cappellino, facendomi uno strano sorrisetto.
Fu una serata bellissima. Andai a dormire con l'immagine dei suoi occhi sui miei e sul mio corpo, senza mai staccarsi.
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Ricomincio da me!
Teen FictionSiria 17 anni, tipica adolescente con molti sogni nel cassetto. Il più importante fra questi è quello di poter un giorno, dopo il suo diploma, lasciare la città in cui è nata e cresciuta, una città con mille difetti, ma anche mille pregi. Città in c...