[16. The Marauders' heredity]

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Il vento primaverile di metà aprile soffia su di me, buttandomi i capelli biondi in faccia. Li sposto di malavoglia, mentre continuo a camminare spedita verso il parco di Hogwarts, dove Teddy mi attende per passare il pomeriggio insieme.

Sogghigno maleficamente, fiera di me stessa per il fantastico piano da me creato: in questo momento Michael ed Alina sono diretti a Hogsmeade, con una borsa piena di galeoni attaccata al collo, a comprare il regalo di compleanno di Teddy. Perché sissignori, tra due giorni è il compleanno del mio ragazzo ed io intendo far sì che sia il compleanno più bello che abbia mai passato. Mi sto già accordando con Marvin Cricks, il Tassorosso pazzo ed amico di Teddy, per organizzargli una spettacolare festa di compleanno nella Sala Comune di Tassorosso, in cui io e Michael ci infiltreremo, senza che Paciock lo sappia.

Arrivo sotto la quercia che protegge i nostri incontri e mi imbroncio subito, notando che Teddy non c'è. Quindi ora, dopo tutto questo tempo, ha deciso di rubarmi il ruolo di quella che arriva in ritardo? Vuole seriamente rubarmi il ruolo da diva?

-Teddy!- lo chiamo, nonostante non ci sia.

Sento un ramo spezzarsi ed una risatina soffocata. Assottiglio lo sguardo, sorridendo furbescamente, guardandomi attorno.

-Oh, Teddy!- lo richiamo dolcemente, ridendo sotto i baffi. -Vieni fuori, Ted!

Sento un altro ramo che scricchiola e corro attorno all'albero, cercandolo. Aggrotto la fronte, non trovandolo, domandomi dove sia. -Teddy, si può sapere dove sei? Perché sai,- mi guardo attorno, preoccupata -sto iniziando a preoccuparmi. Almeno, a meno che sia tu a fare queste risatine. Perché se non sei tu, le soluzioni al dilemma sono tre: o uno dei fantasmi è uscito dal castello e sta ridacchiando, e se l'opzione giusta è questa io punto tutto sul Frate Grasso, ma i fantasmi non possono uscire dal castello; o è un ragazzino del primo anno che pensa di essere intelligente e furbo, perculandomi in questo modo, e che quando sarà trovato, verrà malamente appeso per le mutande alla torre di Astronomia; infine, come ultima opzione, sto diventando pazza e sento risatine e rami che cricchiano ed ora sto parlando da sola come una vera demente. Quindi se in realtà sei tu, ti prego, esci e smettila di farmi sentire così mentalmente instabile.

Mi volto appena in tempo per vedere qualcosa venire giù dall'albero. La cosa, una macchia nera e blu, mi precipita quasi addosso ed io, colta da un principio di infarto parecchio potente, faccio un balzo all'indietro che mi fa scontrare con il tronco rugoso della quercia.

-Com'è? Grifondoro, culla dei coraggiosi di cuore?- mi prende in giro Teddy, passandosi le mani sui vestiti e riassettandosi.

-Stai zitto! Sono più che sicura che persino Godric Grifondoro avrebbe avuto un colpo al cuore, se qualcuno avesse attentato alla sua vita, nel modo in cui tu hai fatto con me!- lo rimbrotto e mi scosto dall'albero, sistemandomi i capelli arruffati.

Teddy mi guarda ed alza un sopracciglio. -Ebbene?

Lo guardo con le braccia incrociate. -Cosa?

Lui scuote la testa e si avvicina a me, baciandomi. Porto le mani tra i suoi capelli blu e glieli accarezzo, per poi continuare a tenere la mano tra le morbide ciocche color mare anche quando io e Teddy ci separiamo per riprendere fiato.

-Quindi,- inizio con tono innocente. -Tra due giorni è il tuo compleanno, eh? Compi ben diciassette anni, sarai maggiorenne nel Mondo Magico.

Lui aggrotta le sopracciglia e fa un sorriso divertito, volendo vedere dove andrò a parare con questo discorso. Come se non lo sapesse già, andiamo.

-Sei ancora sicuro di voler festeggiare il tuo passaggio alla maggiore età in solitudine?-gli domando, afferrandolo per le spalle magre. -Voglio dire, dai, Ted, non vuoi divertirti?

𝐬𝐰𝐞𝐞𝐭𝐡𝐞𝐚𝐫𝐭Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora