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"Andiamo in sala mensa."dico a Daniele. camminiamo per andare alla sala mensa prendiamo il nostro vassoio pieno di cibo schifoso e cerchiamo posto...ma io vengo attirata dalla voce di Davide davanti a noi. Sta parlando con quello che è venuto a casa nostra.
"Quindi questa scommessa?"dice l'amico
"Non so se riuscirò a portarla a letto ma ci proverò"dice Davide
"La scommessa non si deve infrangere"dice l'amico
"Non la infrangerò. Riuscirò a portare a letto Erika, è una facile."dice Davide
Faccio cadere il vassoio che avevo nella mani, esso provoca molto rumore per questo tutti si girano a guardarmi compreso Davide che dalla mia faccia capisce tutto...cerco di trattenere le lacrime. Ma non ci riesco, e per non piangere davanti a tutti esco dalla scuola.
Seguita da Daniele e Davide, ma
Corro il più che posso nascondendomi tra la gente per non farmi vedere da loro due e raggiungo un bar dietro la scuola.
Prendo una caffè, e mentre le lacrime scendono io faccio finta che non sia successo nulla. Che tutto era solo un sogno. Un incubo.
"Ehm posso aiutarla?"dice una ragazza della mia età.
"No sto bene. Stia tranquilla può andare ora"dico
"Ma io non ti lascio in queste condizioni. Senti devi calmarti...lo so non mi conosci e mi starai prendendo per una psicopatica. Ma ascoltami...stai calma pensa a cose che ti fanno stare bene. Pensa a qualcuno che ti ha reso felice."dice lei
"Vorrei. Ma quel qualcuno che prima mi rendeva felice, mi ha ridotto in questo stato."dico
"Okay tranquilla. Devi pensare ad altro, vieni andiamo a fare shopping. Ah comunque mi chiamo Giulia. Tu sei?" Dice lei
"Erika"dico
"Okay Erika asciugati le lacrime e andiamo a fare shopping"dice lei felice. Un po' mi contagia. Io sono una forte, o almeno penso di esserlo. Ma questo pensiero non svanirà proprio ora. Quindi mi asciugo le lacrime pago il caffè e poi vado con la ragazza che tanto mi assomiglia a fare shopping.
Entriamo in un negozio.
Lei prende moltissimi vestiti me li porge e poi dice "ora vai a provarli"
...
"Grazie per tutto quello che stai facendo. Tu nemmeno mi conosci."dico
"Però mi sembra di conoscerti da una vita. Comunque non c'è bisogno di ringraziare siamo ragazze...queste cose succedono a tutti. Ora però vai a casa sono già le 10 di sera i tuoi genitori ti staranno cercando"dice lei
"Oh tranquilla io non ho genitori. Sono stata adottata alcune settimane fa"dico
"Oh mi dispiace, anche i miei sono morti. 8 anni fa"dice lei
"Anche i miei"dico
"Beh abbiamo molte cose in comune allora...senti ti va di dormire da me? I miei genitori adottivi non ci sono per alcuni giorni e sono sola...potresti stare da me."dice lei
"Oh grazie, non voglio proprio tornare a casa"dico e poi ci dirigiamo a casa di Giulia.
Mi sta molto simpatica.
"I miei genitori adottivi hanno detto che questa casa era un garage dei miei genitori...e come vedi qui ci sono scritti i loro nomi. Vittoria e giacomo"dice lei
E a me mi si blocca il cuore.
"Oh Giacomo Milani?"dico
"E tu come lo sai??"dice lei
"I miei genitori si chiamano così..."dico
"Quindi noi due...oh cazzo"dice lei
"Senti non sappiamo se è tutto vero okay? Andiamo in ospedale, li ci saranno i nostri fascicoli di nascita e poi è qui vicino"dico sorridendo
Corriamo verso l'ospedale è quando arriviamo chiediamo "dovremmo vedere i nostri fascicoli di nascita"
"Ehm no mi scusi ma lei non può vederli ci vuole un genitore...mi dispiace"dice la dottoressa
La ringraziamo e poi usciamo da lì...e camminiamo nei dintorni.
"Okay ho un'idea, aspettiamo qui fino a quando qualcuno non va via...gli colpiamo la testa facendola svenire e gli prendiamo la carta per aprire la porta dei fascicoli"dico felice
"Uh tu mi piaci sei pazza proprio come me. Comunque si ci sto"dice lei facendomi ridere.
...
Siamo qui da 4 ore Nessuno esce nessuno entra. Cazzo
"Ma se facciamo saltare la luce, ed entriamo?"dico
"Ci sto"dice lei
Andiamo verso l'interruttore e BOOM lo spegniamo.
Sentiamo tutti urlare...e beh noi ridiamo.
"Dai entriamo"dico
Entriamo dentro l'ospedale prendiamo dei camici da dottoresse e comminiamo come nulla fosse...
"Sapete dirmi cosa è successo"dice una dottoressa.
"No stiamo cercando pure noi qualcuno che lo sa"dico
La dottoressa annuisce e noi proseguiamo...e arriviamo alla stanza dei fascicoli, entriamo e chiudiamo a chiave.
"Tu controlla da quella parte io da questa"dico e con la torcia cerchiamo i nostri fascicoli.
"Da questa parte nulla"dice lei
"Siamo gemelle"dico
"COSA????"dice lei
"Si l'ho trovato, siamo nate lo stesso giorno, abbiamo gli stessi genitori...il colore dei capelli lo abbiamo uguale, gli occhi anche...e nel viso ci assomigliamo. Era ovvio. Anche se tu non hai gli occhi come i miei"dico
Lei si leva le lentine mostrando i miei stessi occhi
"Okay, si siamo gemelle"dico
"È una cosa bella, ho una sorella gemella...e non è adottiva"dice lei
"È una cosa bellissima...ma perché ci hanno separato dalla nascita"dico
"Qui è scritto che ti hanno fatto adottare loro...e hanno tenuto solo me."dico
"Oh. Sai ho letto un libro su questa cosa. Gira il foglio"dice lei io la guardo stranita ma poi giro il foglio.
"Questa è la scrittura di mamma"dico
"C'è scritto...- ci dispiace per non avervi detto nulla...vi abbiamo scritto il perché di tutto questo. È dentro una cassa forte nel giardino del nostro garage...vi salutiamo mamma e papà-"  dico
"Dobbiamo trovare la cassaforte...non abbiamo un indizio?"dice lei
"Giulia è tutto segnato con una x"dico
"Andiamo a cercare"dice lei
Usciamo con fare disinvolto. Ancora la luce non l'hanno accesa...ma io mi chiedo, sono dottori sono laureati...ma non sanno raggiungere l'interruttore per accendere una luce. Fanno ridere.
Ci leviamo il camice e andiamo nel garage che ora è una casa.
...
-Dark.Angel

Erika!Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora