A Grisolina Lido c'erano soltanto due strade. Uno che portava su su al paese, appollaiato su un cucuzzolo di montagna, perennemente immerso nelle nuvole, e l'altra al mare. La nostra casa stava giusto in mezzo. O appena un po' giù. Tutte le mattine, alle sei e un quarto in punto, il gallo cantava. io mi alzavo e uscivo fuori, sul terrazzino, a guardare il mare. Una distesa azzurra, avvolta, verso l'orizzonte, da una striscia di foschia che faceva tutt'uno con il cielo.
la mia cameretta dava su un quadrato di terra coltivato da una vecchina curva, piegata dagli anni, con un fazzoletto in testa, completamente vestita di nero. Vangava. Con la forza delle sue braccia sollevava zolle di terreno che da sopra sembravano enormi. controllava il corso dell'acqua. Tracciava nuovi solchi affinché nessuna piantina ne rimanesse senza.
Quella casa di pietra grigia aveva un odore caratteristico, che aveva conservato negli anni: l'odore dei nonni, della loro vita passata, delle loro speranze, dei sogni, delle delusioni. Della malinconia che spesso scorreva nei loro occhi stanchi, misto a un leggero sentore di umido. Spesso, quell'odore era talmente forte da penetrare nelle ossa. Mio padre si attrezzava con una speciale pittura antimuffa che si portava via tutto. A me dispiaceva, anche se sapevo che dopo un po' ritornava.
La prima volta che mi ci avevano portata avevo due mesi, a da allora non era passato un anno in cui non fossimo tornati. Era diventata un piacevole consuetudine. Un rituale. Un meccanismo di riconoscimento. Senza quella casa non saremmo stati più noi.
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Noi Due Oltre Le Nuvole
ChickLitQuando l'estate è indimenticabile. Quando l'amore toglie il respiro. La vita cambia per sempre. Autore: Massimo Cacciapuoti