Letter from Heaven♡ (방탄소년단)

Chapter 3

POV' S CAITLYN

*la sveglia suona,6 AM*
Come si spegne sta merda?
Uff...
Devo dire che nonostante le preoccupazioni ho dormito proprio di gusto...
Vado in cucina a fare colazione.
Come sempre la mamma mi accoglie con un sorriso a cento denti,nonostante non abbia dormito per niente e abbia passato tutta la notte a lavorare.
La mamma è proprio una donna forte.
Ricambio l'abbraccio e mi siedo a fare colazione.
Non parlo per nulla,come sempre del resto.Sono la classica ragazza a cui è meglio non rivolgere parola la mattina presto.
Corro in bagno a lavarmi i denti e fisso il mio riflesso nello specchio,lo fisso fino a che l'immagine non diventa sfocata.
Guardo nel vuoto e mi faccio film mentali(che novità).
Immagino me in aereo,me sotto i ciliegi In Giappone,me a fare shopping a Myeong-Dong in Corea...
E mi accorgo di non sapere nemmeno in che parte dell'Asia debba andare.
"Sono messa proprio male" penso tra me e me,mentre sorrido ironicamente.
Guardo l'orologio che ho al polso:6.35.
Cazzo,fra 10 minuti passa l'autobus!
Sono uno schifo stamattina,mi trucco in fretta e corro in camera.
Come se non bastasse ieri sera ho dimenticato di prepararmi i vestiti e mi infilo le prime cose che capitano.
Non me ne frega nulla degli abbinamenti perchè sono consapevole che nella maggior parte dei casi la maglietta starà bene con i pantaloni,Dato che più di metà del mio vestiario è costituito da capi neri.
Raccolgo i capelli in uno chignon,prendo la tessera dell'autobus e lo zaino,saluto frettolosamente la mamma e scendo le scale saltando.
Giusto in tempo,il bus è appena arrivato alla fermata.
Mi siedo al mio solito posto,vicino al finestrino e,inusualmente,al posto di mettermi le cuffiette prendo il libro di giapponese e ripasso:il test è alla prima ora ma sono abbastanza preparata.
Scendo e trovo Cindy che mi aspetta alla fermata.

Io:《Perchè sei venuta fin qui?》
C:《Volevo solo avere più tempo per parlare della lettera》
Io:《Già,la lettera...》
C:《Non puoi rifiutare una proposta del genere!》
Io:《Posso eccome》
C:《I tuoi genitori lo verranno a sapere!》
Io:《Ma ho paura!》
C:《MA DI CHE COSA?Di perderti?
UUUHH KATY HA PAURA DI PERDERSI,VUOLE LA MAMMINAAA》
io:《dai,cretina》
C:《Stavo solo scherzando,mamma mia che drammatica.
Secondo me sarebbe una stupenda esperienza.
Perchè abbiamo scelto di studiare lingue asiatiche?》
Io:《Perchè ci piacciono?》
C:《NO!Perchè sapevamo che prima o poi saremmo andate in viaggio in Giappone,o in Cina,o in Corea...
Perchè non sfruttare questa occasione?
Immagina tutto quello che hai visto nei film diventare realtà:
La moda asiatica,il cibo che tanto ti piace,i ragazzi...😏》dice con un sorriso ammiccante.
《Chi lo Sa,magari potresti trovare un ragazzo lì...》
Scoppio in una fragorosissima risata.
Io:《IO?UN FIDANZATO?PUAHAHA SEI IMPAZZITA?Chi è che mi vorrebbe?》
C:《Katy,ti sottovaluti troppo!》
Cala un silenzio imbarazzante,ma è un silenzio voluto da Cindy.Vuole sapere la mia decisione.
Vedendo che non le rispondo,la sua faccia si fa subito seria e mi dice
《Pensa se al posto tuo ci fossi io...》
Questa frase mi fa particolarmente riflettere.
Ho deciso:andrò a parlare con il professore,ma per ora non dirò nulla ai miei.
Cindy mi abbraccia mentre percorriamo il corridoio che porta alla sua classe.
Cazzo,la verifica!
Devo muovermi!
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È l'intervallo.
La verifica era estremamente semplice a mio avviso.
Mi reco in segreteria per chiedere un appuntamento con il Vicedirettore dell'Istituto.
Come il Direttore stesso è sempre occupato,è impossibile che abbi a tempo proprio oggi.
Tuttavia,in Segreteria mi riferiscono che è disponibile subito.
Alzo gli occhi al cielo e sbuffo senza farmi notare:mi tocca saltare l'intervallo per questo progetto...
L'ausiliare mi fa cenno di andare verso il suo ufficio.
Prima di bussare sento un tuffo al cuore e mi metto a posto la felpa.
*toc toc*
Sento una voce che mi da il permesso di entrare.
Saluto il professore con una stretta di mano salda,il miglior modo per mostrarsi sicuri di sè,anche se dentro di me mi sento infinitamente piccola.
Mi accomodo con garbo sulla poltroncina di fronte alla sua scrivania, che mi ricorda quella di mamma,sempre piena di carte bollate e varie fatture.