Era il 1997,avevo solo 5 anni,ero una bambina alta per la mia età,occhi scuri e ricci spettinati castani ad incoronare il mio viso,quei ricci che odiavo dal profondo del cuore,vedevo le mie amichette con trecce lunghe e bionde,code di cavallo maestose ed io ero ammaliata dai loro capelli,fin tanto che pensai un bel giorno di asilo che se li avessi tagliati sarebbero ricresciuti come Veronica,la bimba più bella della scuola;così presi le forbicine per ritagliare i lavoretti di carta e mi tagliai sotto il banco una serie di ciocche di capelli. Fu un giorno indimenticabile perché la maestra Ornella mi scoprì e mi mise in punizione all'angoletto per molto tempo ed io piansi così tanto che quando mia madre venne a riprendermi si spaventò per quanto ero rossa e gonfia in viso.
Ero una bambina poco socievole,non riuscivo a parlare con nessuno che non fosse la mia cuginetta coetanea o mio fratello,mia madre si impegnava a sbloccarmi portandomi alle feste di compleanno o al parco giochi, ma io preferivo giocare da sola,o stare attaccata alla sua gonna. Per qualche tempo i miei genitori pensarono che avessi qualche disturbo psicologico o di apprendimento perché non parlavo spesso ed ero sempre per i fatti miei. Mi piaceva stare nell'ombra,odiavo stare al centro dell'attenzione,le recite mi creavano ansia e frustrazione,ogni volta erano costituite da crisi di pianto, un dito di consolazione in bocca e scena muta all'angoletto. Anche se un'ora prima avevo ripetuto a memoria tutta la parte del teatrino a mia madre,lì,con tutti gli occhi puntati addosso,mi bloccavo.
I giorni più belli dell'asilo sono stati due, il primo è quando al mio compleanno una bambina,spronata da sua mamma,mi diede un regalino,una piccola bambolina; l'altro è quando portai la videocassetta di biancaneve e i sette nani per vederlo in videoteca e tutti i bambini mi fecero un applauso grandissimo. Quelli più brutti furono altrettanti,un giorno in giardino mi feci la pipì sotto e tutti mi derisero; un'altro,due bambini maschi mi rubarono due bambolette e me le buttarono al di là del recinto dell'asilo. Piansi per giorni senza dire niente,avevo paura che buttassero di la nell'erba alta anche me.
Gli anni all'asilo sono stati così alquanto traumatici.
YOU ARE READING
Ho vinto io
Non-FictionQuesta è la mia storia autobiografica, una ragazza di 25 anni che ha avuto sia un'infanzia che un'adolescenza travagliata, in preda ai bulli,alla scarsa autostima ed agli attacchi di ansia e di panico, ma che è riuscita, nonostante le tante e profon...