Dopo due anni di asilo era finalmente ora di andare alle scuole per grandi,così chiamavo le elementari. Mi aspettavo che con la scuola grande anche io diventassi grande e bella, con tanti capelli lunghi. L'inizio di quella scuola é stato entusiasmante,apprendevo subito le lezioni,studiavo a casa con l'aiuto di mamma e a scuola avevo il massimo dei voti.Ricordo ancora i cartelli appesi al muro con lettere dell'alfabeto,a come ape,b come balena e via dicendo. L interrogazione sulle tabelline era la mia preferita,le sapevo tutte.Ma dalla terza elementare cominciai a ingrassare un bel po',indossavo taglie da donna ma ero solo una bambina.I bimbi maschi mi deridevano,i più vivaci,un giorno abbiamo studiato i quattro continenti e Nicolas mi disse che il mio sedere era l'Africa. Io ci rimasi così male che piansi fino all'uscita della scuola.
Un giorno mi ricordo che qualcuno mi tagliò con le forbici zigrinate le maniche della mia giacca primaverile,quando le maestre ci dissero per prepararci per l'uscita e metterci il giacchetto io mi ritrovai un bel gilet con una manica a tre quarti ed una a canotta, tutti mi derisero e anche in quel giorno piansi tanto. La maestra mise tutti in punizione perché il colpevole non uscì fuori e mia mamma il giorno stesso me ne comprò uno più bello.
Un giorno Nicholas in mensa mi buttò il gelato in testa e me lo spalmò tipo shampoo,la maestra se ne accorse e cercò di pulirmi alla bene meglio con un clinex. A mensa il cibo non era molto buono,ma io mangiavo tutto e all'uscita dicevo a mia madre che ero affamata perché non avevo mangiato nulla,cosi mi mangiavo anche il megapezzo di pizza al forno davanti scuola. Avevo una migliore amica,Anna,lo era perché le nostre mamme si conoscevano;ma lei era molto diversa di me,io credevo che fosse amica solo perché glie lo ordinasse la mamma;non giocavamo mai insieme perché ero timida e lei non voleva stare con me che ero la più bruttina e presa in giro della classe.
Anche le elementari furono abbastanza traumatiche per me,sempre di più chiusa in me stessa arrivò ben presto il momento di andare alle scuole medie.
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Ho vinto io
NonfiksiQuesta è la mia storia autobiografica, una ragazza di 25 anni che ha avuto sia un'infanzia che un'adolescenza travagliata, in preda ai bulli,alla scarsa autostima ed agli attacchi di ansia e di panico, ma che è riuscita, nonostante le tante e profon...
