Capitolo 2
*Medison
-cosa? Prof sta scherzando vero??- Io non posso nemmeno vederlo a quel Justin, solo a pensare di passare interi pomeriggi, da soli, a dargli ripetizioni mi viene l'istinto omicida. Non lo sopporto, é un montato che tratta e ragazze come giocattoli, si sente tanto forte solo perché é il capitano dell squadra di basket e ha tutti le ragazze ai suoi piedi, o quasi, io non cadrò mai nella sa rete. NON LO SOPPORTO, mi rifiuto di dargli lezioni!! - No! Non sto affatto scherzando! Lei é il mio peggior alunno e ho bisogno di una ragazza brava come te ad aiutarmi a fargli aumentare leggermente la media, almeno fino alla sufficienza.- La voce della prof mi distoglie dai miei pensieri crudeli e mi riporta alla realtà. -Ci sono tante ragazze brave nella classe che possono aiutarlo: c'é Amber, Melany, Jessica, anche loro sono bravissime. Perché proprio a me questo compito così impegnativo??- Sto cercando in tutti i modi di farle cambiare idea, anche se sò che sarà molto difficile, quasi impossibile. Quando lei si mette in mente qualcosa é impossibile farle cambiare idea. -Sì é vero, loro sono molto brave ma tu sei la migliore. Mi fido di te e so che non mi deluderai.- Detto questo scappa via senza lasciarmi replicare. Non m i ha lasciato scampo. Sono ufficialmente il tutor personale di quel montato di Bieber.
*Justin
Sono in palestra ad allenarmi. Quando sono incazzato mi rinchiudo qui e mi alleno senza sosta finché non mi calmo. Oggi però calmarmi é particolarmente difficile. Ho preso 2 all'ultima verifica di matematica e quando mia madre lo verrà a sapere come minimo mi ucciderà. -Dannata scuola.- Urli con tutto il fiato che ho in corpo sfogandomi di tutta la rabbia che tenevo dentro. Non vedo l'ora di compiere 18 anni per andarmene e lasciarmi tutto alle spalle. A quel pensiero sorrido istintivamente, quando ad un tratto sento un rumore provenire dalla porta, la quale si apre lentamente. Il suoni dei tacchi sul parquet rimbomba in tutta la palestra. Tiro un ultimo canestro e poi mo giro per capire chi sia entrato. -Sei molto bravo, se dolo fossi così bravo anche in matematica.- La voce allegra della professoressa White circonda l'aria intorno a me. -Se solo la matematica fosse facile come il basket.- Le dico facendole l'occhiolino e tirando nuovamente a canestro.
-Se ti dicessi che ho trovato una ragazza disposta a darti ripetizioni tu saresti disposto a seguirle??- Chiede sfilandomi la palla dalle mani. -Dipende...la ragazza é carina?- Dico rivolgendole un sorrisetto malizioso.
-Lo scoprirai! Ci incontrerete venerdì alle 3 in biblioteca- Detto questo si avvia sculettando verso la porta...Aspetta un' attimo, ha con sé la mia palla. -Dimenticavo la palla!!- Senza nemmeno voltarsi se la butta alle spalle e, no so come, centra il canestro. -Come ha fatto a fare centro senza nemmeno guardare??- urlo sbalordito da quel che ho appena visto.Senza nemmeno rispondere scompare dietro la porta lasciandomi da solo. Che donna strana!!
