POV jess
Mi accompagnò a casa sua, una bellissima villetta. Appena entrai un odore di libri nuovi e cioccolato mi invase, aveva un grande salone con un camino. Mi fece sedere per riscaldarmi un poco, tremavo dal freddo non sapevo cosa dire, avevo accettato di rimanere qui con loro, ma una paura costante mi tormentava non volevo che succedesse niente a nessuno di loro.
« appena ti sarai ripresa volevo presentarti al branco, che ne dici?» « oddio adesso mm ok certo» ANSIA, ok Jess calmati è solo un branco qualsiasi ricordati sei la figlia di un alpha devi concentrati non puoi perdere il controllo così facilmente.
Mi girai a guardarlo e notai che mi stava fissando, così tolsi subito lo sguardo imbarazzata e diventai subito rossa, maledizione!
« hai una casa molto bella» « mmm grazie...» davvero Jess la casa Madonna mia è già tanto che ti sia scoppiato a ridere in faccia, trova un argomento « allora... Tu vai a scuola?» « si andiamo alla Mistral High School » « figo mi manca un sacco andare a scuola, lo so che mi presentai per pazza, però mi mancano tutte queste cose un po' di normalità»sorrise e le due fossette stupende spuntarono « bene io direi che potremo andare dal branco, aspetta solo un attimo che vado a chiamarli» « ok ti aspetto qui» e dove cazzo vuoi andare peggio di così non puoi andare Jess » sorrise e scomparve dietro ad un enorme porta di legno scuro.
L'ansia iniziò ad impossessarsi del mio corpo lentamente e iniziai a farmi paranoie inutili, ero vestita malissimo un paio di jeans e una maglietta logora, mi sciolsi la coda per sembrare un po' più decente.
Non ero una brutta ragazza avevo dei lunghi capelli biondo platino che facevano contrasto con la mia pelle un po' abbronzata, occhi verdi e un corpo con curve al punto giusto.
La grande porta si aprì ed entrarono tutti i ragazzi. Erano una dozzina quasi tutti ragazzi c'erano solo tre ragazze, due iniziano a squadra mi in malo modo e a sparlare, ma le ignorai e mi concentrati su tutti gli altri fino a quando Adrian iniziò a parlare a tutti « allora vi ho portato qui per presentarvi una mia amica che resterà con noi per ... Qualche tempo, lei è Jess » tutti gli occhi in quella sala si puntarono su di me, sentii le mie guance colorarsi, sorrisi in modo imbarazzato.
Dopo qualche minuto che sembrò interminabile un ragazzo molto alto con i capelli viola e occhi blu notte disse « che schianto ragazzi, ma sono tutte così le tue amiche» tutti i ragazzi si misero a ridere e io guardai con odio il ragazzo dai capelli viola Adrian fulminò con lo sguardo il tizio e disse « bene se nessuno a qualcosa da dire di INTELLIGENTE potete andare» «se vuoi piccola puoi venire con me » « no grazie preferirei evitare sai com'è sono gusti » sul volto del ragazzo dai capelli viola comparve un ghigno divertito Deficiente!
Rimasi da sola con Adrian «vieni di accompagno in camera tua» annuì e lo seguì per la casa.La mia stanza era al secondo piano vicina a... Non ci credo ma allora questa è sfiga, il tizio dai capelli viola, sarà una lunga permanenza.
Sistemai la roba e mi sdraiai sul grande letto e pensai, mentre mi immergevo nei miei pensieri sentí bussare alla porta, nenache il tempo di dire avanti che il ragazzo dai capelli viola entrò, sconvolta da questa mancanza di rispetto lo guardai con un sopracciglio alzato « avevi detto che non sono nei tuoi gusti e vieni nella stanza accanto alla mia? Lo so che sono stupendo, ma non c'era bisogno di tutto sto giro bastava dirmelo e io venivo da te» un ghigno comparve sul suo volto « infatti non non mi interessi Adrian mi ha dato questa stanza, fosse per me andrai il più lontano possibile da te» « smettila di resisteremi piccola, posso essere tuo... Adesso... Qui e subito»
iniziò ad avvicinarsi al letto ed il mio cuore accelleró, sulle sue labbra comparve un ghigno divertito, mi alzai di scatto e cercai di raggiungere la porta per uscire di lì, ma mi bloccò contro il muro. Le sue labbra erano ad un soffio dalle mie, si avvicinò al mio orecchio e mi sussurrò piano « MIA» poi se ne andò così lasciandomi imbambolata come un deficente.
Non riuscivo a smettere di pensare a cosa fosse successo nella mia camera prima, sapevo solo che volevo evitare... O ma che cavolo mi dimentico sempre di chiedere i nomi alla gente!
Andai in cucina per bere un bicchiere di rum per cercare di pensare ad altro, ma non riuscii a trovarlo così optai per una passeggiata per il bosco tranquilla.
Uscii e il freddo di gennaio mi invase la faccia scompigliani i capelli.
Il colore rosso del sole del tramonto mi riscaldó il viso, respirai a fondo e poi mi trasformi.
Era sempre una sensazione bellissima mi sentivo sempre libera bene con me stessa.Iniziai a correre, libera i pensieri mi scivolarono addosso:
Mio padre
Il matrimonio
Adrian e le sue fossette
Capelli viola
TUTTO
C'ero solo io e il bosco.Dopo quasi due ore che correvo decisi che era meglio tornare indietro anche perché si stava facendo sempre più buio e io non conoscevo bene quei boschi. Mi iniziai ad avviare cercando di ripercorrere le mie orme, ma ad un certo punto persi la pista e mi fermai cercando di capire dove mi trovassi.
L'ansia cresceva dentro di me e mille paranoie mi salivano su, mi ero perso non sarei più riuscita a tornare, dove mi trovavo adesso, il panico stava prendendo il possesso della mia mente, non capivo più nulla.
Mi ritrasformai e mi accovacciai vicino ad un albero con le ginocchie al petto. Le lacrime mi iniziarono a scendere sulle guance calde dall'affanno.
Piansi fino a che non sentii due ululati uno forte da alpha e l'altro un po' più debole. Pensai subito a mio padre, però poi una piccola parte di me sperava che dissero Adrien con il suo branco, che figura di merda che mi sarei fatta, ma adesso non mi importava molto volevo solo tornare a casa, faceva freddo ed ero stanca morta.Mi ritrasformai sull'attenti quando i due lupi arrivarono erano Adrian e un altro lupo di un grigio blu, un manto bellissimo mai visto, lo guardai affascinata.
Adrian mi venne incontro e mi strusció il muso sul collo, ricambiai. lo seguì poi fino a casa, arrivati mi fece mettere vicino al fuoco per riscaldarmi e mi andò a preparare una cioccolata calda.Intanto il lupo dal manto stupendo si era ritrasformato e scoprì che era il ragazzo dai capelli viola.
Si sedette vicino a me « ti senti bene hai ancora freddo?» non aveva più quel tono da strafottente come prima, adesso sembrava seriamente preoccupato « si più o meno ho ancora qualche brivido, ma va molto meglio di prima...grazie per essere venuto» mi rivolse un sorriso dolcissimo e mi mostrò un suo lato nascosto che ingoravo.Bevuta la cioccolata ringraziai anche Adrian e andai in camera per cercare di riposare un po'.
Sprofondai in sonno pesante senza incubi e sognai di riuscire a vivere una vita... Normale*Spazio Autrice *
Ehilà eccomi qua!
Grazie davvero per chi sta votando, ma anche per chi legge la mia storia
Voi chi preferite tra Adrian e il ragazzo misterioso 😏
Fatemelo sapere nei commenti 🙃
Ciao ciao
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Find your self
WerewolfJess vive con suo padre in Oregon. Suo padre, l'alpha del suo branco, è un uomo importante in tutto il mondo conosciuto come l'invincibile e Jess lo ammira molto per questo, ma sente ogni giorno il peso di dover essere all'altezza del suo cognome. I...