Mantenere una promessa

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10 settembre 2019 ore 12:30

<buongiorno mamma >>Mia fa irruzione in cucina salutando la madre <<tesoro come ti senti oggi ?>> Adriano Vanessa e Angelica si avvicinano a Mia <<sto bene sto bene , sto uscendo >> Angelica si preoccupa <<cosa ? E dove stai andando ? No Mia non voglio potresti essere ancora debole >> <<Mamma lo hanno detto anche i medici sto bene >> la ragazza afferra casco e chiavi uscendo da casa
"Come faccio a trovare questa donna ? non me l'ha nemmeno descritta , non so nemmeno il suo nome !"
Mia si dispera intanto che si dirige verso la clinica in cui lavorava con Gian , una volta dentro la clinica sale le scale fino ad arrivare al piano in cui lavorava lei , Alberto ,il primario (amico di Gian) la riconosce subito <<buongiorno >> lo saluta lei <<ciao >> risponde lui sorridendole <<posso chiederle un'informazione ?>> <<certo dimmi > << in questo reparto è stato ricoverato un bambino ?>> l'uomo sorride <<Anche più di uno e tu dovresti saperlo >> <<mi scusi ha ragione Sono stata troppo generica , provo a descriverle il bambino , ha gli occhi e i capelli nerissimi e un braccialetto sul polso destro di colore >> l'uomo la interrompe <<di dolore bianco e nero >> <<esatto !allora lo conosce >> <<lo conoscevo ...,>> la ragazza rimane sbigottita <<in che senso >> <<Paride se n'è andato un po' di tempo fa oramai >> Mia ricorda quel nome , ricorda il giorno in cui è morto perché Gian era devastato da questa perdita <<era Paride >> dice Mia parlando da sola <<come mai mi hai chiesto di lui ?>> <<ho bisogno di parlare con la madre >> <<posso darti l'indirizzo di casa se vuoi >> <<va bene >> l'uomo le scrive un biglietto con l'indirizzo , <<arrivederci >> Mia cammina svelta verso l'uscita quando non rendendosi conto va a sbattere contro un bambino <<oh scusa piccolo >> <<Mia !>> il bimbo le salta addosso <<Dario !>> Mia lo riconosce prendendolo in braccio e abbracciandolo , pochi secondi dopo si sente una voce <<Dario Dario dove sei scappato ?>> Mia riconosce il timbro di voce ,Gian si trova davanti Dario e Mia <<Emm ciao >> l'uomo è scioccato di vederla lì , anche Mia non è da meno <<ciao ,cioè salve >> Dario si intromette <<allora era questa la sorpresa Gian ?>> l'uomo ancora scioccato accarezza la testa di Dario che si è fatto mettere giù da Mia <<no amore Alberto ha la tua sorpresa >> <<allora che ci fa qui Mia ?>> e Gian pensando ad alta voce <<me lo chiedo anche io >> a quel punto si porta la mano alla bocca <<cioè Emm >> e Mia interrompendolo <<ero passata per un saluto ma tornerò un'altra volta perché ho avuto un'imprevisto >> Gian rimane in silenzio mentre Mia bacia Dario dicendo <<ti prometto che tornerò.cucciolo.>> saluta Gian con un cenno e dicendogli "arrivederci" corre verso fuori ,alza gli occhi al cielo ,il cuore le batte così forte , rivedere Gian per lei era quasi un supplizio ,Alberto va incontro a Gian che è ancora sbigottito <<non sai chi ho appena incontrato >> <<fammi indovinare , Mia ?>><<come lo sai ?>> domanda Gian scioccato <<ha parlato con me personalmente >> <<cosa voleva ?>> <<mi ha chiesto delle informazioni sulla mamma del piccolo Paride >> <<perché ? Neanche lo conosceva lei >> <<si lo so ma era così interessata >> <<e tu cosa le hai detto ?>> <<le ho dato l'indirizzo di casa >> <<tutto questo è strano , sarà meglio che vada >> Alberto d'istinto gli chiede <<andare dove ?>> <<faccio un salto a casa della mamma di Paride , voglio vederci chiaro>> e quasi come un investigatore esce dall'ospedale dirigendosi verso casa dei genitori del piccolo Paride,Mia è arrivata da qualche minuto , si trova sulla soglia della porta con il casco in una mano e con l'altra che accenna a suonare il campanello trova coraggio e suona ,una donna di media statura apre la porta , Mia percepisce subito che quella donna era la mamma del piccolo , lo capisce dal suo sguardo spento , dai suoi occhi arrossati e stanchi. <chi sei ?>> domanda la donna squadrando Mia <<salve signora ,noi in effetti non ci conosciamo , mi chiamo Mia >> <<io sono Martina , ti serviva qualcosa ?>> <<volevo parlare con lei ...possiamo accomodarci anche qui fuori se lo preferisce >> <<no meglio dentro ,vieni accomodati >> la ragazza si fa coraggio entrando dentro casa , la donna la fa accomodare in un divano in pelle colore marrone bruciato <<vuoi qualcosa da bere ?>> <<un bicchiere d'acqua grazie >> la donna lascia sola Mia che sollevandosi dal divano curiosa guarda le foto , ed eccolo , in una di quelle foto c'è il bambino che lei ha sognato , identico a come lo ricorda lei ,rimane scioccata pensando che in realtà lei non lo aveva mai visto ,la donna torna beccandola sul fatto <<mi scusi non volevo essere impicciona >><<oh figurati >> Mia si risiede bevendo il suo bicchiere d'acqua fresco <<allora posso sapere come mai sei venuta qui ?>> la donna vuole capire << sono qui per portarle un messaggio >> <<che messaggio ?>> <<signora Martina so che puo sembrare una pazzia ma io conosco quel bambino , e non perché l'ho conosciuto in vita ,purtroppo non ho avuto l'occasione perché era già stato portato in stanza d'isolamento lo conosco perché ieri notte lui mi ha cercato >> la donna la guarda in malo modo <<ma ti sembra il modo di scherzare questo !ma come ti permetti >> <<non è uno scherzo,sono stata portata in ospedale perché non riuscivo più a svegliarmi ,e io penso di non esserci potuta riuscire perché io non ero più nel mio corpo , non so come ,non so neppure in che modo ma mi sono ritrovata su un prato , sotto una quercia a parlare con Paride >> <<non voglio più ascoltarti ! È solo uno stupido scherzo >> Mia si ricorda la parola chiave del piccolo Paride "regina" <<non è uno scherzo >> <<dimostramelo >> <<lui mi ha detto di utilizzare una parola in caso lei non mi avesse creduto , ovvero ,regina >> la donna scoppia in lacrime <<non è possibile >> Mia accarezza la spalla della donna <<tu hai parlato davvero con mio figlio >> in effetti Mia non avrebbe mai potuto sapere che "regina" era il nomignolo che il piccolo Paride utilizzava per chiamare la sua mamma quando giocavano insieme <<cosa ti ha detto ?>> domanda la madre curiosa <<mi ha detto di dirle che la vede sempre triste ma che lui non vuole , lui le vuole tanto bene e nel posto in cui è lui sta bene >> la donna stringe forte Mia che la consola <<è un bambino stupendo >> dice Mia con le lacrime agli occhi <<si lo è , anche adesso che non è qui riesce sempre a consolarmi >> dopo la conversazione Mia si congeda dicendo <<è stato un piacere signora Martina poter fare la sua conoscenza >> <<il piacere è tutto mio ,chiamami pure Martina e quando vuoi casa mia è aperta >> la ragazza si dirige verso la moto quando si accorge che qualcuno c'è appoggiato su e sta fumando riconosce la sagoma nonostante sia di spalle ,involontariamente lascia cadere il casco ,Gian a quel punto si volta di scatto <<ti serve una mano ?>> Gian si avvicina raccogliendole il casco << grazie >> dice lei facendoselo passare <<come mai da queste parti ?>> <<dovevo mantenere una promessa >> dice lei con nonchalance <<una promessa ? Che promessa ?>> <<mi prende per pazza de gliela racconto ?>> <<l'ho mai fatto ?>> <<Bhe no >> <<ecco appunto , su dai dimmi >> <<ho sognato Paride ,in realtà non era un sogno , non so cosa sia successo ma sono più che certa di essere stata in un posto che somigliava al paradiso o era il paradiso stesso >> <<perché ne sei certa ?>> <<perché il giorno dopo mi sono ritrovata in ospedale e i medici non si spiegano cosa sia successo >> <<sei stata in ospedale ? Quando ?>> Gian si allarma proprio come quando faceva prima << adesso è tutto okay , comunque sia ho parlato con Paride ,eravamo sotto una grande quercia , mi ha chiesto di portare un messaggio alla madre , era dispiaciuto del fatto che lei non era lì con me >> <<me ? sul serio ? Ti ha detto altro?>> <<che lei gli parlava spesso di me , e che lui mi osservava spesso dalla finestra , era un bambino così dolce , mi ha fatto promettere unendo il suo mignolo al mio ...>> <<si lui è sempre stato così sai? Era così dolce così fantasioso ...>> prende fiato e trattiene le lacrime <<mi manca ...>> dice spontaneamente.Mia si avvicina a Gian accarezzandogli la spalla destra <<è tutto okay ? >> Gian si sposta di scatto <<si è tutto okay , scusa per averti disturbato , adesso è meglio che vada >> Mia non si sente di trattenerlo ,preferisce lasciarlo andare dicendogli <<a presto allora >>.

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