Six

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17 yrs old

Stavo tentando da ore di cuocere un dannato uovo, con il risultato di una padella sporca e l'albume bruciato.
Provai a grattarlo via con il mestolo, ma riuscii solo a graffiare la superficie.
Così lanciai la padella nel lavandino e - con un sospiro - mi arresi ad una zuppa in barattolo e una Cola Cola.
Spensi lo stereo con la musica a palla e accesi la TV, facendo zapping sui canali in cui davano musica.
Mi accoccolai sul divano, circondata da cuscini e la testa sul bracciolo.
Quel giorno mandavano solo canzoni dei 5sos e ad ogni zap c'era la faccia di mio padre sul megaschermo.
Solo canzoni loro, video vecchi, foto in cui ridevano, il loro primo disco.
Strano.
Sarà stato un non so che onomastico, un matrimonio, un compleanno.
Magari Callum aveva smesso di offendersi quando lo chiamavi cinese.
Mi fermai sul canale del telegiornale serale, la foto di mio padre sorridente contrastava con il viso scavato e pallido del presentatore.
《Ed è così l'ultimo addio a Luke Hemmings. Il cantante dei, uhm, sì, Five Second Of Summmer si è spento nell'ospedale di St. Margareth qualche ore fa. Si è suicidato ingerendo otto pillole di cianuro, una quantità  tale da uccidere almeno sette persone, a quanto pare. Risentite condoglianze alla moglie e alla figlia, a dir meglio a tutti i suoi familiari. Ma passiamo alle notizie della settimana; è nato un nuovo cucciolo di leone allo zoo di Marchets, il suo nome è...》
Rimasi paralizzata a fissare lo schermo, senza realmente vederlo.
Nella mia mente avevo solo l'immagine di mio padre agonizzante a terra, tremante,il viso verde, la schiuma alla bocca e una boccetta vuota in mano.
Il suo sangue a terra e i suoi occhi vuoti.
Mi alzai facendo cadere la mia cena sul pavimento, inciampando nella coperta, cadendo, ero a terra, mi alzai, caddi, in piedi,accartocciata,mi trascinai chissà dove.
Mi ritrovai in bagno, con la faccia nel gabinetto a vomitare tutto il nulla che avevo mangiato, la mente asettica ad ogni pensiero. I conati mi squarciavano lo stomaco.
Respiravo a fatica, mi trovavo in un'apnea mentale assurda e avevo il respiro bloccato da un filo invisibile; ero stesa sulle piastrelle ghiacciate con un lago di lacrime a terra e un fiume di urli in gola.
Trattenei i singhiozzi da bruciarmi il viso e strinsi il pugno fino a farmi male, l'odore agrodolce del vomito nella stanza e la luce che proveniva dalla sala era tutto ciò che riuscivo ad assimilare.
Ero scossa da tremiti infiniti, tutti i muscoli in defibrillazione.
Il cuore non aveva finito di correre la sua maratona, il petto vibrava a ritmo irregolare e gli occhi si chiusero.
Abbracciai il buio.

Hey, vedo che sta abbastanza piacendo la storia :>
Questo capitolo mi fa piangere e il prossimo probabilmente sarà peggio.
Probabilmente aggiornerò un po' meno ,scusatemi 💓

I miss you father// Luke Hemmings Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora