08/08/2009 un anno dalla tua morte.
Caro papà,
è così che anni fa iniziavo le mie dediche per te. Poi è cambiato tutto, ho iniziato a scriverti di meno, ma non per mancanza di attenzioni o di ricordi. Ho iniziato a scriverti di meno perchè ho iniziato a cercarti altrove: nelle canzoni, nelle frasi dei libri, quando un timido vento mi accarezzava i capelli, io pensavo fossi tu. Pensavo che in un certo senso ti avrei sentito di più. La realtà è che un dolore così grande si cerca di colmarlo con la speranza di qualcosa che vada oltre la razionalità. Ma è troppo difficile legarsi a qualcosa che non esiste e sperare che un giorno, in un modo o nell'altro, venga fuori. Io ti ho sempre parlato, e può sembrare stupido e infatile, ma continuo a dialogare con me stessa, in silenzio, fingendo fossi tu. In questo modo mi sono aiutata ad andare avanti, a credere che tu non sei mai andato via e che ci saremmo rincontrati di nuovo nella stessa vecchia casa, al tuo ritorno da lavoro. Oggi non ci credo più, perchè la delusione per ogni volta che imploravo il tuo ritorno era troppo forte per continuare a sperare ancora. Così ho iniziato ad accettare che tu non ci sei e che non tornerai. È stata la cosa più complicata che mi fossi mai imposta di fare, è stato come perdere quel minimo lato da bambina che mi portavo ancora dentro. Ed era il lato felice. Oggi non ti chiedo più di dimostrarmi che infondo ci sei e che mi guardi come mi hanno fatto credere tutti. Ma ti cerco ancora. Ti penso ancora ogni mattina quando preparo il caffè. Ti penso il giorno di Natale sperando di non essere l'unica, ti penso il giorno del mio compleanno, la notte di San Lorenzo, dietro un timido bicchiere di vino rosso, nelle nottate con gli amici, prima di uscire il sabato sera perchè per poterti chiedere “vado bene?”, sarebbe stupendo sentirti dire che sono bellissima. Non è vero che le parole escono fuori solo con una tristezza in sottofondo, perchè io ti penso anche nei miei momenti felici. Perchè quando mi accorgo che intorno tutto è perfetto, con le persone che più amo al mondo, e le canzoni nell'auto cantate a squarciagola e il mio stomaco si chiude, io penso che avresti dovuto esserci. È davvero un peccato papà. È un peccato che non mi hai vista crescere, cambiare, assomigliarti un po’ di più. Ma sono sicura che prima o poi ci ritroveremo da qualche parte al di là di tutto il resto e tu continuerai a cantarmi quella canzone che ti piaceva tanto.
E non preoccuparti delle lettere non mandate, so tutto e devo dire che la tua ex è stata una vera stronza a non spedirleIo ti aspetto. Tu intanto prenditi cura di me. Ti vogliobene angelo mio.
-Tua Ahlisa
Hello personeee, volevo fare un cosa diversa ma sono incasinata quindi accontentarvi di questo ☺💜.
Dedico il capitolo a hometowndark che mi ha obbligato a postare ;)
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I miss you father// Luke Hemmings
Fanfiction"Ti ho visto, quando per un attimo hai cercato nelle mie mani il post-it su cui fare l'autografo. Mi avrai scambiato per una fan. Mi hai abbracciato come fai con loro. Non ti sei nemmeno appoggiato, e gli occhi erano puntati fissi nel vuoto. Io ti h...