Chapter 2: Camminare fra i nemici

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《MARTHA?! Tutto bene? Perché hai urlato?》
《S-sì, tutto bene mamma! Sono solo scivolata!》rispondo.
Riposo il mio sguardo sullo specchio, passandomi una mano tra i capelli lunghi e biondi, che fino a ieri erano corti e neri, e poi sulle guance cosparse di lentiggini e sul naso alla francese. Apro e chiudo gli occhi un po' di volte, ma la situazione rimane uguale. 'Come è possibile?' Mi do un pizzicotto al braccio, ma non succede niente neanche questa volta. Apro l'acqua e la imposto il più calda possibile, metto la mano sotto il getto, ritirandola subito dopo, scottato. Non sto sognando. Mi accorgo di starci mettendo troppo, così mi sciacquo il viso ed esco dal bagno, ancora perplesso. Guardo lungo il corridoio e vedo delle scale che portano al piano di sotto, così comincio a scendere. Mi ritrovo in un salotto beige con un divano e due poltrone marroni. Sopra una menso e davanti al divano c'è una televisione con sotto tantissimi DVD della Disney. Subito intravedo la cucina da una porta aperta dall'altra parte della stanza e mi ci dirigo. È piuttosto grande, con un tavolo in marmo al centro circondato da cinque sedie, una occupata da un ragazzo biondo che mi guarda divertito.
《Alla buon ora Marthy! Pensavamo ti fossi riaddormentata!》 Esclama, per poi bere un po' di caffè dalla tazza che tiene in mano.
《Oh, scusa, ci ho messo un po' a lavarmi...》
Lui mi guarda stupito, scrutandomi con gli occhi verdi.
《E da quando ti lavi prima di fare colazione?》
Deglutisco, pensando a cosa dire per non destare sospetti.
《E-ehm, vedi, non riuscivo a tenere gli occhi aperti, perciò ho dovuto svegliarmi con dell'acqua fredda.》 Dico ridacchiando, nervoso.
Il ragazzo annuisce e prende un altro sorso di caffè, continuando a guardarmi.
《Aaron, potresti portare tua sorella a scuola? È il suo primo giorno, e non vorrei che arrivasse tardi!》 Dice quella che assumo che sia la madre di Martha, entrando di corsa nella stanza. Si dirige verso la dispensa, e si sporge per arrivare al piano più alto, invano. Aaron si alza e le prende una merendina, sorridendole. Lei ricambia il sorriso, per poi puntare i suoi occhi azzurri verso me.
《E tu, signorinella, non assillare tuo fratello con la tua ansia, che è contagiosa!》 Dice ridendo. Rido anche io nervosamente.
La donna da un bacio sulla fronte ad Aaron e poi a me, correndo poi fuori dalla cucina con una borsa a tracolla.
《Va bene, che ne dici se vai a cambiarti, così possiamo uscire?》 Dice il ragazzo accanto a me. Annuisco, dirigendomi verso la camera di Martha. Entro, chiudendomi la porta dietro. Sospiro, andando ad aprire la cassettiera per prendere la biancheria. Mi tolgo i pantaloni del pigiama e mi metto le mutande. E adesso? 'Come cazzo si mette il reggiseno? Io so come sganciarlo, non come metterlo. Pensa, Cameron, pensa, Ash cosa faceva?' penso togliendomi la maglia del pigiama, e posizionando le coppe. Provo ad agganciarlo, senza però riuscirci. Grugnisco infastidito, tentando di nuovo, ma fallendo anche questa volta. 'Ok, prova col primo gancio' penso. Dopo come dieci tentativi, riesco ad infilare il primo gancio, così provo anche a mettere il secondo, con successo. Esulto mentalmente, andando verso l'armadio per scegliere che maglietta e pantaloni mettermi. Opto per dei jeans strappati e una maglietta a righe rosse e bianche. Prendo la cartella e scendo. Aaron mi sta aspettando davanti alla porta con un ghigno.
《Allelujah! Finalmente, cos' hai oggi? Sei più lenta del solito.》
Resto zitto, non sapendo come rispondergli.

《Ciao! Divertiti, e facci sapere quando ritorni.》 Mi dice Aaron baciandomi sulla guancia. Annuisco ed esco dalla macchina, avviandomi verso l'ingresso.

Mi avvio verso la segreteria, sapendo benissimo dove andare, anche se per non destare sospetti, mi fingo confuso.

《Ehi, ragazzina, serve aiuto? mi chiede un ragazzo, avvicinandosi a me. Edward James: non sta esattamente nel mio gruppo, ma lo conosco per la sua fama da donnaiolo. Non sta esattamente nelle mie grazie, dato che mi ha sempre messo i bastoni fra le ruote con Ash.

《No》rispondo senza neanche guardarlo.

《Sei sicura? Potrei farti vedere un po' la scuola e potremmo diventare amici.》 dice prendendomi il polso e facendomi l'occhiolino.

《Preferirei di certo perdermi dentro la scuola e rimanerci dentro a vita, che diventare tua amica.》rispondo secco, togliendo il polso dalla sua stretta. Lui mi guarda stupito, sgranando gli occhi per poi ridere.

《Che caratterino! Io volevo solo aiutarti e mostrarti semplicemente la segreteria.》

《Ne dubito, ma comunque so già la strada, grazie della scocciatura.》dico, per poi rigirarmi e continuare a camminare.

Entro in classe e scruto l'aula, in cerca di un posto a sedere, e, trovando due banchi vuoti in fondo all'aula, mi ci avvio. Comincio a sistemarmi sotto lo sguardo incuriosito della maggior parte delle persone nella classe.
《Ehi, ciao! Sei nuova qui?》
Alzo lo sguardo, solo per incontrare una paio di occhi verdi dietro a degli occhiali che mi guardano incuriositi. Melissa.
《No, guarda, sono sempre stata qui, solo che ero invisibile. Secondo te?!》le rispondo sarcastico.
Lei ridacchia.《È vero, domanda stupida, scusami. Comunque sono Melissa. Tu?》
《Martha.》

Io e Melissa stiamo camminando verso la mensa.
《Allora》mi chiede lei ad un certo punto《pensi di entrare in qualche squadra sportiva?》
《Non so, tu?》le domando, anche se so già la risposta.
《Sono nelle cheerleader. Dovresti venire a fare una prova, potresti essere molto brava, considerando il tuo fisico.》Mi dice con una punta di gelosia. Beh, non c'è da stupirsi, è ovvio che sia gelosa.
Entriamo in mensa, e subito scorgo il mio gruppo. Sto per andare al loro tavolo dopo aver preso il vassoio con il cibo, ma Melissa mi blocca.
《Non ci andare. È pericoloso, e nessuno vuole stare con loro, te lo assicuro.》Mi mormora.
《Perché, troppo popolari?》mezzo scherzo. La cicciona scuote la testa, senza però produrre alcun suono.
Ci avviamo verso un tavolo in fondo, dove sono seduto delle persone che conosco molto bene, anche troppo.
Simon Wonder e Lena Williams. Il primo è l'emo della scuola: veste sempre di nero, non parla, ha sempre delle occhiaie profondissime, tiene i capelli neri lunghi e non cambia mai espressione facciale. Letteralmente, non l'ho mai visto sorridere. Il mio gruppo l'ha preso in giro per il primo anno, poi vedendo che non reagiva, abbiamo lasciato perdere. Accanto a lui c'è, appunto, Lena, una ragazza pelle e ossa con capelli ramati e una forte ansia, a parer mio. I primi due anni, era completamente invisibile, quindi, per farsi notare, ha cominciato a non mangiare e a scaricare social. Per i primi tempi, era diventata anche abbastanza popolare, ma poi qualcuno ha postato una sua foto nuda su internet, e fu l'inizio della fine per lei.
《Ciao Mely, chi hai portato?》 Chiede Lena, guardandomi nervosa.
《Lei è Martha, è nuova qui.》
Simon, che prima stava disegnando, alza lo sguardo e mi scruta.
《Piacere.》Mi dice, per poi riposare gli occhi sul foglio.
Mi siedo e comincio a mangiare, ma c'è qualcosa che mi turba, oltre al fatto di stare mangiando con persone a cui non sto nemmeno lontanamente simpatico. Guardo Melissa, che ancora non ha toccato cibo, e la vedo affamata, ma non guarda nemmeno il vassoio. Sposto lo sguardo su Lena, e anche lei non sta mangiando, anzi, non ha nemmeno il vassoio. Ma nessuno oltre a me in questo tavolo sta mangiando?
《Allora, Martha. Pensi di entrare in qualche club?》
《Non so, forse quello di calcio o basket...》
Simon alza gli occhi e mi guarda.
《Attenta.》Mi avverte.《Quei club sono pieni di figli di puttana.》
Deglutisco, abbassando lo sguardo.
《Vieni con me al club di letteratura, magari ti piace. Che libri leggi?》Mi chiede Lena, non guardandomi negli occhi.
《Teen Fiction o Fantasy...》
《Allora il mio club fa per te. Questo pomeriggio ti ci porto.》
Annusico, anche se vorrei strillare. Nel club di letteratura ci sono praticamente tutte le persone che ho preso in giro in questi cinque anni. Mi sa che però mi toccherà camminare ancora per un po' fra i nemici.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jun 11, 2018 ⏰

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