{Uke}Canaan x {Seme}Alphard Alshua (Canaan)

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(Tengo a precisare che generalmente non mi piacciono i termini "seme" e "uke" perché sono più adatti allo yaoi, ma ritengo che per questa coppia possano funzionare)

Solo un gioco

Canaan era sul tetto di un edificio a godersi il venticello. Scrutava con attenzione le vie affollate di Shangai, tra le quali aveva combattuto innumerevoli volte. E ucciso moltissimi uomini... Perché in fondo lei era questo, uno strumento per uccidere i criminali e i terroristi che il suo capo le ordinava di far sparire. Sospirò leggermente scuotendo un po' la testa. Aveva sconfitto tanti avversari ma non il pesce grosso, Alphard Alshua, la donna che le aveva portato via il suo mentore, Siam.

Eppure Canaan era avvantaggiata; in seguito a un'epidemia creata artificialmente, la poca gente sopravvissuta nel luogo aveva incominciato a sviluppare dei poteri o delle particolarità. Canaan aveva ricevuto il dono (se così si può chiamare) di amplificare incredibilmente tutti i suoi sensi: sentiva odori impercettibili per gli altri, aveva un udito finissimo e poteva vedere le persone attraverso i muri e addirittura capire il loro stato d'animo dal colore che la loro silhouette aveva; tutto questo in cambio del colore dei suoi capelli che erano diventati del tutto bianchi. Nonostante tutto ciò Alphard, che era una donna normale per quanto fortissima, l'aveva sempre sconfitta. Sconfitta e umiliata perché non l'aveva mai uccisa anche avendone la possibilità.

"Farò meglio a tornare, Maria si starà preoccupando"

Maria era sua amica, un'amica che aveva ritrovato per caso dopo tanto tempo. Stava lavorando come giornalista e fotografa proprio sul caso che aveva portato Canaan a diventare una super-donna.

Canaan la stava proteggendo da tutto e da tutti in quei giorni. Stava tornando nell'appartamento dove aveva lasciato Maria e il collega di quest'ultima, Mino, quando dall'altra estremità del tetto sentì una voce.

<Stai già andando via? Torni dalla tua fidanzatina Maria, Canaan?>

La ragazza più giovane si voltò di scatto puntando subito la pistola da quella parte.

<Canaan, stai perdendo colpi... Anche con il tuo potere non mi hai vista né sentita arrivare... Che c'è, eri persa nei tuoi pensieri?>

<Che cosa vuoi, Alphard?!>

<Niente in particolare, mi stavo annoiando in realtà... Sai, Liang Qi continuava a starmi appiccicata. Dio mio, quella è veramente pazza di me. Quindi ho deciso di uscire dal covo e venire a trovarti. Bella idea, eh?>

<Io ti ammazzo... Ti presenti con quel sorrisetto come se fosse tutto un gioco! Ti odio così tanto che spesso sogno di ucciderti!>

<Quindi mi sogni? Che onore!> disse Alphard leccandosi le labbra con un'espressione di sfida.

Canaan non ci vide più dalla rabbia. E dalla paura. Già, perché Alphard era una donna un po' strana. Era come ossessionata da Canaan. Spesso e volentieri durante un combattimento la metteva al muro e la osservava con aria accattivante mentre la più piccola cercava di liberarsi. Il modo in cui la teneva ferma, il modo in cui le sussurrava all'orecchio quei 'Non sai fare meglio di così?'... Tutto questo faceva uno strano effetto a Canaan, come quella volta in un bagno d'hotel dove Alphard l'aveva letteralmente schiacciata contro il muro con i loro visi vicini, troppo vicini.

Canaan sparò verso Alphard senza pensarci ulteriormente, anche se era sul tetto di un edificio nel bel mezzo della città. Non le importava, quando si trattava di Alphard il mondo attorno a lei non esisteva più. La bruna però non si fece colpire; appena aveva visto il dito di Canaan posizionarsi sul grilletto, aveva iniziato a correre verso di lei spostandosi dall'altro lato. Il colpo andò a vuoto e Alphard era ormai a pochi passi da Canaan.

Raccolta di One-shots YuriDove le storie prendono vita. Scoprilo ora