Prologo

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Due lupi camminavano affiancati verso una cittadella deserta. In lontananza, una colonna di carri si allontanava. Il lupo più grande, dal manto nero come la pece, si voltò verso il compagno e ringhiò; l'altro scosse il capo candido come la neve e sbuffò.
- Non sei costretta. - disse il lupo nero, diventando un uomo.
- Io non credo. - sbottò l'altro che era, in verità, una ragazza dai capelli biondi e gli occhi di ghiaccio. Continuarono a camminare in silenzio, con la spada dell'adulto che sbatteva ritmicamente sull'armatura. Raggiunte le porte delle alte mura videro una donna venir loro incontro. Era bassa e magra, con un lungo abito, simile alla pelle di un serpente, che le copriva il collo. Le ciocche nere le teneva strette in una treccia. Rivolse alla coppia un sorriso e sprofondò in un inchino. - Mio re. Principessa. -
Il re si girò verso la figlia. - Sei sicura? Non potrai più tornare indietro. - era preoccupato. La ragazza annuì e tirò fuori dalla scollatura della maglia che indossava una catenella, alla quale era appesa una boccetta di vetro contenente liquido verde.
- Perfetto - batté le mani la maga. - Su su, sbrighiamoci! - e spinse la principessa all'interno della città fantasma. Lei si voltò verso il padre e stappò la fiala.
- La devo bere qua? - domandò.
- Sì sì, ci penso io a portarti dove devi stare. -
- Diamante! - chiamò l'uomo - Nessuno ti obbliga!! -
- Cosa farebbe mia madre? - chiese Diamante.
- Farebbe ciò che è bene. - sussurrò il re. La ragazza annuì.
- Esatto. - sollevò la boccetta e la portò alle labbra, bevendo. Per un istante non successe niente, poi si strinse le braccia al petto sorridendo e cadde al suolo. La maga agitò le mani e il corpo si alzò da terra; volteggiò lentamente e sparì in una via.
Dal terreno uscirono dei rovi che iniziarono a coprire tutto. A lavor finito, della cittadella e del palazzo non rimanevano che una piramide di rami spinosi.
- Questo terrà lontani i Vendicatori. - mormorò la maga.
- Siete sicura che, al momento opportuno, una parte della sua anima la cercherà? -
- No che non ne sono sicura, ma che possibilità avevamo? I Lupi hanno bisogno di un Alpha e il Regno di un Re. La principessa si è offerta, ha fatto ciò che andava fatto, nonostante sia troppo giovane. -
- Avete ragione. - asserì avvilito il sovrano. Si avvicinò all'arbusto più vicino e poggiò sopra una mano. Quando la tolse, rimase il simbolo del Clan dei Lupi: un lupo su una roccia che ulula alla luna.

Spazio autrice:
Ciao a tutti! OK, sono straemoziopazzoidissima e sto saltando dalla gioia (mentalmente). Questo è il mio primo libro e, bhè, è fatto a caso. Quindi mi scuso per errori e per il capitolo corto, ma io li scrivo sempre brevi i prologhi!!! In più, scrivo dal cell, che è scomodissimo!!! Ringrazio tutti quelli che leggeranno, commetteranno, metteranno le stelline e... *respira profondamente* volevo dirvi che tutti i diritti sono riservati. E grazie... *la trascinano via* *ricompare dl nulla* ciao hola bye bye Commentate, pls. Godsbye!

OCCHI DI DIAMANTEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora