Capitolo I

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Mi chiamo Martina, ho 13 anni e vivo a Torino da sempre. Mi piace molto guardare la tv, più precisamente le serie tv, e proprio grazie a queste ho incontrato una persona speciale.

Era il 25 dicembre 2017, la mattina appena sveglie io e mia sorella corremmo subito a scartare i regali di Natale e tra questi c'erano i biglietti del concerto di Soy Luna al Pala Alpitour di Torino. Inizialmente non eravamo molto entusiaste perché i concerti non ci appassionavano più molto, ma cambiai idea appena mezz'ora prima dello show.
UN MESE DOPO
Il 24 gennaio alle 17 iniziò questa serata magnifica... Mangiammo un panino velocemente e ci preparammo per il concerto.
I miei genitori ci portarono e poi restò con noi solo mia mamma. Eravamo arrivate in anticipo pensando di non trovare i posti non essendo numerati e questa fu la nostra fortuna. Mezz'ora prima dell'inizio dello show salì sul palco un ragazzo molto carino, con un ciuffo biondo, magro, divertente, gentile che iniziò a cantare. Il pubblico era in visibilio. Io mi annotai subito il nome tra i promemoria del mio IPhone pensando che non me ne sarei più dimenticata. Ero già persa tra le nuvole. Esatto mi ero innamorata di una persona conosciuta 1 minuto prima. Mia mamma era seduta accanto a me, perciò pensai che fosse meglio non dare segni evidenti di questo sentimento.
Appena finì di cantare urlò una cosa che mi rese molto felice, disse che alla fine dello spettacolo ci avrebbe aspettato nell'atrio del Pala Alpitour per foto e autografi.
Non vidi l'ora che finisse pensando solo alle pose che avrei fatto nelle foto.
Quindi incominciai a raggiungere l'atrio quando finalmente lo vidi.
In quel momento le lancette di tutti gli orologi del mondo si fermarono. C'eravamo solo io e lui. Io sono una ragazza timida e per questo non mi osavo nemmeno a chiedergli una foto. In poco tempo arrivarono almeno altre 100 fans e io fui sotterrata da queste. Gli scattai foto a caso pensando di non riuscire a raggiungere il capo della fila. Quando finalmente arrivai mi sentii la ragazza più felice al mondo. Sentivo che niente più poteva fermarmi. Sentivo che per una volta nella vita sarei riuscita a farmi valere e ottenere finalmente l'unica cosa di cui avevo bisogno. Lui. Quel ragazzo. Avevo bisogno di essere vicino a lui per sentirmi felice.
Chiesi l'autografo e ci scattammo le foto, speravo che a lui "scappasse" un abbraccio o un bacio sulla guancia ma purtroppo non successe. Volevo quindi abbracciarlo io ma non mi sembrava opportuno dati gli occhi di mia mamma che mi seguivano attenti per la sala.
Avrei dovuto fregarmene delle conseguenze perché poi i giorni seguenti mi resi conto di essere triste. Incominciai a parlare sempre di lui, sempre il suo nome e la sua persona nella mia mente. Quel nome non mi usciva più dalla testa.

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