CAPITOLO 10

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Erick è partito da ormai tre giorni e non si è fatto sentire per niente. Sentivo quando chiamava gli altri e speravo che chiedesse di me, ma niente. Da quando lui è partito la luce nei miei occhi si è spenta e non riesco più a vivere normalmente. Sembro una specie di vampiro che è ormai stanco di vivere in eterno. Sento la porta della mia camera aprirsi e subito vedo spuntare il pancione della mia amica Eva.
Eva: << Hola amiga especial!>> dice pimpante come sempre
Sole:<< Ciao>>
Eva: << Ma cos'è quel muso lungo!?>> ora basta. Mi hanno stancata tutti. Mi alzo di scatto, infilo le mie converse e scendo al piano di sotto. Fregandomene delle urla della mia migliore amica, afferro le chiavi della macchina di Jake e metto in moto. Per fortuna, pur non avendo la patente, ho imparato a guidare. Velocemente mi avvio verso l'aeroporto e, una volta arrivata, mi informo sul volo che ho intenzione di prendere.
Sole: << Scusi, è disponibile un biglietto per il primo volo per l'Italia?>>
X: << Abbiamo solo un biglietto, però non è tra i posti migliori>> dice sincera la donna
Sole: << Non mi interessa, lo prendo>> una volta preso il biglietto aspetto con ansia l'arrivo dell'aereo. Italia, sto arrivando

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