MI MELODÍA ||CNCO 2||

CAPITOLO 2

Non ci credo ancora. Non so con quale coraggio o con quale sicurezza io sia riuscito a ritrovarmi davanti a questa maledetta porta. L'unica cosa che mi separa dall'amore della mia vita. Okay Erick, puoi farcela. Abbasso finalmente la maniglia e ciò che mi si presenta è a dir poco orribile: la mia piccola,inerte,distesa su un letto, circondata da macchine e fili che, per ora, sono la sua unica speranza di vita. Armandomi di forza mi avvicino e le prendo la mano. Inizio ad accarezzarle la guancia notando la sua temperatura sorprendente fredda; dopo ben 5 minuti decido di parlare
Erick: << Ciao piccolina, mi manchi tanto sai? Probabilmente sarai molto delusa e arrabbiata, dal momento che ti vengo a trovare solo oggi dopo due mesi, ma la verità è che  ho provato tanta rabbia e vergogna che, purtroppo non ancora è svanita. Presumo che tu ti stia chiedendo il perché. Non mi va di iniziare dalla fine, quindi ti racconterò tutto dal primissimo giorno in cui ti ho conosciuta. Ricordo benissimo che, in quel pomeriggio, hai conosciuto il lato peggiore di me, questo perché mi porto  dentro tante cicatrici che ogni tanto riemergono, ma questa è un'altra storia. Ricordo quando sei entrata nella mia camera per la prima volta, eri così buffa che, sei riuscita a farmi sorridere dopo tantissimo tempo, ricordo quando mi rifiutavo di uscire, e tu eri lì pronta a convincermi nonostante io ti trattassi male, ricordo quella sera, quella lunga chiacchierata, ricordo il nostro bacio, il nostro primo bacio, il primo di milioni, perché adesso tu ti alzerai da questo  fottuto letto e mi bacerai, mi bacerai finché vorrai, finché vorremo, ti amo amore mio, ti prego svegliati>> ormai sono un fiume di lacrime e singhiozzi. Resto dentro per altri 30 minuti ma, dal momento che l'orario di visita è finito, mi avvio verso la porta
Erick: << Ti amo Sol, ti amo come non ho mai amato nessuno>> sto per uscire quando sento una voce debole parlare
Sole: << Ti a-amo a-anche i-io>> mi giro di scatto e la trovo li, sdraiata, con quelle sue iridi azzurre che mi scrutano. Non ci posso credere la mia Sole si è finalmente svegliata.