CAPITOLO 7

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Io ed Eva stiamo camminando sul lungomare quando si ferma di scatto
Eva: << Allora Sole, sei pronta?>> domanda sorridente
Sole: << Pronta per cosa?>> domando a mia volta confusa
Eva: << Lo scoprirai, però prima devi mettere questa>> dice estraendo una bandana rossa dalla borsa
Sole:<< No, io non vado in giro con quella cosa in testa>>
Eva: << Ma no sciocca! Serve per coprirti gli occhi>>
Sole: << Non ho scelta vero?>> dico ormai arresa
Eva: << Esatto>> Una volta messa la bandana sugli occhi cerco di avere qualche informazione in più da Eva
Sole: << Dammi un piccolo indizio>>
Eva: << Non se ne parla! Adesso devo andare, divertiti>> Dopo queste ultime parole la sento andare via
Sole: << Eva, torna sub->> ad interrompermi è un tocco che, delicatamente, mi sfila la benda. Mi accorgo che sono in spiaggia. Davanti a me si presenta un tavolino con due sedie, circondato da petali di rosa che formano un cuore. Mi giro di scatto, pensando che sia Eva l'artefice di ciò ma, con sorpresa, noto che si tratta di Erick.
Erick: << Ti piace?>>
Sole: << Da morire>> rispondo sinceramente
Erick: << Bene, allora penso che possiamo sederci>> dice e, da bravo gentiluomo, sposta la sedia per farmi sedere
Erick: << Prego Madame>>
Sole: << La ringrazio monsieur>> una volta che siamo entrami seduti, iniziamo a parlare
Sole: << Allora, come mai tutto questo?>> domando alludendo alla magnifica sorpresa
Erick: << Devo avere un motivo valido per fare una sorpresa alla ragazza più bella del mondo?>>
Sole: << Ma qui stiamo parlando di me, non della ragazza più bella del mondo>> rispondo ridacchiando
Erick: << Per me la più bella sei tu>> a queste parole arrossisco violentamente
Erick: << Sai che sei ancora più bella quando arrossisci?>>
Sole: << Immagino già la faccia orribile che avrò in questo momento>> dico coprendomi il viso con le mani, che lui non perde tempo a spostare.
Erick: << Sei perfetta così come sei>> ad interrompere questo dolce momento è il cameriere, che arriva con le nostre ordinazioni
Sole: << Hai assunto un cameriere a posta per questa serata?>> domando sorpresa
Erick: << Tutto per la mia princesa>> quando realizzo il modo in cui mi ha chiamata non posso fare a meno di sorridere
Erick: << Che c'è? Per caso non ti piace princesa?>> domanda quasi dispiaciuto
Sole: << Lo adoro>> rispondo sincera. Il resto della cena procede nel migliore dei modi e, adesso, stiamo facendo una passeggiata in riva al mare. Ovviamente questi maledetti tacchi rendono tutto più complicato ed Erick sembra accorgersi di ciò
Erick: << Princesa, tutto bene?>>
Sole: << Sono solo questi maledetti tacchi>>
Erick: << Mh, ho un'idea>> nel giro di due secondi mi ritrovo in braccio a lui come se fossi una sposa
Sole: << Dai no, ti fai male la schiena così>>
Erick: << Sei leggera come una piuma, tranquilla>> arriviamo vicino al nostro tavolo e ci sediamo sulla sabbia
Erick: << Aspettami qui>> corre verso il gazebo e, torna con la sua chitarra
Erick: << Voglio dedicarti questa canzone>> inizia a cantare una canzone, Primera cita.
Erick: << Que locura en la primera cita, me enamoré de esa mujer, Primera cita ya me enamoré de ti>> ascolto attentamente queste parole che mi arrivano dritte al cuore e, quando Erick finisce di cantare, mi butto letteralmente su di lui
Erick: << Allora, ti è piaciuta?>>
Sole: << Perfetta, come te del resto>>
Erick: << Sole, adesso che sei cosciente, volevo dirti una cosa>> dice prendendomi le mani
Sole: << Dimmi tutto>>
Erick: << Ti amo>> rimango totalmente spiazzata e, una lacrima di gioia si fa spazio sul mio viso
Sole: << Ti amo anch'io>> lo bacio. Si, avete capito bene, lo bacio come se fosse l'ultima volta, come se il mondo stesse per finire.
Erick: << Un'ultima cosa>> dice alzandosi
Sole: << Dimmi tutto>> rispondo alzandomi a mia volta. Il ragazzo che amo si inginocchia ed esce dalla tasca dei pantaloni una scatolina blu
Erick: << Soleil Aurora Smith, vuoi essere la mia fidanzata?>>
Ormai sono un fiume di lacrime
Sole: << Certo che si!>> sentendo la mia risposta positiva, mi infila l'anello di diamanti e, insieme mano nella mano, ci avviamo verso casa.

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