«June mi senti?»
All'improvviso vide il ragazzo che cercava da giorni davanti ai suoi occhi. Finalmente.
«Stupido!» - fece per sferrargli dei colpi sul petto ma una presa su entrambi i polsi la fermò.
«Sei sempre così impulsiva.»
«Yah! Dove sei stato?! Ti ho cercato per giorn-...»
L'espressione del ragazzo cambiò improvvisamente.
Fece per rispondere ma ciò che riusciva a sentire era una voce ovattata, il resto dei suoni erano forti e chiari.«Jungkook, non riesco a capirti. Sii chiaro!»
Jungkook le stava rispondendo, quasi non le urlava in faccia, ma niente di quel che diceva era udibile per le sue orecchie.
«Perchè non riesco a sentirti? Forse è ora di consultare un otorino..»
Jungkook si tappò le orecchie.
Sembrava come se un rumore gli stesse perforando i timpani.
Cadde a terra.
June lo prese in tempo e il ragazzo non sbatté la testa sul pavimento.«Che diavolo ti prende?... Jungkook dimmi cosa hai, ti scongiuro.»
Non riusciva a sentirlo ma sapeva ancora leggere il labiale.
Sembrava chiedere aiuto.«Come posso aiutarti? Fammelo capire... Dammi un segnale o qualcosa...»
Jungkook si contorceva dal dolore.
Adesso le orecchie gli sanguinavano.
Allungò una mano verso il viso di June, macchiandole la guancia di sangue, e l'accarezzò. Poi di nuovo.
June gli strinse la mano, non curandosi del sangue che vi era sopra, e si chiedeva il perché di tutto questo.«Perche siamo a scuola alle 5 di notte? Dovremmo dormir-... È un sogno questo? Non sei davvero qui con me?»
Delle lacrime uscirono dagli occhi del ragazzo. Singhiozzava, ma era un pianto abbastanza silenzioso.
Nessuno lo avrebbe sentito.«Dove sei? Come faccio a trovarti?»
Jungkook faceva il possibile per farsi sentire. Si accorse che il suo pianto non era silenzioso; semplicemente era lei a non sentirlo.
«Non riesco a ... »
Non poterlo sentire la rese così nervosa da farla piangere.
Continuava a stringergli la mano. Non aveva intenzione di lasciarla per nessun motivo al mondo.«Perchè ti trasferisci? Perchè hai lasciato le foto? E la felpa che abbiamo comprato insieme? Non ti piace più?»
Jungkook sembrava confuso dalle sue parole.
«Scusami se non mi sono accorta di ciò che provavi... Non sono nessuno per trascurare i tuoi sentimenti e ferirti in questo modo. Tu non lo meriti.» - disse singhiozzando senza sosta.
Sul viso del ragazzo si formò un espressione serena. Sembrava essere felice adesso.
«Dove sei? Devo trovarti. Dove posso trovar-»
«Non puoi.» - la interruppe.
«Riesco a sentirti!»
Era felice di poter sentire la sua voce.
Ma che intendeva dire il ragazzo?«Voglio che tu sia felice e serena.»
«Perchè dici questo? Ho solo bisogno di trovarti. Così sarò felice e serena.»
Jungkook sorrise e fece un sospiro.
Alzò lentamente il busto e si gettò fra le braccia della ragazza.
La strinse forte a sé.«Mi manchi. Domani fatti vedere, ti prego.»
«Tu sta solo tranquilla..»
«Perchè continui a ripetermelo?!»
June riprese a piangere.
Jungkook aveva la testa appoggiata al suo petto e sentiva il suo battito cardiaco aumentare di velocità.«Calmati. Voglio avere un bel ricordo.»
Alzò gli occhi e si ritrovò quelli della ragazza a pochi centimetri di distanza.
Le asciugò le lacrime.
Poi le accarezzò le guance.
Le afferrò il viso e col pollice seguì il contorno delle sue labbra.La ragazza continuava a non capire il suo comportamento. Che razza di situazione era quella? Non aveva mai vissuto una cosa del genere.
E non lo stava facendo nemmeno adesso, ma voleva tanto vivere quell'illusione, non avrebbe voluto farne a meno.
La ragazza fece come le viene chiesto e si calmò, o meglio, finse si farlo.
«Jungkook ho bisogno di vederti. Davvero. Dobbiamo parlare. Chiarire.»
Jungkook la guardava, sembrava prestare attenzione alla sua richiesta, ma in realtà ammirava i suoi occhi, le sue guance rosee, le sue labbra, i suoi capelli, i suoi capelli morbidi che le ricadevano sulle spalle.
Praticamente, ciò che faceva ogni giorno.
A scuola, durante le lezioni, il pranzo, i corsi pomeridiani, e anche quando la portava fuori anche solo per un giro.
Non faceva altro che ammirarla e pensare di essere la persona più fortunata al mondo.«June...»
«Cosa?»
«Perdonami, sono stato uno stronzo in questi ultimi giorni.»
«Stai bene? Non ti sei mai definito tale... E avevi i tuoi motivi. È tutta colpa mia...»
«Che dici... Non essere sciocca.»
«È la verità. Non ho mai saputo di avere qualcuno di così importante finché non ti ho perso.»
«Non mi hai perso, non accadrà mai. Niente potrà portarmi via da te, nemmeno la morte.»
«Dici davvero? Quindi... Non mi odi?»
Jungkook negò.
«Jungkook, qualcosa non va.»
«No, va tutto bene...»
«Jungkook, il tuo corpo-»
La mano del ragazzo si stava sbriciolando nel nulla.
Dopo la mano il braccio, la spalla e così via...«Jungkook cosa ti sta succeden- Jungkook che significa tutto questo?!»
«Baciami.»
La ragazza rimase spiazzata dalle parole.
«Cos-»
Il ragazzo prese coraggio e azzerò le distanze, che lo hanno sempre diviso dalla ragazza.
Peccato avesse aspettato la sua morte per farsi avanti.June non si aspettava tutto questo ma non sembrava esserne dispiaciuta, anzi, era la cosa più bella che potesse capitarle al momento.
Le labbra di Jungkook erano così delicate, soffici e dolci come caramelle.
«Jungkook» - bisbigliò la ragazza sorridendo.
Jungkook aprì gli occhi e si staccò ma senza allontanarsi di molto. Voleva restare accanto finché gli era possibile. Lentamente, il suo corpo continuava a sbriciolarsi nel nulla.
«Sei sempre stato tu e lo hai sempre saputo.»
Stavolta fu lei ad azzerare le distanze.
Jungkook sorrise per un attimo per poi riprendere a baciarla.Finché non sparì.
E tutto con lui.June si risvegliò nel suo letto.
Si accorse di aver il viso bagnato, che avesse pianto davvero?«Che diavolo significa tutto questo?»
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Coming Back • 돌아오다 \\ Jeon Jungkook
FanfictionHe saved her and then he fell. ↜◈↝ ***VIETATE LE COPIE E LE TRADUZIONI NON AUTORIZZATE. © ambercoraline 2018 for the story. © ambercoraline 2021 for the cover.