Capitolo 1

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Vedo buio, solo buio.
È come se il mondo avesse perso tutti i suoi colori.
Ho sempre immaginato la mia vita senza colori ma non pensavo fosse così brutto.
Non pensavo un giorno di poterlo dire sul serio. Ma mi mancano i colori.
Per chi mi conosce sa che io amo il nero.
Un mondo senza colori è brutto.
È come me senza musica.
È impensabile.

Piano piano in questo immenso buio riesco a vedere una luce, proviene da una porta. Ed è così tanta che riesce ad illuminare lo spazio intorno a me. Riesco a vedere un lungo corridoio stretto. Ma vedo che lungo il pavimento e sui i muri c'è del liquido rosso.
Sembra sangue.
È sangue.
C'è ne anche sulla porta.
Sembra che qualcuno abbia trascinato un corpo privo di vita e sporco di sangue lungo il corridoio fino ad arrivare alla porta sporcando tutto.
Stando attenta percorro tutto il corridoio fino ad arrivare alla porta.
Sulla porta vedo un bigliettino che prima non avevo notato.
Anche questo è sporco di sangue.
Lo stacco dalla porta e me lo porto vicino agli occhi. Quello che c'è scritto mi fa perdere un battito.

"Kim. Kim. Kim.
Stai attenta perché quello che ti aspetta non è ancora cominciato. Quello che hai passato fin'ora è niente in confronto a quello che ti farò. Conterò i secondi, i minuti, le ore, i giorni, le settimane e i mesi. Perché sono più vicino di quando tu pensi."

Sapevo di non essermene libera.
È inutile provare a liberarsi di una persona del genere.
Come è inutile negare l'evidente.
Apro piano la porta e quello che vedo mi fa tremare le gambe e cadere a terra in ginocchio.
È più vicino di quando pensassi.
È qui.
Lo vedo.
È proprio davanti a me con un coltello sporco di sangue in mano che mi guarda con un ghigno malvagio.
Affianco a lui-a terra-c'è un ragazzo ancora vivo ma per poco.
Ha una profonda ferita sulla pancia.
Esce molto sangue.
A stento riesce a tenere gli occhi aperti.
Mi guarda e io guardo lui.
Mi guarda con lo sguardo di uno che si è arreso. Mi chiede tramite lo sguardo cosa ci faccio qui. Nella trappola del lupo.
Piano piano chiude gli occhi ma ancora non è morto.
Sposto il mio sguardo su di lui.
Su quei buchi neri.
Dei pozzi profondi neri.
Che quando ti ci perdi non ne esci più.
È come in un labirinto.
È quello che mi è successo, mi sono persa.
Non sono riuscita ad aiutarlo.
Ho peggiorato solo le cose.
Quello sguardo che se impari a leggerlo puoi capirlo.
Io sapevo che rischiavo.
Ormai ci sono dentro.
Nei suoi occhi ci leggo rabbia, paura, dispiacere, ma sopratutto delusione per se stesso.
Ho provato mille volte a farlo ragionare.
Ma non c'è verso.
È contro la sua natura.
Poi con un movimento veloce alza il pugnale e colpisce il ragazzo di nuovo nello stomaco.
Facendogli sgranare gli occhi e farlo morire senza alcuna pietà.
Adesso lo sguardo del ragazzo è vuoto, privo di emozioni.
Urlo.
Un urlo così forte davanti a quello sguardo nero, vuoto, indifferente, privo di emozioni.

Mi sveglio urlando e con il fiatone, pensando che è solo stato un incubo.
Eppure così reale.
Mi ero dimenticata di quello sguardo profondo, di quei occhi neri... neri come la notte.
Un rumore mi distoglie dai miei pensieri, notando alla porta mio fratello Eric che mi fissa con sguardo vuoto.

"Che vuoi?"Gli chiedo brusca.
"Ti ho sentita urlare.
Volevo solo sapere cosa era successo.
Comunque preparati, sei in ritardo."dice freddo e poi se ne va.

Questo è Eric, mio fratello.
In certi aspetti siamo uguali.
Anche lui ha avuto un passato turbolento.
È freddo, acido e non è per niente gentile.
Insomma il solito bello e dannato.
Come lo definisco le ragazze della mia scuola.

Esco da sotto le coperte e apro la porta di camera mia per andare in bagno.
Le pareti della mia stanza sono blu notte, così come le tende del balcone. E il pavimento è in parques.
Il letto è al centro della stanza, di fianco c'è il balcone che fa penetrare il sole tenue dalle tende. Davanti al letto c'è una scrivania nera con una sedia girevole e ai lati del letto ci sono due comodini con una lampada sopra.
Di fianco alla finestra-al muro-ci sono attaccate delle foto con Isaac e Brooklyn-i miei migliori amici-.

DestroyedDove le storie prendono vita. Scoprilo ora