Da sola, un'altra volta cammino sull'asfalto umido,
bagnato da gocce di pioggia
che sbattono e battono a ritmo
dissonante dal cuore.
Ma quale cuore?
In frantumi, fatto a pezzi da mortai
che pestano e non ricompongono,
mai e poi mai.
Non accadrà mai più.
Chiusa in una bolla, una stretta letale
Un velluto, seta.
Sete.
La gola rimane asciutta,
nessuno mi disseterà.
Bene e male, eterna dualità.
Incatenata, avvelenata,
Persino la pioggia
è adesso inquinata.
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Tra le Righe
PoesíaUna penna ed un quaderno, l'anima incisa in parole come inchiostro sottopelle.