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{Ink's pov}

Dust se n'era appena andato, e io mi trovavo ancora tra i tentacoli di Nightmare.

Perché nessuno dei due voleva che vedessi quello scheletro? Stava soffrendo e sentivo di doverlo aiutare. Cercai di dimenarmi, per riuscire a prendere il mio pennello da dietro la schiena, ma il polpo mi teneva così stretto che mi mancava il respiro.

Dovevo cercare di rimanere sveglio, ma come potevo farlo se sentivo il mio corpo che mi stava abbandonando? Trovare un modo per non morire una seconda volta esisteva? Potrebbe... se solo riuscissi a prendere Broomie, per la miseria!

Nightmare notò che piano piano mi stavo lasciando andare e allentò la presa. Nel momento in cui lo fece riuscii a prendere fiato e mi rilassai. Anche se per poco. Chiesi a colui che mi teneva in trappola perché lo avesse fatto.
"Che stia cambiando pure lui? Forse Dream ha qualche speranza di riportarlo come era prima!" Mi venne da pensare.

Non so neanche come era possibile immaginare una cosa del genere conoscendo uno come lui. Forse il mio lato ottimista in quache modo era rimasto.

-Non devi morire. Voglio divertirmi il più a lungo possibile con te Ink.-

Detto questo sorrise. Ma non fece un sorriso di quelli rassicuranti, no per niente. In quel sorriso potevi sentire tutta la malvagità di quello scheletro, e tutte le cose orribili che avrebbe potuto fare con uno schiocco di dita. (Riferimenti a "Infinity War" del tutto casuali)

Il suo sguardo mi incuteva terrore, ma cercai di non darlo a vedere. Per quanto Nightmare riuscisse a sentire le emozioni negative, e quindi lavorare sulle emozioni delle persone o dei mostri, con me era un punto a mio vantaggio non avere l'anima.

-Ink, non voglio farti male. O almeno non fisicamente, e lo sai questo, vero?-

Lo guardai con odio, sapevo benissimo come aveva intenzione di distruggermi. La sua arma più efficace erano infatti le parole, le usava in modo tale da divorare lanima di qualcuno direttamente dall'interno.

-La tua presenza in questo multiverse è molto pericolosa per i miei piani, caro pittore se solo per errore dovessi incontrare quella persona, succederebbe un casino di nuovo. Lui ci serve, e con la tua presenza non collaborerà. Quindi addio Ink.-

-Aspetta! Cosa intendi con addio?!-

Mi dimenai un'ultima volta prima di rendermi conto che stava aprendo un portale. Poi mi colpì alla testa. Mi ricordo solo il suo perfido sorriso mentre cadevo giù.
"Perché finisco sempre in queste situazioni?"

Poi i miei occhi si chiusero.

.

.

.

.

Quando li riaprii ero in uno spazio grande e bianco.

Ero disteso a terra, e quando provai a tirare su il busto mi colpii un improvviso e forte mal di testa che mi portò a avvicinare la mano sul cranio. Come se potesse fare qualcosa per farmi passare il dolore.

Mi misi seduto. Mi guardai un po' intorno, poi in lontananza vidi qualcuno. Era seduto in mezzo al grande bianco.

"Spero che almeno a quel tizio possa avvicinarmi" pensai ironico.

Mi alzai, con ancora il dolore nella testa che per fortuna stava cominciando a essere più sopportabile. Incominciai a camminare nella direzione di quello scheletro aveva qualcosa di simile. Credo di conoscerlo anzi, sono sicuro di conoscerlo!

Gli corsi incontro -ERROR!!!-

Lo scheletro si girò. Le sua ossa erano scure e sul lato destro del teschio aveva impresso dei codici, i suoi occhi di colori diversi erano grandi e dolci, in più vestiva in modo molto strano. Insomma era difficile non notarlo, sembrava una tuta spaziale con al collo una lunga sciarpa azzurra, probabilmente anch'essa fatta di codici.

-Error!!- ormai ero a due passi da lui.

-Error? Chi è questo Error? Io sono Reboot!-

La voce di questo Reboot era leggermente glitchata, ma no dava fastidio, la sua era dolce e rilassante.

"Chi è questo Error?" continuavo a ripeterlo nella mia testa.

-Error? Mh non lo so! Forse ti ho scambiato per qualcuno. Ma dato che non lo conosco lo trovo abbastanza difficile.-

-Oh ok!- Rise –Non mi hai detto ancora come ti chiami.-

-Oh io sono Ink! Protettore degli Au.-

-Impossibile, lo sono io.-

Rimanemmo in silenzio per un periodo che poteva sembrare eterno. Come poteva essere che ci fossero due protettori in un multiverse?

-Hai detto di chiamarti Ink giusto?-

Dopo che Reboot sbloccò la situazione imbarazzante di silenzio annuii. Almeno sapevo quale fosse il mio nome. Poi continuò.

-Sicuro di provenire da questo Multiverse?-

Avrebbe avuto senso in effetti. Quale modo migliore per togliermi di mezzo senza uccidermi se non quello di buttarmi direttamente in un altro Multiverse? Ottima genialata Nightmare, questa te la concedo. Ma sappi che lo troverò il modo per uscire da qua.

E così, tutto ebbe un senso. Non sarei potuto uscire da questo Multiverse senza i poteri di Nightmare. La cosa che mi sorprese era il perché quel viscido polpo mi avesse lasciato il pennello. Ma non ci misi tanto a scoprirlo.

-Credo, credo di venire dal Multiverse centrale.-

Gli occhi di Reboot brillarono guardandomi.

-Quindi saresti Eraser originale!!-

-Ehm si?- ero insicuro se rispondere o no. Sinceramente non avevo mai sentito parlare di altri Multiverse, e la cosa mi dava parecchio fastidio.

Il piccoletto si mise a saltare in circolo urlando cose come: "Non vedo lora di dirglielo o forse meglio di no si potrebbe arrabbiare? Forse lo cancellerebbeaaaaah ma devo farglielo vedere!!"

-Senti Reboot mi devi aiutare. Devo tornare a casa mia perché ho il presentimento che stia per succedere qualcosa di orribile.-

Quello sguardo di Nightmare mi perseguitava, aveva intenzione di distruggere tutto me lo sentivo. Io ero l'unico che aveva il compito di salvare tutti e dovevo tornare. A tutti i costi.

Reboot aveva smesso di saltellare qua e là, e sembrava determinato ad aiutarmi. Ci guardammo e poi organizzammo un piano.

Ma ovviamente, non tutto andò secondo i piani.

Noi siamo come Nero e Bianco {ERRORINK}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora