Parte 1

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Mi chiamo (T/n) (T/c) e ho 14 anni.
Quest'anno dovrò scegliere la scuola superiore che voglio frequentare e, da un certo punto di vista, questo determinerà anche quello che vorrò fare in futuro. Ovviamente, come tutti i ragazzi e le ragazze della mia età, ambisco a diventare un eroe, e la scuola perfetta per questa ambizione sarebbe la YUEI.

So che per passare è necessario svolgere un esame scritto e uno pratico. Per il primo non avrei problemi, fin da piccola vengo considerata molto intelligente e perspicace, poi se mi cimento nello studio sono insormontabile.
La fregatura sta nel secondo esame. Il pratico. Dove ogni giovane sognatore deve mettere in mostra la sua Unicità.
Molte volte ho sbattuto la testa al muro sentendomi inutile, al solo pensiero del fatto che io non ne ho una...
Non sono nemmeno un po' speciale, una ragazza di grande talento intellettuale da buttare a causa delle incapacità pratiche. CHE FREGATURA.
TROPPE VOLTE HO SBATTUTO QUELLA CAZZO DI TESTA AL MURO SPORCANDO LA TEPPEZZERIA IMMACOLATA DI ROSSO. TROPPE VOLTE QUANDO NON È MAI STATA COLPA MIA.
Non è stata colpa mia.

Voglio essere un eroe per difendere persone come la mamma. Lei è fantastica. Ha un'unicità, può creare esplosioni battendo i piedi al suolo, più è forte l'impatto, più l'esplosione è grande e pericolosa.
Anche una persona forte come lei ha bisogno di essere difesa, da persone cattive come mio padre. Anche lui ha un'unicità: la supervelocità. Mi chiedo perché io non abbia ereditato nessuna delle due.
Papà spesso beve troppo e finisce per farle del male davanti ai miei occhi. Quando finisce mi lancia uno sguardo abominevole e dice sempre la stessa frase:"Inutile ragazzina senza Unicità. Sei lenta."
E se ne va via.

La mamma mi dice che non devo preoccuparmi, andrà presto meglio per entrambe.

Sto tornando a casa da scuola e finalmente riesco a concepire che non potrò mai realizzare il mio sogno. Credo che entrerò in polizia.
Apro la porta e vedo mio padre pugnalare al petto mia madre. Rimango immobile, il tempo sembra fermarsi. Sento calde lacrime scorrere lungo le mie guance. Quel bastardo l'ha ammazzata.
Mi vede e mi rivolge un sorriso inquietante:"Sei troppo lenta... come al solito. Sei lenta ed inutile."
Si catapulta verso di me con il coltello in mano, ma io ho il coraggio di gridare per rispondergli senza nemmeno pensare a quello che dico:"GIURO CHE NON SARÒ MAI PIÙ LENTA.", in una frazione di secondo prendo a correre verso il telefono, per chiamare la polizia. Tutto scorre a rallentatore, vedo la faccia sorpresa di quello stronzo mentre il mio corpo schizza velocissimo verso il telefono, e ogni volta che i miei piedi toccano terra, l'impatto crea delle esplosioni che riescono a tenere a distanza mio padre, nonostante lui sia un pochino più veloce. Quindi? Che significa? Ho un'unicità e l'ho risvegliata solo adesso?

Corro più veloce che posso e afferro il cellulare di mia madre che aveva lasciato sul mobiletto in salotto, come fa sempre. Non smetto di correre e compongo il numero.

"P-PRONTO?"

"Polizia."

"VENITE ALL'INDIRIZZO ***** SUBITO! EMERGENZA!"

"Arriviamo in men che non si dica!"

Scaglio il telefono verso di lui per rallentarlo ancora. Le esplosioni aiutano me e ostacolano lui.
Dopo 5 minuti di rincorse la porta si spalanca e con la coda dell'occhio vedo dei proiettili saettare perforando il ventre di mio padre, che cade a terra in una pozza di sangue. Mi fermo e cado a terra sfinita. Un poliziotto dai capelli neri si avvicina a me.

"Hey, è tutto finito, tranquilla. Vieni con noi, sei al sicuro.", mi allunga una mano e io la uso per agevolarmi.
Non riesco a dire nulla e con le lacrime che sgorgano interperrite sulle guance annuisco.

*Skip time*

Mi hanno portata in centrale e mi hanno chiesto di raccontare tutto quello che è accaduto. Racconto tutto con le lacrime agli occhi.
Tutti sono molto gentili e mi stanno facendo i complimenti.

"La tua Unicità è pazzesca!"

"Vuoi entrare alla YUEI, vero?"

"Ehm... a dire il vero..."

"Sei stata fantastica! Hai ottime possibilità di entrare."

Proprio quando ci avevo rinunciato la frittata si ribalta. Tutto questo è strano e inverosimile. Come diamine è possibile che abbia acquisito l'Unicità a 14 anni? Il limite massimo è 4! Tutti i medici avevano detto che ero senza speranza!
E poi ora che non ho più i genitori che farò?

Mi si avvicina il poliziotto di prima con i capelli neri, mi posa delicatamente una mano sulla spalla e parla in tono gentile:"Ciao (T/n), posso chiamarti così, uh?"

"Sì..."

"Come stai?"

Non rispondo.

"Aaah, so la risposta. Hai vissuto un trauma orribile, ti capisco. Se ti va per qualche giorno potrai stare a casa mia!", dice allegro sorridendo.

"Darò fastidio."

"No, anzi! Sarebbe bello, siccome vivo da solo. Aah, che sbadato, comunque mi chiamo Yannes."

"La ringrazio.", dico abbassando lo sguardo.

"Dammi del tu, perfavore! Sarai affamata, vieni."

Salgo in macchina con lui e ci avviamo verso casa sua.

"Allora, vuoi entrare alla YUEI, uh?"

"Io... fino a poco fa pensavo di entrare in polizia..."

"NANI? Puahahah! Con un'unicità come la tua vuoi unirti a noi sfigati? La maggior parte dei poliziotti non ne ha nemmeno una."

"Non penso che siate degli sfigati."

"Uh?"

"Nonostante tutto lottate per la giustizia, anche se avete poteri molto limitati. SIETE FANTASTICI, vi ho sempre stimati molto!"

"Wow... davvero? Dicendo la verità, ho sempre voluto diventare un eroe... ma non ho un'unicità. Non buttare via la tua occasione."

"Certo, entrerò alla YUEI! E non sarò mai più lenta."

Il resto è solo Rumore di Fondo ~BAKUGOU KATSUKI X READERDove le storie prendono vita. Scoprilo ora