Sentimentalismi #3

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Questa mente non è casa mia, le pareti piangono pensieri avvilenti e sul tetto proliferano nidi di insicurezze.
Le stanze sono cupe ed anonime, nessun tipo di felicità vi soggiorna.
La porta è sfondata, scardinata, tutti possono entrare.
Dai rubinetti scendono fiumi di lacrime amare e nessuna fiamma di speranza arde nel camino.
Girando per i corridoi si respira malinconia rabbiosa, che chiude ogni via di fuga.
Dal televisore traspare la cruda verità:
Tu non hai mai lasciato questa casa, che ti piange ogni singolo giorno da quando l'hai abitata e poi trascurata. Ti ha sempre accolto, dimenticando i tuoi errori, e le tue disattenzioni, perché in fondo la ravvivavi con la tua conformità imperfetta: la arredavi con semplicità, la illuminavi di tranquillità.

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