16 Capitolo

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Ho accettato di uscire con lui ed ora mi tocca prepararmi.
Visto che sa che dovrei iniziare a studiare la tesina ( la quale sono riuscita finalmente a portare a termine), non ha preteso un uscita classica, come accade nei telefilm, ma non voglio ugualmente sembrare una barbona, seppur mangeremo una semplice pizza in un locale non molto lontano. Mi ha vista con il pigiama addosso e i capelli scompigliati ma questo non mi permette di presentarmi come una sciattona.
Terminato lo shampoo, spazzolo i capelli tante volta prima di legarli in una coda di cavallo alta. Indosso una salopette che arrivava poco sopra al ginocchio, abbinata ad una t-shirt molto minimal. Indosso un paio di stivaletti bassi color cammello con qualche borchia. Passo l'eye-liner sopra gli occhi prima di passare al maschera. Scelgo un rossetto rosa pallido e mi definisco pronta nel momento in cui bussa davanti alla porta di casa. Agguanto una tracolla, che si abbina agli stivali dalle dimensioni medio-piccole, e corro ad aprirgli. La sua tenuta è casual, jeans blu leggermente sbiaditi e polo azzurrina.
<<Sei pronta?>> chiede con un sorriso che fa capolino sulle sua labbra.
Annuisco e mi sento arrossire.
<<Hai preso gli appunti?>> chiede ancora prima che io varchi la soglia per seguirlo.
<<No.>> rispondo stranita.
<<Prendili allora, ripeteremo insieme.>>
<<Ma il nostro programma di studio è diverso tu sei al quarto se non sbaglio.>> rispondo leggermente insicura.
<<Si ma sono abbastanza intelligente e poi le stesse cose le abbiamo studiate alle medie, si tratta solo di approfondimenti.>> annuisco prendendo gli appunti che avevo lasciato in salotto mentre correvo in camera a prepararmi.
Lo raggiungo nuovamente e insieme ci avviamo verso la pizzeria. Camminiamo l'uno affianco all'altra, in silenzio. Mi chiedo a cosa stia pensando in questo momento.
Mm...arriviamo a destinazione e mi tiene la porta mentre io entro. Una cameriera ci viene incontro per assolvere al suo dovere e trovarci un tavolo. Sediamo e la serata scorre tra sorrisi genuini e espressioni ingorde davanti alle pizze che abbiamo ordinato. È tutto molto tranquillo e semplice da sembrare molto più che perfetto. Ascolto il mio cuore che batte ad ogni parola, ad ogni sguardo curioso mentre i sorrisi aleggiano senza bisogno di aiuto o forzatura. Mi racconta di avere in realtà la mia stessa età ma di aver perso un anno, non me ne spiega il motivo ma non indago, mi sembra la questione lo irrigidisca parecchio ed è l'ultima cosa che voglio.
Mi chiede di me, mi di chiede di cosa potrebbe succedere, cosa voglio. È premuroso e gentile, questo ragazzo cambia continuamente eppure riesco a scorgere comunque il ragazzo che ho iniziato a "conoscere", ad ogni scontro un po' di più e non c'è dubbio che m'incuriosisca.

Quando ti rivedrò. Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora