La lettera

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George
Oggi era la Vigilia di Natale e mi svegliai presto. Non avrei festeggiato questa sera, non senza di lui, sarei rimasto tutto il giorno in camera, come sempre del resto. So che in questo modo il dolore non passerà mai, ma anche se ricominciassi a vivere, non sarà più come prima e non riuscirei più ad essere il vecchio George e ci sarà sempre una vocina dentro la mia testa che mi ricorderà che lui non c'è più.
Mi alzai per andare in bagno, sicuro che a quest'ora erano tutti a letto a dormire, quando avvicinandomi alla porta trovai una lettera, rimasi sbigottito, chi poteva mai mandarmi una lettera? Non i miei amici, non ci sentivamo da dopo la guerra, avevo fatto perdere completamente le mie tracce. La presi e girandola tra le mani cercai di capire chi la avesse mandata, ma non c'era nessun mittente, era anonima, le cose che mi fecero sussultare furono due: primo era indirizzata sia a me che a Fred,secondo era stata scritta il 2 Maggio, proprio il giorno della battaglia. Sicuramente era uno studente di Hogwarts che a causa della guerra non e riuscito a mandarla e Fred era ancora vivo. Decisi di fare una cosa alquanto ambigua, cosi presi dei vestiti puliti nell'armadio, andai in bagno e, dopo una doccia veloce mi cambiai. Presi la lettera e uscendo dalla camera scesi silenziosamente le scale e mi recai fuori,avevo deciso di leggere la lettera insieme a Fred, davanti la sua tomba. Quel giorno nevicava, infatti indossai anche un cappello e una giacca pesante e mi avviai dietro l'angolo della casa dove si trovava la tomba del mio gemello. Quando la intravidi in lontananza mi bloccai insicuro se andare o no, mi si formò un groppo in gola, ma decisi di farmi coraggio, lo dovevo a lui,  e mi avviai. Più mi avvicinavo e più notavo una presenza, quando arrivai notai Samantha, l'amica di Ron, Harry e Hermione inginocchiata sulla tomba di Fred,mentre metteva dei fiori nuovi e freschi, non si accorse della mia presenza, cosi tossicchiai. Lei presa dallo spavento sobbalzò, e appena mi vide strabuzzò gli occhi e arrossì un poco,poi come se si fosse ripresa da uno stato di trance iniziò a balbettare imbarazzata " scu..scusa stavo solo mettendo dei.. dei fiori nuovi. Ora vado via ti lascio solo"  stava per andarsene quando la bloccai per un polso, si girò a guardarmi confusa e per un po mi persi nei suoi occhi castani, ma dopo le dissi " rimani con me. Non so se ce la faccio a rimanere da solo" .
Samantha
Mi ha chiesto di rimanere con lui? Lo ammetto sono molto confusa, infatti non sapevo cosa rispondere, avevo la bocca leggermente aperta per lo stupore, ma dopo gli sorrisi imbarazzata e risposi "Certo", lui mi sorrise impercettibilmente, pensava che non lo avessi notato. Ci sedemmo davanti la tomba di Fred e vidi George rimanere a fissarla per un bel po, cosi decisi di non parlare per lasciargli quel momento col suo gemello e mi persi a guardare la candida neve che scendeva, aprii la mano e raccolsi dei fiocchi che si scioglievano al contatto con la mano. Dopo un po sentii George parlare cosi mi voltai e notai che aveva una lettera in mano.
"Stamattina ho trovato questa lettera per terra,in camera mia, ma la cosa strana è che non c'è il mittente e che è indirizzata sia a me che a Fred, quindi ho dedotto che sia uno studente di Hogwarts, perchè è stata scritta il giorno della battaglia, ma l'ho ricevuta solo ora" riconobbi la mia lettera, infatti iniziai ad innervosirmi, sono tentata a dirgli che sono io il mittente,ma prima vorrei che la leggesse e dopo magari, quando saprà la verità può anche urlarmi contro.
" Come mai ancora non l'hai aperta?"
Si girò a guardarmi e sospirando disse " volevo leggerla insieme a Fred, d'altronde è indirizzata anche a lui" abbassai il capo e esclamai " giusto".
Subito dopo la aprì e l'ansia scorreva ancora di più nelle mie vene, George prese i due piccoli fogli e prima di leggere ammirò la piccola calligrafia. Poi prese un respiro profondo e iniziò a leggere ad alta voce:
" Cari Fred e George,
Credetemi non lo so nemmeno io perchè sto scrivendo questa lettera e per di più di nascosto dai Mangiamorte. Durante gli anni ad Hogwarts avrò avuto mille e mille modi per potervi dire queste parole, ma non ce l'ho mai fatta, e ora mi ritrovo a dirvele su un pezzo di carta, durante il periodo più brutto della vita di tutti. Non è da tutti scrivere, quando c'è in corso una guerra, ma lo farò lo stesso"
Gerge smise di leggere, come a ripensare ai momenti brutti di quel giorno, cercò di trattenere le lacrime e continuò a leggere:
"Tornando a noi, come ho già detto ho mille cose da dirvi. Prima di tutto, avrei voluto sempre conoscervi di persona, ma non ne ho mai avuto il coraggio, nonostante l'insistenza di vostro fratello Ron, già sono una sua grande amica, dopo Harry e Hermione, ma gli ho sempre detto di no, perchè mi vergognavo, nonostante qualche volta vi abbia salutato, visto che sono una Grifondoro e vi vedevo molto molto spesso. Quindi tra noi ci sono stati solo saluti e basta, a Ron gli avrò detto mille volte di non parlare alla sua famiglia di me, ma dubito abbia mamtenuto la sua promessa. Comunque vorrei ringraziarvi davvero tanto, perchè mi avete aiutata, a vostra insaputa ma lo avete fatto, ora vi racconto il giorno in cui mi avete ridato il sorriso dopo mesi e mesi. Ero in dormitorio, a piangere come facevo da  giorni  ormai, avevo perso il mio fratellino, di soli 2 anni, a causa di Voldemort, si ormai tanto vale chiamarlo per nome. Non mi capacitavo di una cosa  del genere, aveva solo 2 anni e ora non potevo più stringerlo fra le mie braccia, non potevo fargli vedere degli incantesimi, che avrebbe imparato appena sarebbe cresciuto, non gli avrei più raccontato delle favole per farlo addormentare, non avrei più giocato con lui e non avrei più rivisto il suo splendido sorriso ingenuo e puro, da bambino. Quel giorno ero davvero a pezzi, a causa della morte del mio fratellino i miei genitori litigavano tutti i giorni, e nonostante fossi ad Howgarts ero a conoscenza, tramite i nonni di tutto ciò che accadeva a casa mia e le cose peggioravano sempre di più. Cercai invano di chiudere gli occhi per riposare almeno un po, quando sentii un'esplosione, mi alzai di scatto sul letto e scesi di corsa le scale, a quell'ora la Sala Comune era vuota. Uscii dal quadro della Signora Grassa e nascondendomi in un angolo trovai Gazza colorato di rosa e intravidi due teste rosse correre ridendo per il corridoio, mentre Gazza imprecava e vi correva dietro urlando e muovendosi in modo strano, in quel momento scoppiai a ridere. Vi giuro non ridevo cosi da un bel po ormai e mi sentivo bene, grazie a voi avevo riso di nuovo. Lo so era uno scherzo ingenuo, ma a me ha salvato la vita, da li ho capito che c'è sempre un motivo per poter sorridere e che il mio fratellino non voleva vedermi in quello stato, cosi il giorno dopo ho ricominciato a mangiare, frequentare le lezioni e soprattutto a sorridere. Ron, Harry e Hermione mi avevano chiesto se era successo qualcosa in quel momento che mi aveva ridato la voglia di vivere, ma non gli raccontai mai del vostro scherzo, rimase una cosa mia, dissi semplicemente che avevo reagito da sola. Da quel giorno, silenziosamente ho sempre seguito i vostri scherzi, erano diventati come una droga per me, non fraintendetemi non sono una stalker, ma in qualche modo stavo bene. Voi non ve ne rendete conto, ma riuscite a far sciogliere anche il ghiaccio più freddo e duro dell'Alaska. La vostra simpatia, i vostri sorrisi, i vostri scherzi sono una manna per tutti noi, i professori non lo ammettono, ma scommetto che anche loro hanno riso per una vostra cretinata, o battuta o per qualcosa che combinate. Quando siete andati via, con la vostra uscita alla grande, ero triste lo ammetto, pensavo di continuo a come avrei passato le mie giornate senza un vostro scherzo e mi maledivo ogni volta per non essere riuscita a parlarvi, anche solo una volta, anche solo per dirvi Grazie, Grazie di tutto, di ogni sorriso, di ogni scherzo, di ogni cosa. Scusate lo so sono ripetitiva, ma non posso farci nulla, ve lo urlerei se solo potessi. Il negozio è strabiliante, i bambini si divertono, e i genitori sorridono. Grazie a voi in questo periodo buio ogni bambino riesce lo stesso ad avere la sua parte di fantasia, di favola. Grazie alle vostre invenzioni possono giocare e ridere e i loro genitori in quel momento non pensano che devono proteggerli con la loro vita, perchè Lui potrebbe portarglieli via. In quella frazione di secondo grazie a voi tornano bambini anche loro e lasciano spazio alla speranza e alla gioia. Sarò venuta un miliardo di volte all'ingresso del vostro negozio solo per sentire le risate genuine di tutti i bimbi, e ogni volta ricordavo quella del mio fratellino e sorrido a ogni suo ricordo. Un sorriso accompagnato da lacrime, ma è pur sempre un sorriso di speranza e gioia. Non voglio prolungarmi di più, ma voglio dirvi lo stesso una cosa,non so come andrà a finire questa guerra, anche se so che Harry ce la farà,sconfiggerà il Signore Oscuro, ma comunque se dovessi morire o salvarmi voglio dirvi che sono felice di avervi conosciuto, non in prima persona, ma vi ho conosciuti e per favore non cambiate mai, qualsiasi cosa accada, perchè se voi siete cosi e grazie al legame che vi lega e che non si spezzerà mai, è eterno. Siete due persone legate da un'anima e un cuore, ed è grazie al vostro legame che riuscite a trasmettere felicità e speranza a tutte le persone. Il vostro è un bellissimo dono e continuate a sfruttarlo, non con avidità ma con umiltà, come avete sempre fatto. Abbiate sempre un sorriso per tutti noi, fino alla fine dei tempi.
Ora vi lascio. In bocca al lupo per questa battaglia e che il Signore ci assista tutti quanti.
S... "

~Lettera a Fred e George Weasley~ Dopo la Guerra Magica..Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora