Chapter four

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"Abby, Abby..." sento qualcuno sussurrare il mio nome e scuotermi dolcemente "Abby, dobbiamo andare, oggi abbiamo il turno fino alle 10:30, su alzati." riconosco subito la soave voce di Niall. Apro gli occhi lentamente ritrovandomi le iridi azzurre del mio amico che mi fissano.

"Buongiorno dormigliona, su alzati" mi dice con un sorriso, levandomi le coperte da dosso. Sobbalzo al contatto del clima freddo sulla mia pelle, emmetto vari versi di lamento scatenando leggere risatine al biondo.

"Sbrigati, siamo già in ritardo!" urla uscendo dalla stanza. Mi alzo con malavoglia e dopo essermi lavata e vestita scendo giù in salotto, la colazione è già pronta in tavola così mi sbrigo a mangiarla.

***

"Mr Horan, Mrs Edwards, siete in ritardo, a lavoro subito!" urla con un tono squillante Christine. Mi massaggio le tempe per la sua voce assordante. Indosso la divisa, lego i miei capelli in una coda e mi dirigo verso il bancone. Cerco Ed con lo sguardo, ma con scarsi risultati, forse avrà avuto qualche impegno. D'un tratto la porta dell'ingresso si apre, ma non faccio molto caso alla figura che si sta dirigendo verso la mia direzione.

"Per caso hai visto Ed?" mi chiede una voce dell'altro lato del bancone. Alzo lo sguardo per rispondere quando le mie labbra di schiudono per la sorpresa, è lui.

"Buongiorno anche a te" dico sarcasticamente. Noto con la coda dell'occhio il riccio che se la ride sotto i baffi.

"Buongiorno, incantevole signorina, posso sapere se il signor Sheeran è qui?" mi dice con un tono ridicolo, mi sta prendendo in giro?!

"No, non c'è!" dico freddamente, senza incontrare le sue iridi verdi.

"Senti, se è per l'altra volta mi dispiace, mi sono comportato da stronzo" dice interrompendo l'imbarazzante silenzio, alzo di scatto gli occhi e lo guardo intensamente, rimanendo zitta.

"In questo momento starai pensando che sono un pazzo, ma è solo che odio le persone che toccano le cose che mi appartengono"

"No... ti capisco, scusami Harry, forse avrei dovuto farmi gli affari miei" lo interrompo. D'un tratto copro la mia bocca con la mano, pensando a quello che ho appena detto.

"Come conosci il mio nome?" inclina la testa di lato con fare interrogativo, sono una totale scema.

"I-io, i-io, non..." sono patetica. P-A-T-E-T-I-C-A

La sua risata riempie la stanza, i suoi occhi si chiudono in due fessure, mentre si dondola sulla sedia e due fossette spuntano ai lati della sua bocca, ha un'aria così... dolce.

"Beh, ora tu sai il mio nome ma io no so il tuo, come ti chiami incantevole signorina?"

"Abby, mi chiamo Abby e smettila di chiamarmi 'incantevole signorina' " dico con un tono melodrammatico, scatenando una sua risata.

"Abbies, Abbies ti piace?"

"Abby, va benissimo" dico infastidita da quel nomignolo.

"Okay, ora devo andare, spero che ci rivedremo preso Abbies!" dice sorridendo.

"A presto..." cerco un nomignolo adatto "Hazza!" dico, quasi urlando.

"Hazza?" dice sorridente, inclinando la testa di lato

"E' il prima nomignolo che mi è venuto in mente" dico, e scoppiamo entrami a ridere. Si dirige verso l'uscita e mi saluta con un cenno del capo, ricambio salutandolo timidamente con la mano. Forse l'ho giudicato troppo in fretta.

***

"Chi era quel ragazzo con cui stavi parlando prima? mi chiede Niall dopo un lungo tragitto in silenzio. Oggi siamo andati a piedi al "The Griffhts", poichè è una bella giornata, quindi dovremo tornare a casa, per mia disgrazia, senza auto.

"Un cliente, stava cercando Ed e mi ha chiesto se era qui"

"Si certo, cercava Ed." dice sarcasticamente. Mi fermo di scatto.

"Perchè ti comporti così?!" dico infastidita. Lui si gira e guarda verso la mia direzione.

"A volte sei così ingenua Abby, ma non capisci che tutti i ragazzi vogliono solo portarti a letto?!"

non ci credo, mi sta davvero urlando contro?

Lo guardo intensamente, per poi avviarmi lungo il sentiero senza una meta precisa, sono incazzata nera. Sento la sua voce in lontananza urlare il mio nome, ma non ci faccio molto caso.

Ho camminato per molto tempo, non so nemmeno dove mi trovo, quando scorgo in lontananza quello che sembra un parco. Attraverso l'entrata principale, noto che a quest'ora non c'è molta gente, mi avvio verso un albero e mi siedo sotto quest'ultimo all'ombra.

Odio. Odio litigare con Niall, ma la sua... gelosia, se si può chiamare così, mi da i nervi. Insomma, non stiamo insieme, perchè deve comportarsi così?!

Mi lascio cullare dal leggero venticello, chiudendo gli occhi. D'un tratto sento una presenza accanto accanto a me.

"Bel luogo per pensare." quella voce.

#Spazio autrici

Voilà, ecco un altro capitolo, l'ultimo pubblicato non ha superato i 5 preferiti, e ci siamo rimaste abbastanza male, speriamo che questo lo apprezziate.

Baci.

A&G

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