Two

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Arriviamo al locale con 20 minuti di ritardo ma ormai i nostri amici ci avevano fatto l'abitudine.
È un locale molto carino con una piccola pista da ballo e tutto in torno la parte dei tavolini e divanetti.
-Ciao ragazze! come state?- ci chiede Tom evidentemente felice.
-Tutto bene, grazie Tom! Tu come stai?-
-Oh molto bene grazie. Venite un attimo, vi presento qualche mio amico che non conoscete.-
Ci avviciniamo al tavolo e nel frattempo io e Amy salutiamo tre nostri amici, Mary, Ambra e Scott.
-Ragazzi, queste sono Amy e Amber, due mie care amiche.- ci presenta Tom.
Due ragazzi bellissimi si alzano e ci tendono la mano.
-Piacere, Matthew!- dice il primo ragazzo.
-Molto lieto, io sono Aaron.- dice l'altro baciandomi delicatamente il dorso della mano.
Aaron è così affascinante che, anche solo quel piccolo bacio sulla mano, mi suscita un calore insolito. È alto, moro con gli occhi scuri e profondi che avrebbero fatto sciogliere anche i ghiacciai dell'Antartide e delle labbra molto invitanti.
Mi volto in fretta in cerca di Amy che nel frattempo si era già presentata e seduta ad una sedia più in là.
-Wow sono veramente fighi quei due.- esordisco io sedendomi di fianco a lei.
-Lo so, cavolo quell'Aaron ti ha proprio in pugno eh.- risponde Amy con uno strano sorrisino.
-No no, per niente! Anche se me lo farei molto volentieri.-
Amy scoppia a ridere e mi trascina nella pista da ballo.
Ordinammo un drink a testa e ci scatenammo per un'ora circa. Quando sento una mano scivolare sul mio fianco. Mi giro ed è Aaron con un sorriso seducente in volto che mi si avvicina all'orecchio.
-Usciamo a fumarci una sigaretta?-
Io annuisco, anche se, in realtà, io non fumo.
-Allora, parlami un po' di te.- mi dice lui accendendosi una sigaretta. Wow, anche mentre fuma è una bomba.
-Ehm, che vuoi sapere esattamente?-
-Sei fidanzata?-
-Wow, poco diretto vedo.- rispondo ridendo. -Comunque, no non sono più fidanzata da qualche mese ormai.-
-Ah, molto bene perché vorrei baciarti ora.-
Rimango abbastanza allibita da quella frase e sento lo stesso calore di prima partire dalla punta dei piedi fino alla punta del capelli.
Si avvicina lentamente e io dentro di me volevo spostarlo, lo giuro, ma è così attraente, ma si, in fondo chi lo avrebbe più rivisto no?
Ci baciamo appassionatamente, forse anche un po' troppo per essere in pubblico. In questo momento però voglio solo le sue labbra sulle mie e le sue mani sul mio sedere.
Ballammo un po', ballava molto sensualmente e mi stava facendo eccitare come non mai. Probabilmente si stava accorgendo dell'effetto che aveva su di me e mi disse di seguirlo.
Usciamo dal locale e saliamo in macchina.
-Dove abiti?- mi chiede.
-A 10 minuti da qua, perché? Hai davvero intenzione di salire a casa mia?- gli chiedo, sperando che mi risponda di sì.
-Pensavo solo di portarti a casa, ma se vuoi che salga...- lo guardo con gli occhi socchiusi, vorrei dirgli di andarsene a casa sua, ma proprio mentre lo sto per dire mi mette una mano sulla coscia e piano, piano scende verso le mutandine. Non riesco a rispondere perché scende dalla macchina e mi viene ad aprire la portiera e in un attimo siamo in camera mia.

The age of 20Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora