Three

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Mi sveglio con il rumore stridente della sveglia e luce del sole puntata sul viso. Sono particolarmente stanca ma riesco comunque ad alzarmi dal letto alle 9.30 per andare a fare colazione con Amy nel nostro bar preferito. Dopo 3 minuti, un flash, mi torna in mente, la notte che avevo passato con il ragazzo più seducente mai visto e mi giro di scatto. Il letto è vuoto, non c'è nessuno. Mi alzo e vado in cucina per bere un bicchiere d'acqua e neanche li c'è nessuno. È successo davvero sta notte? Ho sognato? Insomma non c'è nessuno a casa. Torno in camera e sul comodino vedo un bigliettino. C'è scritto esattamente: "Notte stupenda, ci si vede! :)".
Bene, perciò è davvero successo, sono andata a letto con un ragazzo, oltretutto sconosciuto, che appena mi sono addormentata se l'è data a gambe.
Cercai di lasciarmi l'accaduto spalle e mi diressi verso la porta di casa per andare a chiamare Amy, avevo una fame assurda.
Non faccio neanche in tempo a bussare che apre la porta tutta contenta.
-Allora, donna! Com'è andata la tua notte di fuoco?- mi chiede.
-In realtà molto bene.- rispondo ridendo. -Ma sta mattina mi sono svegliata da sola.-
-Che pezzo di merda! Va be ma a letto com'è? Bravo?-
-Beh...- rispondo un po' in imbarazzo, -Sì ci sa fare, ma in generale, ci sa fare con le donne e anche a letto.- ammetto.
-Wow, io non ho ottenuto proprio niente invece da quel Matthew!- mi dice delusa.
Rido, -Ti rifarai non ti preoccupare, ora andiamo che ho davvero troppa fame.-

Entrammo al bar e ci sedemmo al tavolo, ordinai ben due brioches è un cappuccino gigante. Quando finì ero più che soddisfatta.
-Allora, sei pronta per l'inizio delle lezioni? Tra poco è ottobre non manca molto.- mi chiede Amy.
-Sì, sono pronta dai. Però lo sai, la voglia di ricominciare a studiare come una matta non è molta.- rispondo quasi sofferente.
-Hai ragione... quanto darei per essere già all'ultimo anno e andare a lavorare nell'azienda di Logan.-
Logan è il figlio maggiore di un amico del padre di Amy, ha 25 anni e Amy ne è follemente innamorata da anni. Lo guarda sempre con gli occhi a cuoricino e alcune volte mi racconta anche di qualche sogno un po' bagnato su di lui. Bisogna ammettere che è un bel ragazzo, alto, moro con gli occhi chiari.
-Immagino, se entri in quell'azienda non esci più e penso che ti perderei per sempre.- rispondo ridendo, contagiando anche lei.
-Ragazze, posso portare via?- ci chiede la cameriera riferendosi alle tazze ormai vuote.
-Certo, grazie mille.-
Pagammo alla cassa e uscimmo a fare un giro in centro. Passiamo davanti ad una vetrina dove dentro c'era un abitino davvero stupendo, così tanto che non riesco a fare a meno di entrare e comprarlo.
Passiamo la giornata a girare e mangiammo al Mc Donald's giusto per rimanere in linea.
Torniamo alle 16.30 ed io entro a casa con Amy dove ci buttiamo sul divano pronte per una maratona di tutti gli High School Musical esistenti e per bacinelle piene di pop corn.
Tornai a casa che erano le 20.00, oramai e avevo mangiato così tanti pop corn che mi era passata la fame. Mi stendo sul letto e accendo la TV e poco dopo, forse per la stanchezza, mi addormento come un sasso.

Passò una settimana, stetti solo con Amy, Tom e Mary per giornate intere.
È sabato 3 ottobre e tra due giorni sarebbero iniziati i corsi. Organizzammo una festa a sorpresa per Mary, che avrebbe compiuto 22 anni il giorno dopo, nel suo locale preferito.
Mi vestì ed andai a chiamare Amy per andare alla festa, uscì di casa poco dopo e corremmo perché, ancora una volta, eravamo in ritardo.
Arriviamo al locale giusto in tempo perché 5 minuti dopo arriva anche Mary che rimane davvero sorpresa dalla bella festa che le abbiamo organizzato. Balliamo fino alle 3.30 del mattino, siamo stravolte e a Tom viene un'idea fantastica, andare al Mc Drive. Usciamo dal locale alle 3.40 per dirigerci al nostro paradiso, pronti per vagonate di panini, patatine e coca cola.
Arrivo, finalmente, a casa alle 4.00, mi strucco e mi lancio sul letto in cui cado in un sonno profondo.
Il giorno dopo mi svegliai alle 15.00 con una fame allucinante e una stanchezza addosso. Passai tutta la giornata nel letto un po' al telefono e un po' al computer. Fino a che mi addormentai di nuovo verso le 21.30.

The age of 20Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora