Capitolo 3

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Ognuno dipinge il quadro della propria vita 
con i colori delle proprie scelte



Era un ventoso venerdì sera e mancavano solamente tre giorni all'inizio della scuola,Louis era impaziente ma anche agitato.

Niall intanto aveva fatto conoscere Liam,suo miglior amico,a Louis e si erano trovati subito in sintonia.
Ma i pensieri del liscio erano occupati per la maggior parte del tempo da quei due occhi verdi.
Non gli aveva chiesto neanche il nome.Non sapeva un accidente di lui.
Sapeva solo che era un gran pezzo di ragazzo.

Louis incolpava se stesso per non averglielo chiesto e dentro di se sapeva che non lo avrebbe mai più visto.

Suo cugino decise di andare fuori a divertirsi e così sotto consiglio di Liam,invitarono anche Louis.
'Magari così si scioglierà un po'' pensava Niall.
Il biondino era costantemente preoccupato per il cugino.
Voleva che si svagasse di più e che avesse degli amici.
A Doncaster stava sempre da solo,se non con lui.E questo lo faceva sentire impotente.Insomma diciamocelo no?
Niall adorava Lou e non capiva perchè lui non volesse tra i piedi ragazze,o in questo caso ragazzi,che gli girassero intorno.E non erano pochi quelli che ci provavano con lui.Ma ahimè con la sua timidezza da cucciolo indifeso non andava da nessuna parte e molte volte i bulli se ne approfittavano di questo lato dolce del piccolo Louis.

Era un ragazzino piccolo ed ingenuo.Ma a lui stava bene così.
Non ha mai fatto niente per fermare tutti quei soprusi.
Non capiva cosa avesse fatto.Lui se ne stava per i fatti suoi e non dava fastidio a nessuno,perchè la gente con ricambiava così?

''Louis,Liam è arrivato vai ad aprire la porta principale che devo trovare i miei boxer con sopra Garfield'' urlava dalla sua stanza quel matto dai capelli biondi tinti.

Louis si limitò a sbuffare e corse al portone,accogliendo il suo nuovo amico,nonchè unico.
''Ciao Liam,entra'' si fece spazio per farlo passare.

''Ciao piccolo,come stai?'' Louis arrossì a quel nomignolo.
''Tutto apposto sono solo agitato per la scuola,ma niente di grave'' rispose torturandosi le mani.Tipico gesto di nervosismo o imbarazzo.

''Tranquillo,ci sono io con te,nessuno può darti fastidio o se la vedrà con me'' disse mentre dava un piccolo spintone per giocare e risero divertiti.

''Be' grazie Lee'' e lo abbracciò.

A Louis piacevano tantissimo gli abbracci.Suo padre ogni giorno,prima di andare a dormire lo abbracciava e delle volte gli leggeva una storia.

''Eccomi ragazzuoli,siete pronti per divertirvi?'' urlò Niall allungando quella 'i' facendo ridere i due ragazzi e facendoli annuire.

Andarono tutti e tre con la macchina del biondo.
Louis guardava fuori il finestrino e pensava ancora a quel ragazzo.
Non si stava cagando per niente i suoi due amici e loro se ne accorsero.

''Lou,tutto bene?'' domandò Niall,più serio del solito.

''Ehm?Si si'' lo liquidò abbastanza in fretta ''Quanto manca?'' 

''Siamo arrivati'' ed infatti spense la macchina e scesero tutti.

Il locale dinanzi a loro era il tipo pub inglese dove ci si ritrovava la sera.Un posto tranquillo e non tanto affollato.

Un'altra problematica di Louis infatti è la claustrofobia,ovvero il timore ossessivo di ritrovarsi in luoghi o spazi perennemente chiusi.
Un paio di volte aveva avuto degli attacchi di panico e sua madre lo calmava cantandogli una vecchia canzone,la sua preferita ovvero Isn't She Lovely di Stevie Wonder.

I tre ragazzi entrarono nel locale e si fiondano nel lato bar.
Ordinarono un Cosmopolitan e un Sex on The Beach mentre Louis,inesperto,chiese della Red Bull.

''No no Lou,te lo proibisco'' disse Niall.

''Perchè?Non mica alcolica la Red Bull..''

''Appunto.Ti devi divertire,hai il mio permesso.'' Esclamò il biondo adocchiando una ragazza e lasciando il piccolo liscio da solo a scegliere un drink,alcolico.

Louis non sapeva neanche di che sapore facesse la birra.Era praticamente un bambino.
Non aveva mai sperimentato nulla.Zero.
Non aveva mai baciato.
Non si era mai masturbato.
Non aveva mai fatto sesso.
Non aveva mai preso un voto più basso di sette a scuola.
Non aveva mai bevuto qualcosa contenente dell'alcool.

Dannazione era un vero e proprio sfigato.


''Ragazzino,non sai che drink prendere?'' Louis alzò immediatamente lo sguardo e lo rivide.
Quel ragazzo dal nome sconosciuto che gli aveva incasinato la vita per gli ultimi quattro giorni stava di fronte a lui.
E lui stava facendo la figura del pesce lesso.Come sempre d'altronde.

''Ehm si..cioè no..f-forse'' balbettò il piccolo facendo sorridere il riccio.

''Ehi scusa --richiamò l'attenzione del barista-- due Gimlet'' e si rigirò verso Louis.

Il ragazzo da gli occhi azzurri era completamente immobile ed imbarazzo,per non parlare della sua temperatura corporea!Dannazione sembrava essere un lontano parente di un pomodoro.

''C-come ti chiami?'' riuscì a chiedere Louis,sorprendendo il riccio.

''Harry''

''Solo Harry?''

''Harry Styles e tu?'' chiese curioso quest'ultimo.

''Louis''

''Solo Louis?'' chiese strafottente

''Louis William Tomlinson,ma non mi piace William quindi puoi chiamarmi solo Louis o Lou..o puoi non chiamarmi..cioè se devi lo preferirei per-'' la roca risata di Harry fece bloccare ed arrossire Lou.

Harry pensava che fosse proprio dolce e carino.
A dirla tutta desiderava farlo suo,ma allo stesso tempo pensava che non gli avrebbe mai potuto far male,insomma assomigliava ad un tenero gattino.Chi mai farebbe male ad un gattino?

''Allora Lou,che ci fai qui tutto solo,lo sai che è pericoloso per i ragazzini come te?'' Disse un po' adirato.Al solo pensiero di vedere Louis in pericolo gli fece ribollire il sangue.Non aveva fatto nient'altro che pensare a quel ragazzino in quei giorni.Diamine,stava impazzendo.
Louis in risposta si ritrovò ad arrossire ed abbassare il capo per ripararsi dall'imbarazzo.

''In realtà sono venuto qui con mio cugino e il suo amico'' fece spallucce,scacciando il rossore che occupava il suo viso.

Il cameriere intanto portò loro i drink e Louis si precipitò ad annusare il contenuto,ma non sentì niente e si limitò ad assaporarne un sorso.
Un espressione di disgusto si impadronì del volto del piccolo ragazzo dai gli occhi azzurri ed Harry non potè fare a meno di ridere.

Così Louis fece cenno ad Edward di prendere anche il suo di cocktail ma lui si rifiutò.

''Dimostrami che riesci a non fare il ragazzino per una volta William'' disse con voce roca e Louis sembrò combattuto.

Da un lato non voleva sembrare il solito frignone,dall'altro era davvero disgustato nel bere quel coso.

Indeciso sul da fare riprese la bibita,si tappò il naso con le mani e se lo scolò tutto d'un fiato.

Okay Harry non se lo aspettava nemmeno nei suoi sogni più selvaggi.

Louis però dopo che ingurgitò quel drink al gusto di succo di lime e gim gli sembrò stare in un'altro mondo.

L'alcool lo fece sciogliere ed Harry non seppe se fosse un bene o un male.

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Buonpollo!

Amo scrivere questa storia ciao

All the Love.

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