Capitolo 12

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Valery's pov
Un altro giorno di scuola è iniziato.

In questo momento sono in cortile con Sharon e Jessica, stiamo aspettando Natsumi.

Sharon mi dà una gomitata per indicarmela, e quando finalmente la scorgo, vedo che sta parlando con Taky.

Lei dopo averci viste, saluta Taky con un bacio e viene verso di noi.

Ci salutiamo e poi tutte e quattro iniziamo a parlare del più e del meno

«Nat neanche ti immagini cos'è successo ieri!» dice Jessica 

«Cosa?» risponde lei

«Ricordi che ieri dovevamo uscire con quei ragazzi?» 

«Si mi ricordo» dice Nat 

«In pratica Alexander, Victor e Simon ci hanno stalkerato tutto il tempo, dovevi vederli era tutto così comico!» dice ridendo

Contagiate dalla sua risata, ridiamo anche noi.

«Non ci posso credere!» escalma Nat

«Di cosa parlate?» dice Victor dopo averci raggiunte con gli altri ragazzi

«Abbiamo raccontato a Nat l'uscita di ieri con quei bellissimi ragazzi» dice Sharon

«Spero che stai scherzando» dice Alexander

«No per niente» risponde lei

«Stavamo parlando anche di voi stalker» dice Jessica facendoci ridere nuovamente

«Non siamo stalker» dice Simon

«Certo come no» mormoro io

Dopo aver chiacchierato per un altro po' andiamo a lezione per non fare tardi.

***
Quando io, Sharon, Jessica e Natsumi ci ritroviamo in mezzo al corridoio per andare verso i nostri armadietti,  continuiamo il discorso che stavamo facendo precedentemente.

«Poi ieri cosa avete fatto tu e Taky?» dice Jessica rivolta a Natsumi

«Vero non ce l'hai detto» continuiamo io e Sharon

«Non è successo quello che pensate voi, siamo fidanzati da poco!» si allarma notando la nostra malizia

«Dobbiamo crederci?» dice Sharon

«Si dico la verità!» ribatte Natsumi

Continuiamo a scherzare e a chiacchierare e fortunatamente il resto delle lezioni passano molto velocemente.

***
Sono con Simon che come ogni giorno, ha insistito per accompagnarmi a casa.

«Con quanti sei andata a letto?» chiede tutto ad un tratto facendomi sobbalzare

«Come ti permetti di chiedermi queste cose?» gli rivolgo un'occhiataccia

«Con metà dei ragazzi di Los Angeles? Non te li ricordi nemmeno per quanti ne sono o non hai le palle per dirlo?» mi sfida Simon

«Si che ho le palle! Dimmi cosa devo fare per dimostrartelo» lo sfido anch'io con lo sguardo

«Bene, allora facciamo una scommessa, chi arriva prima lì» indica un punto indefinito «vince e chi perde dovrà essere obbligato a fare qualcosa che l'altro gli dirà»

«Ci sto» gli porgo la mano in segno di accordo

«Ti farò mangiare la polvere» dice Simon ricambiando la stretta di mano

«Contaci»

«Al mio via, 1...2...3...Via!»

Inizio a correre il più velocemente possibile ma con scarsi risultati dato che alla fine vince Simon.

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