Un Re e la Luna

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Vince, impaurisce con impeto
Sui capi degli uomini
Con Atena consigliera
La notte.

Vinto, impaurito dal suo impeto
Su intimoriti animi
Con Apollo piangente
Il giorno.

Oh perché mai tu giovane
Vecchia brilli
Nell'infinito oscuro?
Sembri perfetta, sei imperfetta.

Eppur nella tua apparenza
Lasci speranza, ascolti
Dolori, lasci
Amare da secoli.

Alla notte, oh tu regnante,
Fa sognare quegli intimoriti
Da Voi, Donne d'Olimpo,
Fa sognare il satiro terrestre.

Ma io che male t'ho fatto?
Perché devi attaccare
Costantemente, com'onda
Frangente sullo scoglio, mio cuore?

Perché devi sempre
Lasciar piovere nell'immenso
Luogo senza coordinate
Delle sudate lenzuola, mio cuore?

Voglio arrendermi, non devo.
Posso resistere, inabile.
Cosa sono io dinnanzi a Te?
Un Re all'angolo della buia strada

Della sua vita.

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