Re Volver

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Polvere e sangue.Non era questa la tua idea di terra promessa, Doireann. Da bambini rincorrevamo le stelle cadenti lungo le vallate di Wicklow per cercare di catturarle, fino a quando le gambe cedevano ed, esausti, ci fermavamo per riprender fiato. Rammenti l'odore del rododendro selvatico? Quanto mi manca quel profumo buono che si attaccava alla tua pelle e al tuo sudore così bene. E le mie canzoni per te, sulle rive del lago Upper?Sorridevi. Dio che darei per rivederlo anche una sola volta quel sorriso! Ricordi quando tornavo dalla caccia e tu lavavi via il sangue della selvaggina dai miei vestiti? Che ne è stato di quei tempi, Doireann? Persi tra le sabbie di questo west così maledettamente lontano dal nostro est. Cos'è che non avevamo nella nostra Irlanda? Ma i tuoi occhi brillavano ogni volta che parlavi dell'America. I tuoi occhi , in quei momenti, erano le stelle che non riuscivamo mai a prendere. T'avrei seguita dovunque. E così ho fatto. A sapere che l'unica promessa che avrebbe mantenuto questa terra selvaggia sarebbe stata una promessa di morte... Quanto hai sofferto, amore mio, quando quei bastardi ti hanno colta da sola nella nostra casa? Violata e uccisa.Perché non ero lì con te? Dopo la tua dipartita ho venduto tutto quel che mi era rimasto, Doireann. Ho comprato una pistola e tanti colpi che non ho saputo contare e sono partito per la mia ultima caccia.Li ho trovati a uno a uno . Mi hanno chiesto pietà, misericordia, perdono.Tutte cose delle quali le mie tasche erano vuote da tempo.Addosso ai miei vesti ho l'odore del loro sangue che mi ricorda perché vivo ancora.Per ucciderli tutti.Ora ne è rimasto solo uno: il Pazzo.Il Pazzo è un pistolero letale. È velocissimo nell'estrarre l'arma e riesce sempre a centrare il cuore. Così mi hanno riferito i suoi scagnozzi prima di esalare l'ultimo respiro."Morirai." Dissero urlando. "Lo so." Risposi loro.Oggi sono qui di fronte a lui.La persone radunate ai lati della strada per assistere al duello sembrano fantocci senza vita. Sotto questo sole ardente regna un gelido silenzio. Neanche il vento parla. Stiamo aspettando che la campana della chiesa emetta il primo rintocco.Passano minuti o forse ore. Passa una vita che non esiste più davanti ai miei occhi.Infine suona.Un colpo solo esplode. Non ho neanche estratto l'arma dalla fondina. Un dolore lancinante mi fa cadere in ginocchio. Sul mio petto sboccia un fiore rosso dal pistillo nero. Porto la mano lì come per estirparlo ma le sue radici avviluppano il mio braccio; la vita mi sta abbandonando. Il Pazzo ride e in tono di scherno, ghignando, si avvicina lentamente a me. Avanza trionfale ma quello che non sa è che io non ho voluto estrarre la pistola. Sapevo che non lo avrei mai potuto battere in velocità per questo ho compiuto solo un impercettibile passo laterale. Perché la pallottola colpisse me ma non il mio cuore. Per avere ancora qualche minuto, per dare a lui l'illusione di aver vinto. Quando vedo la sua lunga ombra raggiungere il mio capo chino estraggo.Sparo.Lo prendo in pieno tra gli occhi.Non ha neanche il tempo di rendersi conto che è morto prima di cadere all'indietro... peccato.Ed è polvere e sangue ancora.È polvere e sangue per l'ultima volta.Gli occhi si stanno chiudendo quand'ecco che lo sento: odore di rododendro selvatico.Doireann, ti ho sempre seguita, stavolta ti chiedo di seguire me.Doireann, ritorniamo insieme nella nostra terra per correre felici, come quando eravamo bambini. Come quando credevamo di poter catturare le stelle.

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