Scott stava rigirando la sua forchetta argentata nel piatto vuoto davanti a sé.
Il suo sguardo si perdeva nel nulla.
Avrebbe dovuto sentirsi felice: un anno esatto con Lara, la sua nuova compagna che in dodici mesi era riuscita a rattoppare non poche ferite del suo cuore. Quella sera la coppia stava festeggiando l'avvenimento in uno dei ristoranti più belli della città. La cena che Scott aveva promesso più e più volte alla sua ex moglie ma che non era mai riuscito a regalarle, non aveva fatto in tempo. Un cancro se l'era portata via prima.
"Promettimi che non ci andrai mai con nessun'altra." Glielo aveva chiesto in punto di morte. Perché una richiesta simile in un momento del genere? Se lo era sempre domandato.
"Amore mio, ma che dici?"
"Io ho visto, io ho vistooo!" Urlò lei, mentre gli spasmi del dolore la laceravano. Delirava.
"Per il tuo bene, ti prego, ti prego, ti prego, io ho visto..." disse tra le lacrime.Lui le prese la mano e la rassicurò:
"Non preoccuparti, quel posto non è stato nostro, non sarà di nessun'altra... te lo prometto."
Promessa infranta.
Subito dopo la mano di lei gli scivolò via, come la vita dal suo corpo: arresto cardiaco.
Era rimasto solo, solo con una figlia di 6 anni da crescere: Michelle.
Michelle da quel giorno non aveva più parlato. Ogni seduta, anche con psicologi di notevole calibro, non aveva sortito alcun risultato.
Conobbe Lara al funerale di sua moglie, ci si attaccò come un naufrago ad un salvagente.La sorte non è mai ironica, il più delle volte ci schernisce e gode nel farlo.
Il giorno del loro anniversario corrispondeva esattamente con quello della sua ex moglie.
3 luglio.
I suoi pensieri si perdevano nel chiacchiericcio della gente intorno.
Era questo che lo stava turbando?
No.
"AH-ehm!" Fece Lara fingendo un colpetto di tosse per richiamare l'attenzione a sé. "Non ti sembra di essere troppo logorroico stasera?" Disse ironicamente per sdrammatizzare quel pesante silenzio creatosi.
"Scusami..." Rispose lui in tono di voce sommessa, senza riuscire ad alzare gli occhi dal piatto e continuando a giocare con la forchetta.
"Oddio Scott! Si può sapere che hai?" E gli alzò il mento, costringendolo ad incrociare il suo sguardo.
"Niente, Michelle..." le rispose.
"Caro, l'abbiamo messa a letto prima di venire qui. Non devi preoccuparti per lei." Disse accarezzandolo dolcemente. "Poi oramai ha sette anni, e sapeva che saremmo venuti qui. Sa come comportarsi, non preoccuparti."
"Mi sarei sentito più sicuro se con lei ci fosse stata la nostra vicina questa sera." Le prese la mano, interrompendo bruscamente la sua carezza affettuosa.
Lara la ritirò e incrociò le braccia. L'anello di diamanti che lui le aveva regalato tempo addietro le scivolò dalle dita.
"Tieni." Disse lui rimettendoglielo.
"Senti..." sollevò per aria le mani . "...ti ho già detto diverse volte che a me quella nuova vicina non piace. E non mi va che Michelle passi tutto quel tempo con lei."
"Ma..." stava per controbattere quando Lara lo interruppe.
"Non ti sei accorto che da due settimane che la sta frequentando, Michelle è peggiorata?"