c a p i t o l o v e n t i d u e

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Finn
La lettera mi aveva spiazzato. Come puoi dare in affido un bambino e dire che sicuramente odierà la sua futura madre e tornerà tra le tue braccia al suo diciottesimo compleanno. Bah. Certa gente. Millie non sembrava arrabbiata con i suoi genitori adottivi bensì con sua madre biologica. Terry Ives...dove avevo già sentito quel nome...

Terry Ives

Terry Ives

Ma certo! Il giornale della California. Si chiamava The Californian sun.
Mio padre lo prendeva sempre, avevo sentito di una donna che abitava a San Diego che era diventata la donna californiana più famosa di tutti i tempi. Terry era il suo nome. Terry come la vera madre di Millie. Millie il mio amore, il mio amore grande che avrei accompagnato verso San Diego.

Eravamo seduti sul divano quando mi venne in mente quell'articolo. Lo cercai, invece di cercare i biglietti più economici.
Dopo ore e ore di ricerca, quasi due ore, lo trovai. Millie aveva ordinato la cena, ma io non mi ero fermato. Non capivo come mai l'avesse abbandonata. Risultava che già nel 2000 era ricca sfondata e aveva già due figli. Mike e Alex. Millie era la terza su cinque figli in totale, anche se quella famiglia ne possedeva solo quattro.
Dissi tutto a Millie, era sempre più scioccata ed arrabbiata.
-Quindi fammi capire...nel 2000 era già ricca sfondata, aveva già due figli, io sono nata nel 2001 quindi...i soldi per mantenermi li avrebbe avuti. Ma mi ha dato in adozione, a sua sorella. Perché lei era un alcolista. Ma non ha senso. Perché non mi ha mai più ricontattata. Anzi no, meglio così, non la voglio più vedere, anzi la voglio vedere per dirle quanto lei faccia schifo, ma anche per ringraziarmi di non avermi tenuto lì con lei, perché altrimenti non avrei avuto una famiglia così bella e degli amici fantastici e...non ti avrei mai conosciuto.- dopo questa frase si sedette sulle mie ginocchia, spostando il computer.
-Che quella donna sia lodata- dissi io ghignando.
Lei rise per poi stamparmi un bacio.
Di colpo entrarono i suoi genitori. Millie si alzò di scatto, sua madre aprì le braccia per abbracciarla forte e Millie ci si fiondò manco non li vedesse da tre anni. Stessa cosa per il padre. Dopo il lato affettuoso disse loro di sedersi, con fare preoccupato. I due si sedettero titubanti.
-Amore ci devi dire qualcosa?- disse la madre.

Millie
A quelle parole i miei occhi si inumidirono
-Grazie....grazie per tutto. Per avermi accompagnato in momenti brutti e belli. Se mi dovessero chiedere una persona che stimo direi voi due....però, tuttavia....mi sorge una domanda. Perché non me lo avete mai detto?- dissi mostrandogli i documenti. Mia madre fece una faccia apprensiva e davvero calma.
-Vedi amore...avremmo dovuto dirtelo ai tuoi diciotto anni. E mancava ancora un anno....ma se devo essere sincera, ti prego. Non andare da lei. Io ti voglio bene, per me sei una figlia biologica come Ava o Paige o Charlie. Sei una parte di me anche se non abbiamo lo stesso sangue.- disse mia madre prendendomi le mani saldamente.
-Mamma, io non potrei mai sostituirti, sostituirvi, con loro. Loro non sono i miei veri genitori. Lo siete voi due....ed è per questo che andrò a San Diego. Voglio sbattergli in faccia con che persone meravigliose mi ha ''gettato''. Voglio che sappia che ho una vita migliore della sua.-
Mia madre sorrise dolcemente.
-Io ti lascerei andare ma....come facciamo. Nessuno di noi può prendersi un giorno di ferie. E da sola non ti ci lascio andare-
-Non andrò da sola- dissi prendendo la mano di Finn.
-Ci sarò io con lei, signora Brown-

Spazio Autrice
I'm backkkkkkkkkkk

Ci sono e eeee
Comunque aggiornerò anche you're my little diamond molto presto, ma ho gli esamiiii eeeeee non ho un sacco di time.

AnyGAY
Ora vi saluto b

Baziiii

-Emy

Should I Stay or Should I GoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora