Sky full of stars

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Le luci diventarono soffuse,l'acqua riflessa sul bianco marmo fù intensa e luminosa,le candele rilasciavano soavi profumi e misteriosi luccichii,la musica si ovattò all'interno delle sue piccole orecchie fredde e rossicce.

Era tutto più opaco,ombre,sagome,esseri umani.

Si,loro,il centro del pianeta,coloro che dominano il sistema,coloro che inconsapevolmente si evolvono sempre più.

Evoluzione.

Ció che è evoluto,continua il suo processo,all'infinito.

Infinito,paura,timore,curiosità.

Sensazione e sentimenti sovrapposti,con le loro antitesi ed i loro pro.

Come anche lo è la vita.

Vita è emozione.

Emozione,positiva o negativa,nessuno può saperlo.

Eppure qualcosa la vita deve donarci,è inevitabile.

Occorre pazienza,solo in futuro,giunta la nostra ora lo scopriremo. Ma Heisel,la ragazza seduta al fianco del bordo di quella enorme piscina,quella sera voleva giungere ad una conclusione,forse una convinzione.

Manco lei sapeva il perché,ma era come un tassello del suo puzzle di vita che necessitava insistentemente.

Non riusciva a smettere di pensarci,sapete quei pensieri fissi,che più cercate di dimenticare,più si impadroniscono della vostra mente,torcendola in un'enigma irrisolvibile?

Ecco,è esattamente quello che provava Heisel quella sera,fissando le centinaia di persone che le passavano avanti;le parole a lei rivolte erano come cacciate via dal castello di vetro che in quel momento la rinchiudeva.

Il suo unico pensiero era 'quando sarò consapevole di ciò che la vita mi avrà dato?'

Nulla. Una domanda senza risposta.

Una domanda senza fine. Anonima.

Come il sogno da lei vissuto durante la notte della scorsa primavera: una porta trasparente,forse in vetro, e due sagome buie,due volatili forse.

Heisel al suo risveglio non aveva la più pallida idea di cosa potesse significare,tanto meno cosa potessero essere quei due esseri scuri,al fronte di una semplice porta,nel vuoto.

La ragazza ripensó al sogno,a quella notte,all'esatto momento in cui si risveglió confusa ed in un certo senso timorosa di ciò che fosse quel sogno.

Cosa poteva essere stato a significare?

Non sapeva neanche se quello potesse essere un buon o un cattivo segno,anche se non molto fedele alle superstizioni e credenze di vario tipo.

Heisel sapeva solo che viveva in un mondo che solo lei conosceva,un mondo suo,da nessuno mai scoperto ed esplorato.

Lei non stava bene così,aveva un infinito bisogno di un qualcuno,una persona che possa viaggiare al suo interno,una persona che magari riesca a condividere il suo mondo e aiutarla a renderlo migliore.

Il mondo interno di Heisel è così pieno da essere vuoto;si,vuoto.

Come i suoi occhi,un colore impercettibile,che nella sua indifferenza,trasmetteva solo e soltanto malinconia,impeto e difficoltà,tanta difficoltà.

Difficoltà? Si,difficoltà nel superare i demoni del suo passato.

Quelli che fino a poco tempo prima l'hanno devastata emotivamente,senza lasciare alcuna traccia,all'infuori del suo mondo interno.

Heisel all'apparenza,era una delle tante ragazze ad una delle tante feste estive,in una delle tante città balneari sulla costa Californiana.

In realtà,Heisel è un inetto.

Presente nella realtà e nello spazio,ma in un tempo sbagliato.

O forse,è un punto di vista: infondo è facile sentirsi diversi o estraniati emotivamente dagli altri,è normale in quel periodo di vita.

Ma quando finirà,o meglio:finirà?

Uno dei tanti enigmi irrisolti nell'inconscio di Heisel.

Middle summer nightDove le storie prendono vita. Scoprilo ora