Quella notte sia Seulgi sia Juhyun dormirono strette, forse per il freddo, o forse per paura.
Juhyun stringeva Seulgi a se come una bambina.
Si era addormenta dopo di lei, così prese tempo per osservarla.
Le piaceva ogni giorno di più.
Ogni volta che le stava accanto il suo cuore iniziava a battere senza fermarsi.
Pensò anche a quello che era successo davanti a casa di Seulgi.
Forse anche la minore era innamorata di lei.
Forse era solo il momento.
Forse non si doveva fare problemi e vivere la cosa con serenità.
Socchiuse gli occhi e si addormentò sentendo la presenza della persona a cui più teneva accanto a lei.Quando Seulgi si svegliò notò di essere da sola, probabilmente Juhyun era scesa per preparare qualcosa.
Così la minore, andò in bagno per sistemarsi un pochino.
Si sciacquò la faccia, e mentre era china per raccogliere dell'acqua, la voce di Juhyun la fece saltare in aria.
«Ho preparato i cupcakes, stanno di sotto» sorrise la maggiore poggiando le mani sui fianchi di Seulgi.
«Grazie» disse la minore balbettando e rabbrividendo sentendo il tocco delicato e piacevole dell'amica.
«Andiamo in giro dopo?» le chiese Juhyun sorridendo.
«Certo» Seulgi si tamponò la faccia con l'asciugamano «decido io dove andare» disse andando via.Quando finì di mangiare si andò a preparare.
Juhyun ogni tanto si affacciava alla porta per vedere cosa stesse facendo Seulgi.
Sorrideva ogni volta vedendo il suo sguardo stufo.
«La finisci di guardarmi?» si lamentò Seulgi posando il pennello che aveva usato per dare un colore roseo alle sue guance.
«Scusa, ma sai che il corpo umano è attratto da ciò che è bello» Juhyun sorrise e se ne andò.
Seulgi arrossì, e forse non serviva più il trucco per darle quell'effetto.Decisero di andare in un bar per fare una seconda colazione.
Nel tragitto entrambe le ragazze non aprirono bocca.
Ma non era un problema.
Le loro mani si scontravano a volte, ed entrambe a quel tocco sorridevano.
Juhyun non avrebbe mai tirato fuori l'argomento "bacio" anche perché non lo era.
Tanto meno Seulgi avrebbe aperto bocca.
Stavano bene così.Arrivarono davanti un bar, che trovarono deserto.
Forse erano le uniche pazze ad uscire con la neve alta due metri e per di più alle nove del mattino.
Ma che dire, entrambe erano giornaliere.Si sedettero in un angolo, aspettando i loro ordini.
«Che farai con tua madre?» chiese Juhyun, fissando il viso di porcellana della sua compagna.
«Penso che ci proverò a parlare, magari dandole ragione, così almeno ho una casa assicurata, poi appena trovo i soldi mi trasferirò da un altra parte» rispose Seulgi, semplicemente arrossendo sotto lo sguardo dell'altra.
«E se ti darà qualche regola strana?» lo sguardo di Juhyun diventò tutto d'un tratto preoccupato, e la tranquillità svanì in un attimo.
Magari la mamma le avrebbe proibito di vedersi.
Magari le avrebbe addirittura fatto cambiare scuola.
A Juhyun poco importava, avrebbe fatto di tutto per vedere la sua amica, per godere della sua presenza, per godere semplicemente di lei.
«Non penso, poi c'è sempre mio padre, che è quello con un tantino di cervello in più, anche se alcune volte dice cose veramente stupide» Seulgi chinò la testa parlando del padre, azione che incuriosì molto Juhyun.
«Cosa dice?» le domandò l'amica.
«Beh dice cose omofobe, e mi fa stare male» Seulgi si stava confidando con Juhyun.
Ogni volta che accadeva, succedeva qualcosa in conseguenza.
«E perché ti fa stare così tanto male?» Juhyun continuò a fare domande, non le era mai capitato di affrontare un discorso del genere con Seulgi, voleva saperne di più.
«Perchè, ecco, perché penso alle persone che combattono per avere dei diritti, perché questa società del cazzo li tratta come mostri, e poi ci sono persone come lui che li butta giù, e butta giù anche me in un certo senso» Seulgi si sentì leggermente nervosa ad aver detto quella cosa così importante alla sua amica.
Si maledì per non tenere mai la bocca chiusa.
Continuava a stringere fra le mani l'orlo delle maniche del suo maglione, fancendo scontrare le dita fine e screpola dal freddo.
«Capisco» si limitò a dire Juhyun.I loro ordini arrivarono.
Non dissero molte parole dopo il discorso fatto.
Si limitarono a bere in fretta le loro cioccolate calde per uscire e andare da un altra parte.Dopo aver fatto una passeggiata si fermarono alla fermata dell'autobus.
Accanto a loro erano sedute due ragazze, probabilmente della loro età.
Una di loro era bassa mentre l'altra era molto più alta.
«Sooyoung, io te lo avevo detto che i miei non lo avrebbero accettato» disse la più bassa fra le due.
Seulgi notò che la voce di quella ragazza era tremante, come se stesse sul punto di scoppiare a piangere.
«Yerim, guardami negli occhi» disse quella più alta prendendo il volto dell'altra fra le mani «non ti devi preoccupare di loro, sono stupidi, poi, puoi sempre stare a casa mia, sai che a mia madre non dispiace» finì la frase abbracciando la più bassa, che alzò lo sguardo per lasciare un dolce bacio sulle labbra della sua amica.
Seulgi guardò le ragazze, forse perchè rivedeva in esse lei e Juhyun.
Quanto alla maggiore, beh, anche lei non poté fare a meno di guardare quella scena.
Sorrise istintivamente per poi girarsi verso Seulgi.
Si sorprese che anche lei stesse guardando le due ragazze affianco a loro, ma non tanto perché le stava guardando, ma per come le stava guardando.
Era concentrata, come se stesse pensando a qualcosa.
Abbassò la testa e Juhyun riuscì ad intravedere un sorriso.
La maggiore posò un braccio intorno alle spalle di Seulgi e con la mano libera le alzò il mento.
«Che hai?» domandò Juhyun.
«Niente» rise nervosamente Seulgi.
C'era un certo imbarazzo fra le ragazze, sapevano entrambe per cosa, ma non volevano tirare fuori l'argomento, per paura,o per vergogna.
Salirono sul bus, incredibilmente vuoto.
Per tutto il viaggio ci fu un silenzio straziante, e veramente strano, dato che erano rari i momenti dove non trovavano un argomento su cui discutere.
Anche a casa, il silenzio regnava, mettendo a disagio le ragazze.
«Va bene ora basta, dobbiamo parlare» disse Juhyun stufa di quella imbarazzante situazione «sappiamo entrambe ciò che è successo ieri sera, e se è successo ci sarà un motivo» la maggiore prese in mano le redini, e decise di tagliare la testa al toro, anche lei non voleva parlarne, provava un certo disagio a parlarne.
«Juhyun, so quel che è successo, il cuore ha avuto la meglio, mi dispiace se non provi i stessi sentimenti, scusa se ti ho messo in una posizione scomoda, giuro che» Seulgi venne fermato da Juhyun, che ridacchiando posò un dito sulle labbra della minore.
«Seulgi, provo le stesse cose per te, è da quando ti conosco che il mio cuore è totalmente perso per te»
Seulgi sentendo quelle parole sorrise arrossendo.
La maggiore posò la sua mano dolcemente sopra una guancia della minore, e lentamente iniziò a fare dei cerchi con il pollice.
Portò il viso di Seulgi sempre più vicino al suo, fino a che, le sue sottili labbra incontrarono quelle soffici della sua migliore amica.
Fu un bacio lungo e casto, entrambe le ragazze sorridevano, i loro cuori battevano all'unisono e i loro corpi si cercavano, vogliosi di un contatto desiderato da innumerevole tempo.
«Seulgi mi rendi completa» sussurrò Juhyun sulle labbra della sua musa1233 parole🪐
ne è passato di tempo, mi scuso con i pochissimi che leggono questa schifezza.