6. Primo giorno di mare.

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25/06

-Lolo, sei pronta?- Urlò mia madre dal piano di sotto.
-Sì.- Urlai per far sì che mi sentisse.
Presi le ultime cose e scesi di sotto.

Oggi saremmo andati al mare, tutti e quattro, come una famiglia normale, o forse. Avevo preso il mio costume intero nero, aperto su tutta la schiena e ai bordi della pancia, era il mio preferito. Non vedevo il mare da ormai sette anni, dalla morte di mio padre. Infatti, quando arrivammo, mi sembrò di vedere qualcosa di mai visto prima, qualcosa di spettacolare.

Io e Camila ci buttammo in acqua, appena arrivate, senza esitare un secondo.

Io passavo ore al sole, mia madre e Paul in acqua, io volevo abbronzarmi molto, Camila quel giorno si limitava a fissare in modo strano il mio corpo, me ne accorgevo ma lei non se ne rendeva conto perché i miei occhiali scuri mi coprivano.
-Cosa succede?- le chiesi, alzando gli occhiali sulla testa.
-Ehm, in che senso?- Chiese, agitata e voltandosi subito dall'altra parte.
-Nel senso che sei a fissarmi da quando mi sono distesa al sole.- Risposi.
-Ma no, cosa dici?- Rise nervosamente.
-Camila, ti ho visto.- Dissi, alzando le sopracciglia. -Non ti sto accusando di nulla, voglio solo sapere perché.- Aggiunsi ridendo.
-Sinceramente Lauren, hai un corpo perfetto. Mi è impossibile non fissarlo.- Mi spiegò.
-Perfetto? Ma dai, ho anche io dei difetti, fidati. Guarda questa cellulite.- Dissi, indicandole il mio interno coscia.
-Lo so, ma per me è perfetto.- Commentò.

Io rimasi in silenzio, diciamo che potevo prenderla come qualcosa di lesbo, perchè Carl mi ha sempre fatto i complimenti sul mio corpo e mi ha sempre detto quanto gli piacesse, o semplicemente pensare che Camila avesse dei problemi di autostima, il che è vero, e queste cose poi si dicono tra amiche, quindi era normale.

A distogliermi dai miei pensieri fu un messaggio di Zayn. "Non ti vedo da una settimana e sto impazzendo."
Gli risposi. "Non mi importa, ti ho detto che non voglio niente di serio, non me la sento di legarmi a te."
"Ma sei così figa, Lauren." Continuò lui.
"E ti ho solo baciato." Scrisse ancora.
"Il bacio è qualcosa che si danno due persone che stanno insieme, due persone che provano qualcosa l'un l'altro, ed è importante per me proprio per questo. Perché se non provo nulla per te, non voglio baciarti. Attraverso il bacio due persone si legano, se parte il bacio, parte tutto. Zayn, io non voglio legarmi a te. Preferirei scoparti piuttosto che baciarti. Ma non è detto che accada. Era giusto per spiegarti che legame preferirei avere con te." Gli risposi.
" Sei la prima ragazza a dirmi una cosa del genere, Lauren. Cazzo, ci sono davvero ragazze come te?" Scrisse lui.
"Sono semplicemente realista, credi che possa nascere qualcosa tra noi, che io starò qui solo tre mesi? È ovvio che voglio solo divertirmi e non legarmi." Gli scrissi.

Lui non rispose più ai miei messaggi. Chissà forse ero la prima ragazza che non gli permetteva di farmi fare qualsiasi cosa solo perché era Zayn Malik.

-Ti va di andare a fare un giro?- Chiesi a Camila.
-Sì, ma dove?- Chiese lei.
-lungomare.- gli risposi.
Lei si alzò e mi prese per mano, iniziando a camminare. Io mi staccai ed avvisai dalla riva mia madre.

Camminammo parecchio e notavo che Camila cercasse continuamente un contatto fisico. Era fissata sul prendermi la mano, diciamo che non mi preoccupavo più di tanto, ma era strana.

Tornammo in spiaggia e lei si mise a farmi i grattini sulla coscia destra, era strano ma piacevole. Paul e mia madre erano continuamente in acqua, stavano scopando come i conigli quasi sicuramente.

-Lauren, ma com'è scopare?- Mi chiese Camila mentre continuava con i grattini sulla mia coscia.
-Ehm, tu non lo sai?- le chiesi.
-Ehm, no.- Mi rispose. -Ma nel senso, cos'è che provi?- Continuò.
-Beh, è piacevole, l'eccitazione ti fa sentire come in paradiso, stai bene, così bene che non riesci a pensare a niente, alle volte è talmente forte che non riesci a staccarti da quella persona, vorresti farlo per ore ed ore, poi beh, è bello vedere l'altra persona godere sotto il tuo tocco, vedere quanto riesce ad essere vulnerabile, vedere una persona in tutte le sue sfaccettature più intime.- Le spiegai.
Mi voltai verso di lei e sembrava un po' agitata, o meglio eccitata, me ne ero accorta da come aveva cambiato il suo modo di farmi i grattini, li faceva in modo più dolce e delicato, come per eccitarmi.
L'aveva eccitata solo parlare di questo e ciò mi fece ridere. -Uau.- Rispose, quasi col fiatone.
Era in imbarazzo ed era divertente vederla così.
Risi. Lei capii che me ne ero accorta e si limitò ad abbassare lo sguardo.
-Perché non hai mai scopato?- Le chiesi, già che c'eravamo.
-Perché, non lo so... Non mi sembrava il caso, e poi insomma, non ho nemmeno mai baciato, per me è come qualcosa che io non sarò mai in grado di fare.- Mi rispose.
-Ma guarda che non c'è un modo per farlo bene, pensa che tutti alla prima volta non sanno fare un bel niente, arriva naturale, quando sei eccitata, riesci a fare di tutto, ti viene da te. Non devi preoccuparti di questo.- Le spiegai.
Lei mi guardò qualche secondo. -Beh, smettiamola perché credo di essere eccitata.- disse, imbarazzata.
Io risi.

Anche solo parlando, avevo eccitato Camila Cabello? Mi faceva sentire a dir poco una dea del sesso. La situazione era imbarazzante e mi faceva ridere allo stesso tempo. Questa ragazza così timida, alla scoperta del sesso, grazie a me.

"Sisters." | Camren. [#Wattys2018]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora