"Sisters." | Camren. [#Wattys2018]

11. Non deve crearsi niente.

03/08

Io e Camila non avevamo più osato rivolgerci la parola, avevamo paura l'una dell'altra. Io passavo le settimane da Zayn e lei a casa a guardare serie tv. Avevamo paura di legarci ancora di più anche solo parlandoci, avevamo paura di creare qualcosa che ci avrebbe catapultato in qualcosa di irrecuperabile. Ma i nostri sguardi, il nostro cercarci quando eravamo in casa, il suo guardarmi con la coda dell'occhio quando tornavo a casa e mi spogliavo, per poi indossare il pigiama ed andare a letto. Lo sapevo che lei era me che guardava, sapevo che il mio corpo era qualcosa che la attraeva terribilmente, sapevo che provava qualcosa che andava ben oltre, sapevo che, a differenza mia, non riusciva a farne a meno, di cercare un mio sguardo, un mio tocco. In questi mesi avevo capito che Camila era così, pendeva dalle mie labbra ed io apprezzavo così tanto questa cosa, e non era come quando Zayn pendeva dalle mie labbra, perché di lui non mi importava, era ben diverso, era che io avevo bisogno che lei pendesse dalle mie labbra, era che io volevo solo questo, qualcuno che impazzisse per un mio solo guardo, e non un qualcuno qualunque, ma Camila. Io non so come ci siamo ritrovate in questa situazione. È stato tutto così improvviso. Sembrava tutto innocuo, ma ci siamo rese conto che non lo era. Sono sempre stata attenta ai baci, perché li ritenevo qualcosa di così importante, qualcosa che mi lascia l'altra persona dentro per sempre, è difficile che io mi lasci baciare, invece a lei dal primo secondo gliel'ho permesso. Ho lasciato che lei mi baciasse e le ho lasciato fare ogni cosa. Lei era quel tipo di persona che io dormivo, e lei passava la notte a fissarmi, era quel tipo di persona che quando non tornavo passava la notte sveglia, era quel tipo di persona che non ha lasciato che qualcuno, oltre a me la toccasse, perché le era impossibile. Tutto avrei pensato, tranne di ritrovarmi qui, a pensare alla mia sorellastra, in questo senso. Non credevo che io potessi arrivare a tanto, mi sono sempre sentita etero, quando baciavo le mie amiche per prova, le prime volte, non era successo mai, perché ero attratta dai ragazzi. Poi, ho conosciuto Camila e mi si è catapultato tutto ciò che in diciassette anni, ho sempre creduto di essere. Io non so adesso cosa accadrà. Domani mia madre sposerà suo padre, ed io non so se sarò pronta ad una vita con tutti e quattro.
Non so se sarò pronta a viverla. Se dovesse accadere qualcosa tra me e Camila sarebbe troppo strano. Due persone sposate, con due figlie che stanno insieme a loro volta? Ci dovremmo nascondere per sempre. E poi Zayn? Non potrei mandarlo a fanculo come se niente fosse dopo tutto ciò che stiamo passando ora, io lo so che lui ora è affezzionato a me, anche troppo. Dio.
Non so nemmeno come andrà a finire a già sto pensando a come nasconderci. Quella ragazza mi ha fottuto la testa.

Per distrarmi, presi il vestito che avrei dovuto indossare domani, iniziai a spogliarmi per indossarlo, e provarlo un ultima volta. Camila di scattò entrò in camera. Avevo solo gli slip, poiché era un vestito che andava indossato senza il reggiseno. Lei nel vedermi ingoiò rumorosamente e mi fissò qualche secondo il corpo prima di dire qualcosa. Io rimasi in silenzio. -..s...scusa.- Mormorò. -Esco...se vuoi.- Continuò.
Le feci di no con la testa e mi avvicinai per prenderla per mano. -Affrontiamo questa situazione.- Dissi, fissandole le labbra.
-Penso che, se non ti togli, ti scopo adesso, con tanto di porta aperta.- Disse, con un tono roco.
Cazzo, da quando parlava così? Dio, era così eccitante.
Mi morsi il labbro e la tirai verso di me. I nostri corpi si toccarono. E il suo corpo scattò a contatto con il mio seno nudo. Le strinsi di più la mano e anche lei fece lo stesso.
-Non riusciremo mai ad affrontare questa situazione. Sappiamo già come andrebbe a finire.- Disse lei. Io annuii, abbassando la testa ed allontanando il mio corpo dal suo.
Le nostre mani si staccarono, ed io ritornai a misurare il mio vestito. Lei era lì e mi guardava, in qualsiasi cosa io facessi. Mi guardai qualche secondo allo specchio. -Ti sta divinamente.- Mormorò lei. Io sorrisi. Poi mi voltai e la guardai negli occhi qualche secondo. Lei si leccò le labbra, ed io feci lo stesso. -Non è la stessa cosa di quando lo fai sulle mie.- Disse, riferendosi al fatto che mi ero leccata le labbra. -Beh, nemmeno tu.- le dissi.
Ci fissammo ancora qualche secondo. Come se quello fosse l'unico modo per averci, come se il guardarci fosse un toccarci senza farlo, come se il guardarci era tutto ciò che ci rimaneva. Era resistita dal baciarmi e so per lei quanto fosse difficile.

Mi spogliai e velocemente misi di nuovo i panni che avevo in dosso prima. Dovevo andare da Zayn, ancora una volta. Lei capii e mi guardò con gli occhi un po' lucidi, ingoiò varie volte rumorosamente per evitare di piangere. Io feci lo stesso ma non dissi niente. Me ne andai. Era giusto così. Tra noi non doveva crearsi niente oltre quello che si era già creato.