Capitolo 1

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È pomeriggio, la brezza fresca e leggera mi accarezza il viso e fa si che i miei lunghi capelli argentei si librino leggeri nell'aria, mi dondolo lenta sull'altalena, la mia lunga veste bianca segue i movimenti avanti e indietro, guardo il cielo azzurro, il lago dall'acqua cristallina e l'erba verde smeraldo che brilla sotto i raggi della luce del signore, un piccolo fiore cade a terra e tutta la mia corona di fiori si scioglie e intorno a me si crea una danza di fiori e petali che mi seguono nel mio dondolio, accompagnati anche dal vento intorno a me, non posso far altro che sorridere alla vista, tutto però si interrompe non appena sento i passi di qualcuno che si avvicina a me, mi fermo e vedo Michael, sorrido e riprendo a dondolarmi invitandolo con lo sguardo a sedersi su quella al mio fianco e lui così fa, stiamo qualche minuto così, dondolandoci in silenzio nel mezzo di quella meraviglia, poi parla:
"È bello vederti sorridere sinceramente una volta tanto..."
Fa con una nota malinconica ma mantenendo il sorriso sul volto,
"Che intendi?" Faccio io,
"Si vede che non stai bene con gli altri, ti rinchiudi sempre a lezione, a casa o sparisci in posti come questo"
"È solo che mi piace stare sola..."
"Se lo dici tu!" E detto questo ritorniamo nel silenzio per qualche minuto, dopo poco però non resisto più e parlo per prima:
"Perché tuo fratello è caduto?" Dico tutta d'un fiato quasi col timore di aver detto un eresia, lui guarda dritto il vuoto e non parla, poi si riscuote e dopo un respiro profondo mi risponde:
"Perché ha deciso di ribellarsi al volere dell'Altissimo, lo sai bene"
"No intendo, perché lo avete esiliato per così poco?"
"Perché il nostro compito come suoi figli e predicare la sua parola e compiacerlo"
" Ma non è sbagliato imporre il proprio volere su tutti noi e obbligarci ad eseguirlo senza fiatare?"
"Asaliah ma che stai dicendo? L'Altissimo vuole solo il bene di tutte le creature, basta con questi pensieri peccaminosi, il tuo compito consiste nel rispettare il suo volere sempre e comunque!" Il suo sguardo è sbigottito di fronte le mie parole ed il suo tono si è lievemente indurito( per come possibile per Michael), abbassò lo sguardo ma non rispondo, non credo sia giusto ciò che dice ma meglio non controbattere.
Mi alzo e vado verso la mia camera a passo svelto, apro la porta ed entro, le mura bianche, il letto del medesimo colore, la scrivania di legno chiaro come l'armadio e basta... Si le camere di noi angeli sono molto vuote, sapete per quella storia della lussuria eccetera eccetera eccetera...
Una noia mortale


Okk personcine, capitolo corto e vuoto ma non vi preoccupate,i successivi non saranno così, spero posso interessare e magari piacere, detto questo ci si vede al prossimo capitolo dove farò la semplice descrizione della nostra angioletta, byeeeee

Caduta per sbaglioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora