Quattro sigarette bruciavano i secondi, e il posacenere si riempiva sempre di più ogni mezz'ora, scandendo il lento trascorrere della notte. Discorsi volanti si alternavano, e sfiorando timidamente le facce spente, rendevano l'aria nella cucina densa di fumo e paranoie. Pochi rumori fuori,il silenzio accompagnava a casa le ultime macchine; dentro la stanza i ragazzi giocavano e ridevano del destino non curandosene. Le loro strade avevano incontrato una grande rotatoria, carica di responsabilità e doveri, ma nessuno voleva essere alla guida in quel momento, desideravano solo che per una notte il mondo si scordasse di loro e di tutte quelle rotatorie. E si accendevano un'altra sigaretta; e parlavano ancora, ma il mondo non dimentica. Le quattro vite stanno ancora girando nella rotatoria.