Come vi siete incontrati

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Steve: È domenica mattina e, come sempre, ti svegli presto per andare a correre per Brooklyn. Ad un certo punto un uomo ti supera correndo 3 volte più veloce di te. Tutto normale, se non fosse che è ormai la quinta volta che succede.
"Ok che sono lenta, ma come cazzo fa ad andare così veloce!?".
La sesta volta che ti passa di fianco per sbaglio ti urta. Tu, data la tua goffaggine, stai per cadere, ma lui prontamente ti prende prima che tu finisca a terra.
-Mi scusi, signorina. Sono desolato.-
-Ah, oltre che essere veloce parli anche in modo strano.- sussurri.
-Cosa?-
"Ah ops, pensavo ad alta voce" -Niente, niente. Grazie per avermi salvata.- nel frattempo ti dai una sistemata.
-Non c'è di che. Dopotutto era colpa mia.- dice sorridendo un tantino imbarazzato.
Tu rimani ammaliata dal suo fisico perfetto e dal suo sorriso, causando così un momento di imbarazzante silenzio.
-Piacere, Y/N- esclami poi porgendogli la mano.
Lui prende delicatamente la tua mano e, dandoti un piccolo bacio su essa, dice -Steve Rogers. È un piacere fare le sue conoscenze.-

Tony: Sei a una festa di gala per lavoro. Vai a prendere qualcosa da bere, quando ti accorgi che un uomo continua a fissarti.
"Pedofilo coff coff".
Decidi di non farci caso. Quell'uomo si avvicina a te.
"Oh cazzo, è Tony Stark!".
-Come mai tutta sola una... come te?- dice con uno sguardo malizioso.
-Sto aspettando dei colleghi.-
-Mmh, intanto se vuoi ci sono io...- sposta il suo sguardo sulla tua scollatura.
Istintivamente porti i capelli avanti coprendoti un po'.
-Preferirei di no. Già non volevo venire a questa fottuta festa, tantomeno vorrei finire nel suo letto.-
-Non era mia intenzione.- dice continuando a fissarti con un sorrisetto stampato in volto.
-Ah no? Allora la smetta di spogliarmi con gli occhi, pervertito!- e con questo te ne vai lasciandolo basito.

Bruce: Sei sdraiata su un'amaca appesa tra due alberi fuori dalla tua tenda da campeggio, ad ammirare le stelle e a goderti il leggero venticello serale.
Ad un tratto un fruscio, accompagnato da dei passi, proveniente dai cespugli lì vicino attirano la tua attenzione.
Incuriosita prendi la torcia del cellulare e la punti verso la fonte del rumore.
Dai cespugli esce una figura coperta di fogliame e fango che avanza verso di te ansimando.
Urli, pensando a un cugino lontano di Big Foot o del mostro della laguna.
Subito ti volti e corri nella tenda, chiudendo l'entrata e cercando il cellulare, che ti era caduto entrando, per chiamare la polizia.
Quando trovi il miracoloso oggetto qualcuno travolge la tenda costringendoti ad aprirla e ad uscire.
La sottospecie di mostro davanti a te si rialza barcollante, avvicinandosi.
Afferri un'asta dalla tua tenda canadese e gliela punti contro.
-Sono armata di...di...di un'asta della tenda e non ho paura di usarla!- gridi con tono isterico.
La figura si ferma e alza le mani al cielo.
-Wo wo, parliamone.- dice.
Tu, stupita, riaccendi la torcia. Davanti a te si trova un uomo, nudo e sporco di fango, ma pur sempre un uomo. Nudo.
Imbarazzata spegni la torcia e gli lanci la tua felpa, che lui si arrotola in vita.
-Ehm...mi scusi.- dici imbarazzata.
-Per farti perdonare potresti prepararmi una camomilla magari e dammi qualcosa per coprirmi.- dice, sorridendo timidamente nel buio.
Tu annuisci.
-Bruce Banner.-
-Cosa?- chiedi ancora leggermente intontita.
-Mi chiamo Bruce Banner.- ripete.
-Ah, oh, Y/N.- rispondi, ancora imbarazzata.

Pietro: Come ci sei finita in uno scontro tra Avengers e alieni devi ancora realizzarlo.
Fatto sta che al momendo stai sfrecciando per le strade della tua città cercando di non essere ammazzata da un'arma o un proiettile vagante.
Mentre corri un alieno si ferma davanti a te e allunga i suoi artigli.
Tu urli per la sorpresa cercando un modo per aggirarlo. L'alieno alza la sua arma per colpirti, ma non fai in tempo a reagire che ti ritrovi in una piazzetta piena di persone confuse e lontane dal posto dello scontro.
-Ma che...- mormori guardandoti intorno confusa.
Ti accorgi solo in quell'istante di essere in braccio ad un ragazzo dai capelli bianchi e gli occhi azzurri, davvero carino.
-Immagino di essere comodo, ma dovrei andare da altre persone, dunque...- dice il tuo salvatore.
Scendi subito guardandolo confusa.
-Comodo? Penso di essermi presa un colpo di frusta con la tua delicatezza da elefante.- esclami massaggiandoti il collo un po' dolorante.
-Comunque è stato un piacere salvarla milady, come la posso chiamare? Mi dice il suo nome o devo chiamarla "la mia futura ragazza"?- chiede alzando un sopracciglio.
Scoppi a ridere.
"sfacciato il ragazzo."
-Y/N va più che bene.- dici ancora ridendo, sarà divertimento o isterismo per cammuffare lo shock dell'essere quasi morta?
Il ragazzo sorride e scompare in un lampo blu, ti ritrovi in mano un bigliettino con scritto Pietro Maximoff e sotto un numero di telefono.

𝔪𝔞𝔯𝔳𝔢𝔩  𝔭𝔯𝔢𝔣𝔢𝔯𝔢𝔫𝔠𝔢𝔰Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora