Capitolo 1

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Taehyung pov...

Passeggiavo lungo la sponda del lago, ammirando lo specchio d'acqua che rifletteva la luce del tramonto sormontata da delle montagne ricoperte di alberi di ciliegio in fiore.
Ho sempre adorato i tramonti, hanno un non so che di estremamente profondo che mi fa riflettere.
Sono come gli addii che non si avverano mai.
Il sole non si limita a sparire dietro l'orizzonte ma riappare magicamente qualche ora dopo.
Per non parlare dei fiori di ciliegio.
Con quel loro rosa tenue, i petali che lentamente cadono al suolo.
Tutta questa atmosfera era così tranquilla...

Fino a 2 secondi fa.

Una ragazza correndo come una furia mi travolge e io cado all'indietro sbattendo la testa.

Addio atmosfera.

T/n: "Scusami! Scusami! Io non ti avevo visto! Scusami... Aish che devo fare...?"

T/n pov...

Guardavo l'ora sul telefono nel mentre che correvo.
Ero in ritardo per il mio colloquio di lavoro.
Correvo come una matta con gli occhi della gente puntati addosso, alcuni fogli che uscivano dal raccoglitore e i miei capelli alquanto spettinati.
Ero talmente presa dai miei pensieri che non mi accorsi del ragazzo che si trovava davanti a me.
Lo travolsi e lui cadde sbattendo la testa.

T/n: "Scusami! Scusami! Io non ti avevo visto! Scusami... Aish che devo fare...?"

Mi alzo e noto i miei appunti sparsi per tutto il pavimento.

T/n: "Oh no. Erano tutti in ordine..."

Rivolgo lo sguardo al ragazzo con cui mi sono scontrata.

T/n: "È TUTTA COLPA TUA!"

Lui mi guarda allibito e spaventato, come se avesse appena visto un mostro.

T/n: "Se non fossi stato a guardare per aria, mi avresti evitato e io non avrei messo in disordine i miei appunti e sarei arrivata in tempo... Aish... E ora cosa faccio.."

Mi piego sulle ginocchia e inizio a raccogliere mano a mano i fogli cercando di classificarli nello stesso ordine in cui erano messi prima.
Il ragazzo in silenzio mi affianca ed inizia a fissarmi con uno sguardo dispiaciuto.

T/n: "Non serve che mi rivolgi quello sguardo pietoso. Ora mai il danno è fatto."

Forse sono un po fredda ma se sono nei casini è solo colpa sua.

In realtà è solo colpa tua dato che sei uscita in ritardo, ed eri tu a non guardare dove stavi andando perchè controllavi il tuo orologio da polso. È colpa tua, non sua.

Tu zitta.

X: "Stai bene?"

Eh?

T/n: "Cosa intendi? Certo che sto bene!"

X: "Parlo del tuo ginocchio.. Non ti fa male?"

Con tutta l'adrenalina che avevo in corpo non mi ero accorta del bellissimo buco che avevo nel mio collant nero e della brutta sbucciatura che mi ero fatta.

Che giornataccia.

Già. Puoi dirlo forte.

T/n: "Sto benissimo! Guarda riesco pure ad alza-"

Una fitta lancinante mi riporta inevitabilmente con il culo sul pavimento.

X: "Non va bene. Potresti esserti fatta seriamente qualche danno. Ti accompagno in ospedale."

Ma è.. preoccupato?

T/n: "Senti sconosciuto, io ho un colloquio di lavoro. Non posso permettermi di andare in ospedale."

Fallen Angel •||Kim Tae Hyung||•Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora