Fallen Angel •||Kim Tae Hyung||•

Capitolo 3

Io amica di Taehyung...

T/n: "Perchè fai questo per me?"

Lui si alza lentamente dalla sua posizione iniziale e si dirige verso la vetrata che espone la propria vista sulla città.

Tae: "Te l'ho detto. Sono una brava persona."

Quello che dice è completamente privo di logica umana.

T/n: "Taehyung, apprezzo che tu voglia aiutarmi, ma non sentirti responsabile per ciò che hai fatto. È stata colpa mia se mi è successo questo e non voglio coinvolgerti più di quanto io abbia già fatto."

Il suo sguardo premuroso ricade sul mio.

Non sostenendo la pressione che quegli occhi mi trasmettevano, concentro la mia attenzione sulle mie mani, ancora graffiate dalla caduta di questa mattina.

T/n: "Ti ringrazio per ciò che hai fatto ma credo sia arrivato il momento per te di tornare a casa."

Senza rendersene conto, con tutto quello che era successo, si erano fatte le dieci di notte.
Per quanto si sia dimostrato gentile, stare a casa con uno sconosciuto, nel cuore della notte, non è una buona idea.

Dandomi la spinta con le braccia, aggrappandomi alla libreria e sostenendo il mio peso sulla mia gamba buona riesco finalmente ad avere una posizione eretta senza problemi di cedimento.
La flebo fatta in ospedale mi aveva allevato il dolore e anche se era difficile, con l'aiuto di una stampella credo che sarei in grado di cavarmela da sola.

Procedo il mio percorso verso la porta sotto la vista preoccupata del ragazzo, che è ancora immobile nella stessa posizione di prima.
Con le lunghe gambe piantate sul pavimento, le braccia distese e le spalle calanti come se stessero portando un peso troppo grande da sostenere.
Tutto nella sua postura e comportamento comunica sconforto e desolazione.
Il suo sguardo è caldo e rassicurante ma tutto nella sua figura comunica il contrario.
La maglietta nera a maniche lunghe evidenzia quelle sue grandi spalle piegate dallo sforzo, causato probabilmente dal fatto che questo ragazzo mi ha portato in braccio e in spalla per tutto il giorno. Il pantalone grigio a sigaretta risalta le gambe snelle e slanciano la sua figura rendendolo ancora più alto. Le scarpe nere laccate sono inchiodate al pavimento del mio salotto e sembrano quasi tenerlo in ostaggio.
I capelli biondi cenere, portati in avanti con una frangia corta e leggermente più lunghi sul collo, risaltano alla perfezione il suo viso e il suo incarnato estremamente chiaro. Le sue labbra non troppo grandi ma nemmeno troppo piccole, sono di un rosa pallido.

Rido pensando tra me e me che se ci fossimo conosciuti in altre circostanze, ci avrei sicuramente provato con lui.

La mia acuta analisi del ragazzo mi ha tenuta impegnata durante il passaggio dal divano all'entrata di casa.

T/n: "Grazie per tutto quello che hai fatto oggi, Kim Taehyung. Ti devo un favore."

Apro la porta di casa e con un gesto della mano invito il mio ospite ad uscire.

Lui con una calma disarmante si avvicina e appena raggiunto l'uscio della porta si volta verso di me.

Tae: "Potresti darmi il tuo numero?"

T/n: "Eh? A che ti serve?"

Tae: "È il favore che mi devi restituire..."

In effetti non posso restituirgli un favore senza poterlo contattare.

T/n: "Dammi il tuo telefono..."

Mi porge il suo cellulare.
La prima cosa che mi salta all'occhio è uno sfondo con 6 ragazzi più Taehyung.
Sono tutti esteticamente belli, inoltre sembrano davvero felici in questa foto.

Digito il mio numero e salvo il contatto con il mio nome.

T/n: "Bene, scusa ancora per il disturbo di oggi e grazie per essermi stato vicino. Buonanotte."

Dico porgendogli il telefono.

Tae: "Non preoccuparti, non è stata una giornata pesante. Ti contatterò per farmi restituire il favore. Buonanotte t/n."

Con un cenno della mano saluto il ragazzo mentre mi rinchiudo nel mio appartamento.

Nonostante la fame sento prima di tutto di aver bisogno di dormire.

Cammino a fatica fino a raggiungere la mia camera da letto e senza neanche spogliarmi, mi butto a peso morto sul letto finendo quasi subito tra le braccia di Morfeo.