Capitolo 2

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La visita medica è andata male come aveva previsto Taehyung.

Dottore: "Signorina lei ha una slogatura alla caviglia ma la cosa più grave è il danneggiamento del minisco. Le consigliamo di stare a casa a riposo almeno una settima seguendo le cure che le abbiamo prescritto e le chiedo di camminare il meno possibile, o rischierebbe di peggiorare la situazione."

Merda.

Dottore: "Se avverte dolori più forti non esiti a tornare qui, inoltre se sente che le medicine non le allevano il dolore, non si preoccupi e torni qui che le cambieremo il dosaggio o proveremo un altra cura. Nel giro di 1 settimana dovrebbe andare tutto al suo posto."

Tae: "La ringrazio dottore."

Dottore: "Bene, ora se volete scusarmi, ho tanti altri pazienti da visitare. Auguro ad entrambi una buona giornata."

Detto questo il dottore ci regala un sorriso ed esce dalla stanza accompagnato dal suo infermiere.

Mi massaggio le tempie e cerco di calmare la rabbia che sto provando nei confronti di me stessa in questo momento.

Tae: "Andiamo, ti porto a casa."

Fa per prendermi in braccio ma all'ultimo cambia idea e mi fa salire sulla sua schiena.

Mentre vengo scortata all'auto, scoppiò in un pianto silenzioso.
Sono così dannatamente patetica.
Non posso credere di star dando un peso del genere ad un ragazzo che nemmeno conosco.
Sicuramente lui ha la sua vita e in questo momento la starà mettendo da parte per aiutare una stupida come me.
Ed è solo colpa mia se gli sto facendo perdere tempo.

Tae: "Ehi.. siamo arrivati all'auto." Dice quasi in un sussurro.

Lentamente lascio andare la giacca di Taehyung, che stavo inconsciamente stringendo tra i pugni, e mi faccio aiutare a salire sul posto del passeggero.

Lui sale al posto del guidatore e inizio ad indicargli la strada per arrivare a casa mia.

Dopo 15 minuti circa arriviamo davanti al mio palazzo.

Scende dall'auto e mi carica nuovamente in spalle.

Dopo aver cercato nella borsa gli passo le chiavi di casa e lui apre il portone.
In seguito si dirige verso l'ascensore e preme il tasto del quinto piano.

T/n: "Ti dico già che casa mia è sotto sopra.." dico visibilmente imbarazzata.

Tae: "Tranquilla, abbiamo problemi più seri ora."

Arrivati al piano, usciamo dell'ascensore e ci dirigiamo verso l'interno 9, ovvero il mio.

Varcata la soglia della porta entriamo direttamente nel mio salotto.
Taehyung mi posa delicatamente sul divano bianco in pelle e si siede al mio fianco.

Tae: "Cosa pensi di fare?"

T/n: "Non lo so Taehyung... Non lo so davvero.."

Prendo la testa con le mani e sbuffo sonoramente.

T/n: "Hai ragione su tutto. Non ne amici ne un fidanzato. I miei genitori sono in Italia e non possono certo spostarsi."

Stringo i miei capelli nei pugni nel vano tentativo di trattenere le lacrime.
Lui lentamente mi accarezza la schiena mentre lascio cadere calde lacrime lungo le guance.

Tae: "È colpa mia, avrei dovuto guardare dove andavo.."

T/n: "No Taehyung, è colpa mia. Mi sono sfogata su di te ma tu non hai fatto nulla di sbagliato. È colpa mia se sono uscita in ritardo, è colpa mia se guardando l'orologio da polso sono andata a sbattere contro di te, è colpa mia se hai perso del tempo dietro a una sconosciuta isterica come me.."

La sua mano si ferma dal produrre quel movimento tanto caldo quanto confortante.
Si alza dal divano e si posiziona davanti a me sedendosi sui propri talloni.

Tae: "Come ti chiami?"

T/n: "Eh?"

Tae: "Non mi hai detto ancora il tuo nome."

T/n: "Scusami, sono davvero maleducata. Io mi chiamo T/n T/c."

Taehyung prende la mia mano destra e la stringe.

Tae: "Bene T/n, ora possiamo essere amici." Dice con un lieve sorriso e la gote un po arrossata.

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Ehi, spero che stia andando tutto bene in quarantena.. resta a casa sana/o e salva/o❤

Fallen Angel •||Kim Tae Hyung||•Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora