<<NO!>> sbottai e immediatamente mi precipitai su Ethan.
Non è come le altre ragazze, non puoi toccarla. Roxie mi guardava accigliata, la presi per un braccio trascinandola verso l'esterno e lei non obbiettò.
<<Ti riporto a casa...però non posso farti entrare così...che direbbe tua madre?>> cominciai a preoccuparmi.
<<Direbbe che hai un atteggiamento irresponsabilitoso!>> disse Roxie con una faccia buffa.
<<Irresponsabilitoso? Che direbbe tua madre se ti sentisse parlare così?>> dissi ridacchiando.
<<Che sono una figlia di merda>> rispose lei ridendo a crepapelle.
<<Oh, era una parolaccia quella? Cavolo, Roxie...quanti shottini hai buttato nel tuo piccolo stomaco?>> dissi divertito mentre guidavo. Non mi va che Roxie beva, però devo ammettere che mi piace ancora di più quando è se stessa, senza alcuna pressione...senza doversi trattenere, ecco.
Notai lo sguardo di Roxie su di me. <<Che c'è?>> chiesi.
<<Mhm, niente! Non posso più guardare il mio migliore amico/fratello?>> rispose lei sottolineando le ultime parole.
Arrivati di fronte casa, non sapevo ancora cosa fare. Clair mi ucciderebbe se sapesse che sua figlia ha bevuto, per di più ad una festa così. Lei credeva fosse una festa 'pacifica'.
Decido di portarla dal retro, visto che non posso entrare dalla finestra con lei in braccio.
Apro la porta facilmente, la chiave era nascosta sotto lo zerbino...un classico.
Appena entriamo, Roxie inizia a ridere e le tappo immediatamente la bocca.
<<Vuoi farmi uccidire?!>> bisbiglio irritato e comincio a salire le scale.
<<Roxanne, sei tu?>> si sente Clair dall'altra stanza.
Strabuzzo gli occhi tenendo la mano sulla bocca di Roxie, prima che dica qualcosa e lei mi guarda divertita. <<S-si, mamma sono io!>> dico imitando la voce di Roxie.
<<Io non parlo cos-...>> zittisco Roxie ed entriamo in camera sua.
Fiù! Il peggio è passato, Roxie intanto cade a peso morto sul letto.
<<Come sei bello, Luke...>> mi giro verso Roxie che ha gli occhi chiusi come due fessure.
<<Sei stanca, devi dormire...non ti permetterò mai più di ber-...>> prima che possa replicare mi tira verso di se e mi bacia ed io strabuzzo gli occhi.
<<Smettila di essere gay...>> dice lei interrompendo per un istante il contatto.
WHAT? WHAT?
<<Sei intelligente però non sei stato così sveglio da capire che mi piaci...>> inizia a ridere.
<<L'ho capito alle medie, durante la gita al lago...sai, mentre davamo un'emozione ad ogni colore del paesaggio...solo che il giorno dopo mi dicesti di essere gay>> Disse sorridendo amaramente.
<<B-buonanotte...>> non ho il coraggio di chiedere altro, devo assolutamente andarmene.
Esco dalla finestra. E' troppo ubriaca per capire quello che dice...non può essere...insomma...
Sentivo il cuore battere come se volesse uscire dal petto.
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I find you in every colors
ChickLitLui è il solito ragazzo popolare, socievole, un mondo pieno di sregolatezza con un passato doloroso alle spalle. Lei è il 'fantasmasenzanome' della storia, solita ragazza timida, che tiene tutti i pensieri per sè...tranne con lui, lui ci è sempre st...