🔅before🔅

857 43 0
                                    

Era una giornata come tante altre, il sole splendeva e un caldo tepore accarezzava quella mattina di marzo.
Y/n afferrò il suo zaino, si infilò le scarpe e uscì di casa chiudendo la porta della sua stanza.
Lei viveva nel campus della sua scuola, dove insieme a lei alloggiavano tutti i ragazzi le cui famiglie abitavano troppo lontane dalla rinnomata scuola d'arte di Seoul.

Appena varcata la soglia della scuola riuscì ad intravedere uno dei suoi hyung: Jeno, fedelmente a braccetto con il suo ragazzo Jaemin, si avvicinò a loro dandogli il buongiorno, i quali risposero con un sorriso.
Tutti adoravano Y/n era una ragazza solare sempre pronta a sorridere, adorava la sua vita e si riteneva molto fortuna ad avere una bellissima famiglia, dei simpaticissimi amici e una grandissima cotta per il suo migliore amico: Lee donghyuck.
I due si erano conosciuti un anno prima e lui subito aveva iniziato a chiamarla "jebi" che si traduce in "rondine".
Lui la chiamava così perché diceva che la sua solarità superava sempre "in volo" i pregiudizi che gli altri gli attribuivano, e questo haechan lo aveva sempre apprezzato.
Lei si era subito innamorata del suo sorriso, adorava farlo ridere, perché adorava guardare le sue labbra curvarsi e sfoggiare la perfetta dentatura, perché in fin dei conti è questo un sorriso delle labbra e dei denti, eppure il suo sprigionava mille emozioni e infinite meraviglie.

Haechan vide y/n chiacchierare con Jaemin, sbuffò, in quel periodo si sentiva spesso infastidito nel vederla, nemmeno lui sapeva bene il perché, ma sapeva che non voleva proprio vederla quella mattina, tanto che giró i tacchi e si allontanò.
Y/n se ne accorse, non era stupida e aveva capito che haechan aveva bisogno dei suoi spazi in quel periodo così lo guardò allontanarsi prima di riprendere la conversazione con i due ragazzi che le stavano di fronte.
"Dovresti dirglielo" La voce di Jeno risuonò nella testa di y/n la quale lo guardò arricciando il naso.
"Cosa?" Chiese lei, sperava che la sua cotta non fosse così palese, ma da quando haechan si era allontanato lei non faceva altro che fissarlo da lontano.
"Che ti piace" disse Jeno.
"E che é un idiota" aggiunse Jaemin.
"Perché un idiota?" Domandò y/n.
"Perché ti sta ignorando da giorni, e per quanto io non ti conosca bene, so che non sei una che fa cose per le quali la gente si allontana." Disse pizzicandole una guancia.
"Credo che abbia solo bisogno dei suoi spazi, non voglio infastidirlo, e proprio per questo dubito che questo sia il momento giusto per dichiararsi." Concluse y/n.
Jeno e Jaemin la guardarono dispiaciuti.
"Proprio per questo devi dichiararti ora, perché visto che vi siete allontanati adesso non hai più nulla da perdere no?!" Si intromise Renjun il quale aveva ascoltato tutta la conversazione dal suo armadietto.
Y/n si rese conto che forse, quello che aveva detto non era poi così stupido, e che forse sarebbe stato meglio per lei non portarsi appresso un tale peso per troppo tempo.
"Forse hai ragione, ora come ora non ho nulla da perdere." Rispose y/n.
"E poi cosa vuoi che vada storto al massimo ti rifiuterà gentilmente, o magari ti dirà che prova i tuoi stessi sentimenti." Aggiunse Jaemin.
"Va bene lo farò grazie ragaz-" y/n venne interrotta dalla campanella.
"Ops è ora di andare, ti vengo a prendere per pranzo, ci vediamo dopo." Disse Jeno scompigliandole leggermente i capelli.
Guardò i suoi amici allontanarsi per poi intravedere haechan uscire dal bagno dei maschi.
Era il suo momento.
Prese un respiro profondo.
Fece un passo e poi lo chiamò.
"Donghyuck!".

☮️haechan☮️Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora