☮️ haechan ☮️

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Il ragazzo si girò sentendo la voce di y/n.
"Si?" Chiese vedendola camminare nella sua direzione.
"Hai 10 minuti?" Chiese lei sorridendo.
"No." Rispose brusco, forse un po' troppo brusco dato che la vide fare un passo indietro leggermente spaventata.
"Non ora, va bene se ci vediamo a pranzo?" Si corresse.
"Umm...sì certo." Disse y/n.
"Ora io devo andare ci vediamo dopo" Haechan si avvicinò a lei dandole un leggero bacio sulla guancia prima di allontanarsi.
Si sentiva un mostro perché continuava trattarla male anche se lei non gli aveva fatto nulla, si sentiva in colpa, non poteva negarlo eppure era più forte di lui l'idea di star iniziando ad odiarla.
L'ora di pranzo era ormai arrivata ma di haechan nessuna traccia, y/n aveva spiegato la situazione a Jeno che puntualmente era andata a prenderla all'ultima ora per accompagnarla alla mensa come era solito fare.
Y/n aspettò donghyuck per tutta la pausa pranzo, ma lui non si presentò, così decise di uscire a prendere una boccata d'aria fresca.
Appena uscita lo vide, vide haechan comodamente appoggiato ad un muretto con una sigaretta tra le labbra.
Quando lui la vide imprecò gettando la sigaretta a terra, non si era dimenticato di andarla a prendere, si era rifiutato, non voleva vederla.
"Si può sapere che ti prende?" Chiese lei arrabbiata.
"Scusa ma ho fatto tardi a lezione, credevo che lo avessi capito" mentii lui. Guardandola non poté fare a meno di pensare a quanto fosse carina quando era arrabbiata: la fronte corrucciata, le labbra serrate e gli occhi chiusi in due fessure.
"E io stupida che ti ho anche aspettato." sussurrò y/n.
"Che dovevi dirmi di così importante?" Chiese lui con indifferenza.
Y/n era stanca, stanca di lui e stanca di quella situazione così si voltò e si incamminò verso l'entrata della scuola.
"A quanto pare non era nulla di importante" Sbuffò lui.
Lei però si bloccò, si girò e si avvicinò ad haechan puntandogli un dito contro.
"Hai ragione, non era niente di importante per te, ma era una cosa importante per me, volevo togliermi un peso." Quasi gridò, lasciando donghyuck confuso.
"Il peso dell'essermi innamorata di uno stronzo come te." Disse lei tutto d'un fiato prima di tapparsi la bocca con le mani, cosa aveva combinato?
"Ok"
"Non è colpa mia se ti sei innamorata di me, quindi ora risolvi il problema da sola e stammi lontano" disse haechan allontanandosi da lei, che era rimasta lì, vicino al muretto con le mani che le coprivano la bocca.
Y/n rientrò in classe e si sedette al suo banco aspettando con ansia la fine della giornata, aveva bisogno di tornare a casa, di riposarsi e forse anche di piangere, perché lei era la solarissima y/n, non poteva di certo mettersi a piangere davanti a tutti.

Haechan fu uno dei primi ad abbandonare l'edificio al suono dell'ultima campanella, di certo non voleva subirsi una ramanzina da parte di y/n o tanto meno dai suoi amici.
Nel tragitto da scuola a casa, donghyuck la vide camminare a testa china dall'altro lato della strada così accelerò il passo con la paura di essere visto, o semplicemente dall'essere impietosito da come aveva precedentemente trattato y/n, la sua migliore amica.
Quando arrivò a casa la ragazza si tolse le scarpe e si gettò di peso sul letto, voleva dormire, così si mise sotto le coperte e impostò la sveglia del cellulare così da non perdere tutto il pomeriggio a poltrire.
Chiuse gli occhi e una calda lacrima le rigò il volto.
Haechan fissò lo schermo del cellulare, stava scorrendo le foto che aveva con y/n nella galleria, lo faceva spesso, lo faceva sentire meno solo e più amato, poi di solito dopo aver visto tutte le foto la chiamava e le chiedeva se aveva voglia di uscire con lui oppure di raggiungerlo a casa sua per vedere un film, ma in quel momento non poteva chiamarla, perché molto probabilmente le aveva spezzato il cuore.
Y/n si alzò dal letto, erano le 18:00 e lei doveva studiare, non ne aveva voglia, si sentiva un peso nel petto, e delle lacrime scendere senza sosta dai suoi occhioni, le tremavano le labbra e non sapeva più che fare, voleva piangere, piangere e piangere perché dentro la sua piccola stanza del campus lei non era la ragazza forte e sorridente che le persone vedevano per i corridoi, era solo y/n, la sola ed innamorata y/n.
La sera si avvicinò presto e donghyuck non aveva fatto altro che pensare a y/n, improvvisamente aveva smesso di odiarla e si sentiva un emerito idiota per averla respinta.
La ragazza iniziò a prepararsi la cena, poi apparecchiò la tavola ed infine accese la TV nel canale dei concorsi a premi, odiava il silenzio e la televisione in quel momento era la sua unica compagnia, finito di mangiare posò i piatti nel lavello e si sedette nel divano con l'intento di leggere un libro, ma non ci riusciva perché in quel momento tutto le ricordava haechan, era più forte di lei, e così per l'ennesima volta in quella giornata d'inferno una lacrima scivolò giù bagnandole le labbra.
L'ora di andare a dormire era arrivata, così y/n spense la TV e si avviò verso il suo letto ma prima che potesse chiudere la porta della sua camera sentí qualcuno bussare alla porta.
Insicura si avvicinò e lentamente la aprì lasciando intravedere la figura snella e slanciata di donghyuck, con i capelli scompigliati, le gote arrossate e il fiatone.
"Che ci fai qui?" Chiese y/n in un sussurro.
"Io- posso entrare per favore?" Domandò a sua volta haechan.
La ragazza si scansò di poco per lasciarlo entrare.
"Quindi, perché sei qui?" Chiese di nuovo y/n.
"Hai pianto?" Donghyuck si sentì un idiota per averle fatto una domanda del genere, ma era stato più forte di lui, quella ragazza gli faceva uno strano effetto e vederla così giù di morale gli aveva fatto tenerezza.
La ragazza alzò le sopracciglia in attesa di una risposta alla sua domanda.
"Io sono venuto perché- ti volevo vedere e- mi- mi mancavi" disse balbettando.
La ragazza fece un passo in avanti, e anche donghyuck ne fece uno, poi lui si piegò leggermente fino ad arrivare all'altezza delle sue labbra e poco dopo né eliminò le distanze unendo le sue e quelle di y/n in un bacio delicato.
Poi haechan lentamente si allontanò lasciandola leggermente sorpresa, tanto che dopo qualche secondo spalancò gli occhi e arrossì violentemente per essersi resa conto di ciò che era appena successo.
Dopo poco si riprese e a donghyuck scappò una risata, prima di avvicinarsi nuovamente a lei.
"Posso?" Chiese haechan.
Lei annuì piano per poi baciarlo e incrociando le braccia intorno al suo collo mentre le mani di donghyuck lentamente si erano posate sui suoi fianchi.
"Mi dispiace per quello che ti ho detto oggi" sussurrò lui tra un bacio e l'altro.
"Non fa niente" risposta lei.
"E comunque volevo dirti che mi piaci anche tu" continuò haechan staccandosi leggermente dalle sue labbra.
"Si si va bene, ma ora sta zitto e baciami" disse lei prima di avvicinarsi di nuovo a lui.

Donghyuck si rese conto di non aver mai odiato y/n, ma che quel fastidio che provava nel vederla era solo la paura di ammettere i suoi sentimenti.
Perché lui si era innamorato della sua
Jebi.

Fine.

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